Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: Virus del Nilo occidentale: minaccia crescente nelle città d’estate
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » Virus del Nilo occidentale: minaccia crescente nelle città d’estate
Alla Prima PaginaNews

Virus del Nilo occidentale: minaccia crescente nelle città d’estate

By Valeria Mariani
Published 6 Maggio 2025
5 Min Read
Share

Il virus silenzioso che colpisce le metropoli durante l’estate

Ogni anno, con l’arrivo dei mesi più caldi, le aree urbane degli Stati Uniti diventano teatri di un rischio sanitario spesso sottovalutato: il virus del Nilo occidentale, un patogeno trasmesso da zanzare infette, capace di causare gravi malattie neurologiche e decessi. Contrariamente all’idea diffusa che le malattie da vettori siano limitate a zone rurali o tropicali, questa infezione virale ha dimostrato una spiccata capacità di radicarsi nei contesti cittadini, colpendo tanto i quartieri popolari quanto quelli più ricchi.

 

Nel 2012, Dallas è stata il fulcro di un’epidemia senza precedenti: nelle Park Cities, due sobborghi residenziali benestanti, si sono registrati 225 casi di febbre da Nilo occidentale, di cui 173 nella forma neuroinvasiva e 19 decessi.

 

Come si trasmette il virus e dove prospera

Il responsabile principale della trasmissione del virus nelle città è la zanzara Culex quinquefasciatus, nota come la “zanzara delle case meridionali”. Questa specie prospera nei pressi delle abitazioni, trovando habitat perfetti in ambienti urbani: tombini, bottiglie abbandonate, grondaie o giardini troppo irrigati. Essendo poco propensa a spostarsi su lunghe distanze, crea focolai localizzati, spesso in corrispondenza di quartieri densamente edificati.

 

Il ciclo del virus si sviluppa tra uccelli e zanzare, ma quando le condizioni ambientali lo favoriscono, il contagio si estende anche agli esseri umani. Le epidemie più gravi si verificano in anni in cui l’inverno è stato mite, con pochi giorni di gelo e precipitazioni frequenti. Questo tipo di clima consente una precoce amplificazione del virus all’inizio dell’estate, anticipando l’ondata di casi umani.

 

Il paradosso urbano: le città come hot spot della malattia

Le metropoli statunitensi come Los Angeles, Chicago e l’area di Dallas-Fort Worth sono oggi tra i principali hot spot del virus. In particolare, le isole di calore urbane – aree dove l’accumulo di cemento e asfalto innalza la temperatura rispetto alle zone periferiche – favoriscono lo sviluppo del virus e la sopravvivenza delle zanzare infette.

 

In quartieri benestanti come le Park Cities di Dallas o l’angolo nord-occidentale di Chicago, la malattia non risparmia nemmeno chi vive in ville con giardini curati. La densità edilizia elevata, la scarsità di spazi aperti e la presenza di alberi ad alto fusto creano condizioni ideali per la proliferazione delle zanzare Culex, che prediligono le chiome arboree dove vivono gli uccelli, principali ospiti del virus.

 

Il cambiamento climatico come catalizzatore delle epidemie

Secondo gli esperti, l’aumento delle temperature medie globali potenzierà la frequenza e la gravità delle epidemie urbane di virus del Nilo occidentale. Il calore accelera la replicazione virale e stimola un comportamento più aggressivo delle zanzare, che pungono con maggiore frequenza. Inoltre, il numero ridotto di giorni con gelo intenso permette la sopravvivenza delle larve di zanzara anche durante l’inverno, prolungando la stagione di trasmissione.

 

Il ruolo decisivo della salute pubblica e della prevenzione attiva

Mentre le misure individuali – come l’uso di repellenti, indumenti protettivi e il drenaggio dell’acqua stagnante – sono utili, gli esperti sottolineano l’importanza dei sistemi di sorveglianza pubblica per prevenire le epidemie. A Dallas, ad esempio, da decenni si adottano trappole per zanzare distribuite su tutto il territorio urbano, permettendo di monitorare sia la quantità di insetti che il tasso di infezione.

 

Il dato più predittivo è l’indice vettoriale, calcolato moltiplicando l’abbondanza di zanzare per la percentuale di quelle infette. Quando questo valore supera una certa soglia, è possibile intervenire preventivamente con la spruzzatura di insetticidi. La disinfestazione aerea, in particolare, si è rivelata estremamente efficace nel fermare la trasmissione, abbattendo temporaneamente la popolazione di zanzare infette.

 

A differenza della spruzzatura da terra, che non raggiunge le cime degli alberi dove si trovano le Culex, la disinfestazione aerea colpisce direttamente il loro habitat, riuscendo a spezzare il ciclo di trasmissione tra zanzare, uccelli e persone.

 

Fonti:
Centers for Disease Control and Prevention – West Nile Virus
National Oceanic and Atmospheric Administration
Yale Climate Connections – Interview with Dr. Robert Haley

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link
Share

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Ad PremiereNews

Scoperte sull’Isola di Skye riscrivono la preistoria della Scozia

By Valeria Mariani
10 Maggio 2025
Alla Prima PaginaNews

Scopri la tettonica a placche con mappe, faglie e vulcani

By Stefania Romano
10 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

Una molecola mirata grazie all’IA riaccende le speranze contro l’Alzheimer

By Sabrina Verdi
19 Maggio 2025

Stratolaunch Talon-A2: Il ritorno dei voli ipersonici riutilizzabili americani

By Mirko Rossi
10 Maggio 2025

L’uso illecito di fentanyl negli Stati Uniti è 20 volte più diffuso del previsto

By Valeria Mariani
10 Maggio 2025

Il futuro di petrolio e gas: risorse, tecnologie e territori contesi

By Stefania Romano
10 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

Lo champagne può davvero proteggere il cuore? La scienza risponde

Alla Prima PaginaNews
10 Maggio 2025

I regali più amati su Geology.com: meteoriti e tesori dallo spazio

Ad PremiereNews
10 Maggio 2025

Frane e flussi di detriti: i rischi nascosti nei movimenti della terra

Alla Prima PaginaNews
10 Maggio 2025

Pericoli geologici: uragani, vulcani, frane e altri eventi estremi

Ad PremiereNews
10 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?