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Tempeste Solari: siamo eccessivamente vulnerabili

By Antonio Lombardi
Published 18 Maggio 2021
4 Min Read
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Forse non tutti sanno che il 1° marzo 2021 una moderata tempesta geomagnetica ha colpito la magnetosfera terrestre. Ma in cosa consiste questo fenomeno che comincia al di fuori della nostra atmosfera?

 

Cosa è una tempesta geomagnetica
L’evento, meglio noto come tempesta solare, si sprigiona dalla nostra stella, il Sole, quando dal suo corpo si diffondono quantitativi di emissioni solari molto potenti, andando a colpire la magnetosfera della Terra.

Questo fenomeno viene definito vento solare, dove un grande concentrato di particelle viene emesso dalla corona della stella, la cui durata in genere può durare dalle 24 alle 36 ore consecutive.

Il vento può avere direzioni diverse, una di queste è la Terra. Quando avviene, può perturbare le correnti elettriche presenti nella ionosfera per 24/48 ore.

 

Il vento solare ha colpito la Terra
Il 1° marzo le particelle della stella hanno preso come bersaglio la Terra, entrando nella magnetosfera. Dagli studi compiuti dall’Istituto di Fisica dell’accadema delle scienze russa (LRSA), è emerso che il fenomeno in questione è stato di moderata entità, venendo classificata di livello G2.

Le tempeste solari sono catalogate infatti su vari gradi di importanza, con una scala che va dal valore G1 fino a G5. Il primo gradino di questa scala può già causare alcuni disagi, come ad esempio influire sulle rotte di animali e uccelli o disturbare il corretto funzionamento degli impianti elettrici. Quando si raggiungono i livelli tra G3 e G5 si possono avere interruzioni nei sistemi di comunicazione e navigazione basati sulle onde corte, andando a squilibrare anche le correnti delle reti industriali.

 

Gli effetti possono essere talvolta visibili anche a occhio nudo con aurore boreali presenti a latitudini più basse del solito.

L’Ente nazionale statunitense per l’amministrazione oceanica e atmosferica (NOAA), ha dichiarato che una tempesta solare di grado G2 è capace di essere percepito da New York fino all’Idaho e praticamente su quasi tutta l’Italia.

La LRAS ha subito comunicato a tutto il mondo ogni informazione sulla tempesta, pubblicando sul proprio sito web gli aggiornamenti a riguardo. La LRAS può essere considerata una fonte più che attendibile.

L’Istituto vanta infatti la scoperta dei fasci di radiazione che si infrangono nell’atmosfera. Inoltre, il Centro ha per primo analizzato le radiazioni a onde corte emesse dal Sole, essendo qualificato come uno dei principali centri per lo studio dell’attività solare.

La tempesta solare era stata preannunciata, il giorno precedente, da un brillamento solare appartenente alla classe C. Nonostante ciò, inizialmente gli scienziati avevano comunicato che le probabilità di un vento solare diretto alla Terra erano molto basse, tra il 10 e il 25%.

Insomma, l’imprevedibilità delle Tempeste Solari verso la Terra potrebbe farci trovare impreparati in caso di eventi di grande magnitudo e bloccare temporaneamente le grandi comunicazioni. Per esempio, nell’ipotesi meno grave, potrebbero sparire i segnali TV, Radio e delle comunicazioni mobili. Mentre, conseguenze di maggiore rilevanza, potrebbero essere la distruzione delle reti elettriche e delle comunicazioni a livello mondiale o continentale. In tale circostanza, in un mondo totalmente dipendente al settore della comunicazione, avremmo una catastrofe non affrontabile, con conseguenze potenzialmente apocalittiche.

TAGGED:aurore borealiLRSANOAAtempesta geomagneticatempesta solarevento solare
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