Una nuova fase per la missione dell’Esa: il satellite Biomass dispiega la sua antenna gigante
Con un’operazione delicata e tecnicamente sofisticata, il satellite europeo Biomass ha finalmente completato il dispiegamento della sua antenna radar a forma di ombrello, un imponente strumento di 12 metri di diametro progettato per misurare con precisione la massa delle foreste tropicali del pianeta. Questo passaggio rappresenta una tappa fondamentale della missione Earth Explorer, promossa dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), per affrontare in modo innovativo il problema dell’assorbimento del carbonio.
Tecnologia all’avanguardia per osservare il cuore verde del pianeta
Lanciato il 29 Aprile 2025 dalla base spaziale di Kourou, in Guyana Francese, a bordo di un razzo Vega C, Biomass si trova ora in orbita a 666 chilometri dalla superficie terrestre. A bordo del satellite si trova un radar in banda P, il primo mai messo in orbita di questa categoria, capace di penetrare la copertura delle foreste e valutare la quantità di carbonio immagazzinata nella vegetazione.
Il radar opererà per almeno cinque anni, offrendo un quadro dettagliato e inedito sulla densità forestale delle zone tropicali, contribuendo così al monitoraggio climatico e alla comprensione del ciclo globale del carbonio. L’antenna-ombrello, elemento centrale del radar, si è aperta seguendo un procedimento graduale durato diversi giorni e completato in una fase finale di 24 minuti, mentre il satellite orbitava e comunicava costantemente con le stazioni di terra situate in Canada, Norvegia e Svezia.
L’entusiasmo dell’Esa per una missione pionieristica
«Sono lieta di vedere Biomass dispiegare con successo la sua straordinaria antenna, una pietra miliare importante per una delle nostre missioni più pionieristiche», ha dichiarato Simonetta Cheli, Direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra dell’Esa.
Nei prossimi giorni, il satellite entrerà nella fase di test finale degli strumenti, che durerà circa sei mesi. Solo dopo aver superato questa fase di validazione, inizierà la raccolta operativa dei dati scientifici, che offriranno una visione senza precedenti della biomassa forestale e del ruolo delle foreste tropicali nel bilancio del carbonio terrestre.