SpaceX spinge per l’incorporazione di Starbase: i residenti votano sull’idea di città privata
Nel profondo Sud del Texas, tra le distese sabbiose della Contea di Cameron, Starbase — il sito di produzione e lancio del colossale razzo Starship — potrebbe presto cambiare status giuridico. Non più soltanto un centro tecnologico, ma una vera e propria città, se l’esito del voto speciale avvenuto sabato 3 maggio andrà come molti si aspettano.
A Dicembre 2024, SpaceX ha presentato una petizione ufficiale per richiedere un’elezione sul tema dell’incorporazione di Starbase come nuovo insediamento municipale. L’iniziativa è ora giunta alla fase decisiva, e la data è fissata. Sebbene possa sembrare un processo democratico come tanti, la particolarità del contesto lo rende tutt’altro che convenzionale.
Una votazione dal risultato quasi scontato
Secondo quanto riportato da Lauren McGaughy per The Texas Newsroom — una rete che riunisce diverse emittenti pubbliche dello Stato della Stella Solitaria — su 283 elettori registrati, oltre il 60% risulta essere dipendente di SpaceX. Molti altri, invece, hanno già sottoscritto la petizione iniziale per l’avvio del processo di incorporazione. In pratica, più di due terzi dei votanti hanno un legame diretto con l’azienda di Elon Musk.
“È probabile che l’elezione vada a favore di Musk,” scrive McGaughy, sottolineando come i legami occupazionali rendano il voto “quasi una formalità”. Secondo l’analisi condotta attraverso profili LinkedIn e post sui social media, il supporto interno è massiccio e potrebbe far sembrare la votazione una mera approvazione simbolica.
Starbase città simbolo del sogno marziano
L’obiettivo dichiarato da SpaceX è chiaro: rendere Starbase una comunità autonoma in grado di sostenere la crescita accelerata del programma Starship, il veicolo spaziale più potente e ambizioso mai concepito. Completamente riutilizzabile, Starship è pensata per rendere realtà la colonizzazione di Marte, un progetto che Elon Musk insegue da oltre un decennio.
“Incorporare Starbase snellirà i processi necessari per costruire le strutture indispensabili per un’area di livello mondiale in cui vivere,” ha scritto SpaceX nella petizione indirizzata al giudice della Contea, Eddie Treviño Jr.. L’azienda punta a creare un ambiente capace di ospitare centinaia di lavoratori attuali e futuri, fornendo infrastrutture, alloggi e servizi civici direttamente controllati.
Verso una nuova era di città aziendali
L’idea di un’azienda che crea e controlla un’intera città non è nuova nella storia americana, ma la proposta di SpaceX segna un ritorno a un modello che molti credevano ormai superato. Con la differenza, però, che qui non si tratta di miniere o ferrovie, ma di razzi interplanetari.
Starbase potrebbe così diventare la prima città del XXI secolo nata per il futuro dello spazio, un esperimento sociale, economico e legale che molti guardano con curiosità e inquietudine. Perché se è vero che la colonizzazione di Marte parte dalla Terra, è anche vero che l’autonomia municipale di un’azienda privata solleva nuove questioni etiche e democratiche.
Fonte principale: Space.com