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EDSAC: il computer che ha rivoluzionato la scienza negli anni ’40 e ’50 e la sua rinascita oggi

By Sabrina Verdi
Published 8 Marzo 2025
3 Min Read
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Contents
L’innovazione di EDSAC e il suo impatto sulla scienzaIl progetto di ricostruzione: riportare in vita un pezzo di storia informatica

Negli anni ’40 e ’50, l’informatica era ancora agli albori, ma un’innovazione destinata a cambiare il mondo stava prendendo forma nei laboratori dell’Università di Cambridge. L’Electronic Delay Storage Automatic Calculator (EDSAC) è stato uno dei primi computer a scopo generale mai realizzati, una macchina rivoluzionaria che ha aperto la strada alla moderna programmazione e al calcolo automatico.

Oggi, dopo più di settant’anni, un team di esperti e volontari del National Museum of Computing presso Bletchley Park, nel Regno Unito, sta riportando in vita questa straordinaria macchina. La costruzione di una replica funzionante di EDSAC permetterà di eseguire alcuni dei software originali scritti dagli scienziati dell’epoca. Si tratta di programmi sviluppati negli anni ’40 e ’50, probabilmente tra i più antichi ancora esistenti, che offrono una preziosa testimonianza dell’evoluzione dell’informatica.

L’innovazione di EDSAC e il suo impatto sulla scienza

Progettato sotto la guida del matematico Maurice Wilkes, EDSAC ha introdotto concetti rivoluzionari per il tempo. Era in grado di eseguire calcoli complessi con una velocità e una precisione senza precedenti, trasformando il modo in cui venivano affrontati problemi scientifici e matematici. Il suo utilizzo ha avuto un impatto significativo in diversi settori, tra cui la biologia molecolare, la fisica e la meteorologia, permettendo agli studiosi di analizzare dati e creare modelli matematici più avanzati.

Uno degli esempi più celebri del contributo di EDSAC alla scienza è il lavoro del biologo John Kendrew, che grazie ai calcoli elaborati dal computer riuscì a determinare la struttura della mioglobina, una scoperta che gli valse il Premio Nobel per la Chimica nel 1962. Questo dimostra come l’introduzione del calcolo automatico abbia accelerato significativamente il progresso scientifico, rendendo possibili scoperte impensabili fino a pochi anni prima.

Il progetto di ricostruzione: riportare in vita un pezzo di storia informatica

Il lavoro dei volontari del National Museum of Computing è un’importante operazione di archeologia informatica. La replica di EDSAC, una volta completata, permetterà di osservare da vicino il funzionamento di uno dei primi computer della storia e di eseguire il codice originale scritto dagli scienziati dell’epoca. Questo consentirà non solo di preservare un patrimonio tecnologico inestimabile, ma anche di comprendere meglio le origini dell’informatica moderna.

La sfida di ricostruire EDSAC è complessa, poiché richiede di replicare componenti elettroniche ormai obsolete e di interpretare documenti tecnici scritti decenni fa. Tuttavia, il completamento di questo progetto rappresenterà una straordinaria opportunità per studiosi, storici e appassionati di tecnologia, offrendo una finestra unica su un’epoca in cui l’informatica era ancora una disciplina nascente.

Con questa iniziativa, Bletchley Park si conferma ancora una volta come un luogo simbolo della storia dell’informatica, dove il passato e il futuro si incontrano per ispirare le nuove generazioni di ricercatori e innovatori.

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