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Effetto Foehn: il fenomeno meteorologico che trasforma il clima in pochi chilometri

By Sabrina Verdi
Published 8 Marzo 2025
4 Min Read
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Contents
Come funziona l’effetto foehnI diversi meccanismi dell’effetto foehnLe conseguenze dell’effetto foehn

Hai mai notato come, a distanza di pochi chilometri, il tempo possa essere completamente diverso? Un cielo cupo e piovoso da una parte e un sole splendente dall’altra. Questo curioso fenomeno potrebbe essere il risultato dell’effetto foehn, un processo meteorologico che crea differenze climatiche estreme tra i due versanti di una montagna.

Come funziona l’effetto foehn

L’effetto foehn si verifica quando l’aria umida viene spinta verso l’alto da un ostacolo naturale, come una montagna. Mentre sale, l’aria si raffredda e il vapore acqueo al suo interno si condensa, formando nuvole e provocando precipitazioni. Questo processo fa perdere umidità all’aria che, una volta raggiunta la cima, inizia a scendere sul lato opposto della montagna. Durante la discesa, l’aria si riscalda rapidamente a causa dell’aumento della pressione atmosferica, diventando calda e secca.

Secondo il meteorologo Stav Danaos della BBC Weather, il lato esposto al vento – detto sopravvento – sperimenta condizioni di freddo e umidità, mentre il lato opposto – definito sottovento – gode di un clima più caldo e asciutto. Questo spiega perché, in alcune regioni montuose, le differenze di temperatura tra le due aree possono essere sorprendentemente marcate.

I diversi meccanismi dell’effetto foehn

Sebbene il meccanismo appena descritto sia il più comune, non è l’unico responsabile dell’effetto foehn. Secondo il Met Office, esistono altri tre fattori che possono contribuire alla formazione di questo fenomeno:

  • Blocco dell’aria a bassa quota: se il vento non è abbastanza forte da superare la montagna, l’aria più in alto può scivolare sul lato sottovento, riscaldandosi con la discesa.
  • Turbolenza atmosferica: quando l’aria supera un rilievo montuoso, le correnti turbolente mescolano gli strati d’aria, favorendo il riscaldamento del versante sottovento.
  • Riduzione della copertura nuvolosa: sul lato sottovento si formano meno nuvole, permettendo al Sole di scaldare ulteriormente l’aria.

Questa combinazione di fattori può intensificare il vento foehn, rendendolo ancora più caldo e secco nelle vallate a ridosso delle montagne.

Le conseguenze dell’effetto foehn

A prima vista, il vento foehn può sembrare un fenomeno benefico, regalando temperature miti anche durante i mesi invernali. Tuttavia, i suoi effetti possono risultare pericolosi in diversi contesti.

Nelle aree innevate, il rapido aumento delle temperature può provocare lo scioglimento della neve, aumentando il rischio di valanghe e inondazioni. Questo fenomeno può verificarsi persino in ambienti estremi come l’Antartide, dove il foehn è stato responsabile di improvvisi episodi di fusione del ghiaccio.

In regioni aride, il vento foehn crea le condizioni ideali per la propagazione degli incendi boschivi. Il calore e la secchezza dell’aria possono infatti facilitare l’innesco e la diffusione delle fiamme, come accade frequentemente in aree soggette a questo fenomeno.

Un altro rischio è rappresentato dall’intensità del vento. Nel 1982, il Colorado fu colpito da violentissime raffiche di vento Chinook – il nome locale del foehn nelle Montagne Rocciose – che causarono danni ingenti: alberi sradicati, linee elettriche abbattute e tetti scoperchiati.

L’effetto foehn è quindi molto più di una semplice anomalia climatica: è un potente meccanismo atmosferico capace di influenzare in modo significativo il tempo meteorologico, con conseguenze che possono essere tanto affascinanti quanto pericolose.

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