La ricerca di vita extraterrestre: linee guida etiche per la comunicazione
Nel corso di un simposio organizzato dalla Penn State University, un gruppo di studiosi si è riunito per discutere e stabilire delle linee guida etiche per la ricerca e la comunicazione con forme di vita extraterrestre. Durante sei ore di dialogo e indagine artistica, tenutesi nel giugno del 2022, sono state poste quattro domande fondamentali che hanno portato alla creazione di dieci parametri etici per orientare la ricerca di bio-segnali e tecno-segnali.
Chi parla per la Terra e chi dovrebbe farlo?
La prima questione affrontata riguarda la rappresentanza del nostro pianeta: chi ha il diritto di parlare a nome della Terra? La risposta a questa domanda è complessa, poiché l’impatto dell’umanità sui sistemi terrestri è notevole e le firme tecno-biologiche legate all’uomo sono distribuite in modo diseguale, riflettendo urbanizzazione, sviluppo, consumismo, allocazione delle risorse e disuguaglianze. Riconoscere queste differenze di potere e i loro effetti è fondamentale per esplorare cosa dovrebbe essere comunicato.
Cosa può essere comunicato e cosa viene comunicato?
Gli esseri umani sono parte del messaggio della Terra, piuttosto che il contrario. La Terra ha avuto segnali rilevabili ben prima dell’avvento degli umani e continuerà probabilmente ad averne anche dopo che l’umanità cesserà di abitare il pianeta. Questi segnali erano prevalentemente biologici e potrebbero aver incluso alcuni aspetti di segnali tecnologici a causa di umanoidi che precedevano Homo sapiens. Pertanto, poiché attualmente gli umani parlano più forte per la Terra, l’umanità dovrebbe comunicare in simbiosi con il pianeta.
La ricerca di vita extraterrestre: monitoraggio e comunicazione
La complessità della vita come punto di riferimento
La complessità della vita, come i composti chimici complessi e certi motivi strutturali, dovrebbe essere il punto di riferimento di ciò che viene monitorato nella ricerca di vita extraterrestre, piuttosto che le nozioni dominanti di “intelligenza” o “avanzamento”. In questa ricerca, gli umani devono stare attenti all’antropomorfismo e al terracentrismo. Inoltre, le definizioni e le loro sfumature devono essere attentamente costruite, come ad esempio per i tecno-segnali, i bio-segnali e i segnali tecno-biologici ibridi. Tali definizioni dovrebbero essere informate sia da aspetti operativi che semantici.
Ascoltare è parte della comunicazione
L’osservazione non può avvenire senza coinvolgimento e assunzione. La partnership interdisciplinare deve informare le percezioni e le possibili traiettorie per la società, la tecnologia e lo sviluppo. Inoltre, le scienze devono impegnarsi in esplorazioni della giustizia sociale per facilitare il benessere riflessivo e sistemico.
Il pericolo della “conoscenza immaginata”
C’è un pericolo nell’affidarsi a una “conoscenza immaginata”, poiché grani di verità possono sublimarsi sotto le spoglie di scienza legittima. Gli umani possono fare affidamento implicitamente ed esplicitamente su concetti appresi dai media, specialmente dalla fantascienza che si basa su egemonie interconnesse. Inoltre, tale “conoscenza” può essere controversa, danneggiando il processo scientifico e propagando comprensioni inesatte basate su pregiudizi di conferma.
Evitare le astrazioni e comunicare attraverso tempo e spazio
Le astrazioni dovrebbero essere evitate a causa dell’ingombro culturale. Inoltre, è necessario esercitare cautela quando si considerano i “universali”. Esistono molti modi per conoscere, comprendere e comunicare. Comunicare attraverso il tempo e lo spazio è un’impresa a più fasi e a lungo termine con limitazioni che possono plasmare gli impegni. Tra gli altri concetti, le storie umane di violenza e colonizzazione devono informare l’esercizio di cura e cautela per garantire giustizia sociale, diversità, equità e inclusione nel processo di coinvolgimento.
In conclusione, il mancato rispetto di queste linee guida potrebbe portare, tra le altre cose, al mancato riconoscimento di tecno-bio-segnali e di vita extraterrestre, alla perpetuazione del danno nella ricerca di tale vita e all’esacerbazione delle minacce all’umanità e alla Terra. Queste linee guida dovrebbero essere discusse e modificate in modo inclusivo man mano che valori e conoscenze si evolvono.