L’amministrazione Trump ha annunciato un piano che prevede un taglio drastico del 24% al bilancio della Nasa per l’anno fiscale 2026, una misura che metterebbe seriamente in discussione i principali progetti di esplorazione spaziale statunitense. Il finanziamento dell’agenzia spaziale verrebbe ridotto da 24,8 a 18,8 miliardi di dollari, con effetti devastanti su molte delle missioni in corso.
Tra le vittime eccellenti di questo piano di ridimensionamento, figura Gateway, la stazione spaziale in orbita lunare alla quale l’Italia ha fornito un contributo significativo. Secondo una nota ufficiale della Nasa, i moduli già realizzati potrebbero essere riconvertiti per altre missioni. Non meno grave è la cancellazione del programma ‘Mars Sample Return’, sviluppato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea, che aveva l’obiettivo di riportare sulla Terra i campioni prelevati su Marte dal rover Perseverance.
L’intero programma Artemis, pilastro della futura presenza americana sulla Luna, verrebbe completamente rivisitato. Il razzo Space Launch System (SLS) e la capsula Orion, protagonisti delle prime tre missioni, verrebbero ritirati dopo il volo Artemis III. Questo segnerebbe l’inizio di una nuova era focalizzata su tecnologie commerciali più economiche per l’esplorazione spaziale.
I tagli colpirebbero duramente anche la ricerca scientifica, le scienze della Terra e le tradizionali attività di esplorazione umana, con una diminuzione rispettiva di 2,3 miliardi, 1,2 miliardi e 900 milioni di dollari. In parallelo, si prevedono riduzioni del personale, una minore presenza di astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale e una contrazione dell’attività scientifica generale.
Nonostante le pesanti decurtazioni, nel documento della Casa Bianca si evidenzia l’intenzione di destinare oltre 7 miliardi di dollari all’esplorazione lunare e di introdurre un miliardo di nuovi investimenti per progetti su Marte. Tuttavia, l’obiettivo dichiarato resta quello di “tornare sulla Luna prima della Cina e portare un americano su Marte”, come indicato nella nota ufficiale della Nasa.
Fonte: ANSA