Ambiente
La Wilbourne Farm, situata nella contea di Mecklenburg, in Virginia, sta conducendo una sperimentazione innovativa per valutare l’efficacia di diverse strategie di cattura del carbonio. L’obiettivo è migliorare la fertilità del suolo e, allo stesso tempo, ridurre la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera.
Tra i metodi testati ci sono l’uso di polvere di roccia vulcanica, compost e biochar, tre materiali che, se distribuiti sul terreno, possono non solo sequestrare il carbonio, ma anche incrementare i rendimenti agricoli. I ricercatori stanno cercando di capire se, combinando questi elementi, sia possibile ottenere risultati ancora più efficaci.
Un esperimento sul campo
Kade Wilbourne, agricoltore della zona, è impegnato nella sperimentazione. Seduto nella cabina di un trattore, aziona una leva che rilascia sul campo tonnellate di polvere di roccia vulcanica, creando una nube di particelle blu-grigie che si depositano sul suolo.
In passato, la priorità di queste terre era misurata in tonnellate di mais e soia raccolte, ma oggi l’attenzione è rivolta alla quantità di carbonio immagazzinata nel terreno. Le aziende agricole come questa rappresentano un enorme serbatoio naturale di carbonio, gran parte del quale è trattenuto nella materia organica presente nel suolo e nei microbi che lo abitano.
I ricercatori stanno cercando di determinare come la combinazione di polvere di roccia, compost e biochar possa favorire non solo la fertilità agricola, ma anche la rimozione dell’anidride carbonica dall’atmosfera. Se i risultati saranno positivi, questa strategia potrebbe diventare un modello replicabile in molte altre realtà agricole.