Teoria della tettonica a placche: i fondamenti
La teoria della tettonica a placche spiega i movimenti della litosfera terrestre, suddivisa in numerose placche rigide che galleggiano sull’astenosfera, uno strato più fluido del mantello superiore. Le placche interagiscono tra loro lungo i confini, generando terremoti, vulcani, catene montuose e fossati oceanici.
Queste interazioni avvengono in tre modi principali:
- Margini divergenti, dove le placche si allontanano, come nella Dorsale medio-atlantica.
- Margini convergenti, dove le placche si scontrano, creando zone di subduzione o orogenesi.
- Margini trasformi, dove le placche scorrono lateralmente, come lungo la Faglia di San Andreas in California.
Illustrare la tettonica: disegni facili per insegnare
Per insegnare in modo efficace la tettonica, si possono realizzare disegni semplici ma chiari: una placca che si immerge sotto un’altra (subduzione), una dorsale oceanica che si allarga o due blocchi che scorrono orizzontalmente. Colorare le placche, evidenziare i confini e aggiungere freccette di movimento rende tutto più comprensibile, specialmente per bambini e ragazzi.
La faglia di San Andreas: un confine trasforme attivo
La faglia di San Andreas, situata in California, è uno degli esempi più noti di confine trasformante. Qui la Placca pacifica scorre verso nord-ovest rispetto alla Placca nordamericana, causando frequenti terremoti, anche di notevole intensità. La faglia è visibile anche in superficie e attraversa città come San Francisco e Los Angeles.
Guarda la mappa completa e le immagini satellitari della faglia per comprendere la sua estensione e pericolosità (https://geology.com/san-andreas-fault/).
Mappa mondiale delle placche tettoniche
La mappa della tettonica globale mostra le principali placche come la Placca africana, euroasiatica, indo-australiana, nazca e molte altre. Include anche le microplacche e i confini attivi. Questi margini sono spesso associati a vulcani, terremoti e tsunami, in particolare nella regione del Pacifico, nota come Anello di Fuoco.
Consulta una mappa dettagliata della tettonica qui: (https://geology.com/plate-tectonics.shtml).
Il Rift africano: la terra che si divide
La Grande Rift Valley è un sistema di spaccature che attraversa l’Africa orientale da Etiopia fino al Mozambico. Si tratta di un confine divergente continentale dove la Placca africana si sta separando in due blocchi: la Nubiana e la Somala. Il rift è costellato di laghi, vulcani attivi e terremoti superficiali.
Approfondisci il Rift africano qui: (https://geology.com/articles/east-africa-rift.shtml).
Hot spot e isole vulcaniche: il caso delle Hawaii
Le isole Hawaii si sono formate grazie a un hot spot fisso sotto la Placca pacifica in movimento. Ogni isola rappresenta un antico vulcano ormai spento, mentre il vulcano Lo’ihi, ancora sommerso, potrebbe emergere in futuro come una nuova isola hawaiana.
Scopri come nasce un’isola vulcanica: (https://geology.com/hot-spot-hawaii.shtml).
Cos’è il Moho? La discontinuità di Mohorovičić
Il Moho è una discontinuità sismica situata tra la crosta terrestre e il mantello superiore, scoperta grazie all’analisi delle onde sismiche. Segna un cambiamento drastico nella densità e composizione delle rocce. Le onde sismiche viaggiano più velocemente oltre il Moho, aiutando i geologi a studiare la struttura interna della Terra.
Scopri il Moho con dati e grafici: (https://geology.com/articles/mohorovicic-discontinuity.shtml).
Tsunami e terremoti: i confini che scuotono il mondo
I grandi terremoti, come quello di Tohoku (Giappone) nel 2011, sono spesso causati da subduzione lungo margini convergenti. Lo spostamento della placca oceanica può deformare il fondale marino e generare tsunami devastanti. Questo è avvenuto anche nell’Oceano Indiano nel 2004.
Leggi cosa causa uno tsunami: (https://geology.com/tsunami/).
Il terremoto più forte mai registrato: Cile 1960
Il terremoto del Cile del 1960, con magnitudo 9.5, è l’evento sismico più potente mai osservato. Ha colpito l’America Meridionale lungo un margine convergente tra la Placca di Nazca e la Placca sudamericana, generando anche uno tsunami che ha attraversato l’intero Oceano Pacifico.
Zone sismiche attive: New Madrid e California
La zona sismica di New Madrid, nel Missouri, ha registrato nel 1811-1812 una serie di forti terremoti in un’area non costiera. Questo dimostra che anche l’interno dei continenti può essere sismicamente attivo. In California, mappe isosismiche mostrano con precisione l’intensità e la distribuzione dei danni causati da terremoti passati.