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Pelle, capelli e tessuti intatti su mummia di giovane Rinoceronte Lanoso di 32.400 anni

By Antonio Lombardi
Published 19 Settembre 2024
6 Min Read
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Pelle, capelli e tessuti intatti su mummia di giovane Rinoceronte Lanoso di 32.400 anni

Pelle, capelli e tessuti intatti su mummia di giovane Rinoceronte Lanoso di 32.400 anni

La scoperta di un rinoceronte lanoso di 32.400 anni in Siberia

Un rinoceronte lanoso giovanile, risalente a 32.400 anni fa, è stato recentemente studiato da scienziati russi, rivelando nuove informazioni su questa specie estinta. Il rinoceronte, soprannominato “rinoceronte di Abyisky”, è stato trovato nel permafrost della Repubblica di Sakha, in Russia, vicino al fiume Tirekhtyakh. Nonostante la sua antichità, gran parte dei tessuti molli, della pelle e della lana dell’animale sono rimasti intatti, offrendo agli studiosi un’opportunità unica per studiarne l’anatomia.

La scoperta e il contesto

Il ritrovamento del rinoceronte di Abyisky

Durante l’estate del 2020, un team di ricercatori ha scoperto il corpo congelato di un rinoceronte lanoso lungo le rive del fiume Tirekhtyakh, nella remota regione della Repubblica di Sakha, in Russia. Questo esemplare, soprannominato “rinoceronte di Abyisky” dal nome del distretto in cui è stato trovato, ha fornito una finestra straordinaria su una specie che ha camminato sulla Terra migliaia di anni fa. La conservazione nel permafrost ha permesso di mantenere intatti molti dei tessuti molli, della pelle e della lana dell’animale, offrendo agli studiosi un’opportunità senza precedenti per studiarne l’anatomia e le caratteristiche fisiche.

Il contesto climatico e geologico

Il rinoceronte lanoso (Coelodonta antiquitatis) era un grande mammifero erbivoro che abitava le regioni settentrionali dell’Eurasia, in particolare la Siberia, da circa 3,6 milioni di anni fa fino alla sua estinzione, avvenuta circa 10.000 anni fa. Questi animali erano ben adattati alle rigide condizioni climatiche dell’epoca glaciale, con un corpo robusto e una folta pelliccia che li proteggeva dal freddo estremo. La scoperta di questo esemplare in un’area di permafrost è particolarmente significativa, poiché il permafrost agisce come un congelatore naturale, preservando i resti degli animali per migliaia di anni.

Analisi e scoperte scientifiche

Caratteristiche fisiche e anatomiche

L’analisi del rinoceronte di Abyisky ha rivelato che l’animale era giovane, probabilmente non più vecchio di 4,5 anni al momento della morte. Questo è evidente dalla lunghezza e dalla consistenza della sua lana, che è corta e relativamente chiara rispetto alla pelliccia spessa e scura degli individui più anziani. All’interno della lana, i ricercatori hanno trovato tracce di piccoli crostacei parassiti chiamati pulci d’acqua, che oggi non si trovano più nella regione. La scoperta più significativa è stata una gobba grassa sulla schiena del rinoceronte, descritta come una “peculiarità anatomica” mai identificata fisicamente prima d’ora in questa specie. Depositi di grasso simili sono stati osservati nei mammut lanosi, un altro animale estinto dell’Eurasia che doveva affrontare le condizioni gelide dell’epoca glaciale. È possibile che, come il grasso degli animali moderni che vivono in ambienti freddi, questa riserva di grasso fungesse da isolante termico o da riserva energetica per periodi di difficoltà.

Conservazione e importanza della scoperta

La scoperta del rinoceronte di Abyisky è solo una delle sei carcasse di rinoceronte lanoso ben conservate trovate nella Repubblica di Sakha dal tardo XVIII secolo. Un altro esemplare notevole è stato recuperato nel 2014/2015 e soprannominato “Sasha”. Questo giovane rinoceronte lanoso aveva un folto mantello biondo fragola, che ha rivelato come questi animali fossero completamente adattati al clima freddo fin dalla giovane età. La conservazione di questi esemplari è di fondamentale importanza per la ricerca scientifica, poiché fornisce informazioni preziose sulla biologia e l’ecologia delle specie estinte.

Implicazioni future e cambiamenti climatici

Il ruolo del cambiamento climatico

Il riscaldamento globale sta avendo un impatto significativo sul permafrost, causando il disgelo di vaste aree che erano precedentemente congelate. Questo fenomeno sta portando alla luce numerosi resti di animali preistorici, tra cui mammut, lupi, leoni delle caverne e uccelli. Tuttavia, una volta esposti agli elementi, questi resti iniziano a degradarsi rapidamente, rendendoli inutilizzabili per la ricerca scientifica. Pertanto, c’è una corsa contro il tempo per recuperare e studiare questi esemplari prima che si deteriorino irreparabilmente.

Prospettive per la ricerca futura

La scoperta del rinoceronte di Abyisky e di altri esemplari simili offre un’opportunità unica per approfondire la nostra comprensione delle specie estinte e delle condizioni climatiche dell’epoca glaciale. Gli scienziati sperano di utilizzare queste informazioni per fare luce su come questi animali si siano adattati ai cambiamenti climatici e ambientali nel corso dei millenni. Inoltre, lo studio di questi esemplari può fornire indizi preziosi su come le specie moderne potrebbero rispondere ai cambiamenti climatici attuali e futuri.

Conclusioni

La scoperta del rinoceronte lanoso di 32.400 anni fa nella Repubblica di Sakha rappresenta un’importante pietra miliare nella ricerca paleontologica. La conservazione eccezionale dei tessuti molli, della pelle e della lana dell’animale ha permesso agli scienziati di ottenere nuove informazioni sulla biologia e l’ecologia di questa specie estinta. Tuttavia, il riscaldamento globale e il conseguente disgelo del permafrost rappresentano una sfida significativa per la conservazione di questi preziosi reperti. È essenziale continuare a monitorare e studiare questi esemplari per comprendere meglio il passato e prepararsi per il futuro.

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