La paprika non cresce su un albero esotico
Molti restano sorpresi nello scoprire che la paprika è semplicemente peperone dolce essiccato e macinato. Nessuna pianta misteriosa, nessun processo chimico segreto. Solo un ortaggio comune, lavorato con cura. Questo dettaglio, apparentemente banale, è diventato virale nel 2023 grazie a un tweet dell’azienda australiana Nutraorganics, che ha acceso i riflettori su un fatto che ha lasciato il web sbigottito: la paprika è peperone in polvere.
Gli utenti dei social non hanno nascosto lo stupore. Tra commenti increduli e battute ironiche, è emersa una verità innegabile: la paprika, con il suo colore brillante e il sapore affascinante, viene spesso percepita come una spezia esotica, magari importata da terre lontane. Invece, nasce da una materia prima semplice e ben nota: il Capsicum annuum, nelle sue varietà più dolci e pigmentate.
Il percorso del peperone verso la paprika
Il processo di produzione inizia con la scelta accurata dei peperoni, coltivati per la loro dolcezza naturale e il ricco contenuto di pigmenti, come il betacarotene. Dopo il raccolto, vengono lavati, tagliati e lasciati essiccare lentamente. L’essiccazione può avvenire al sole, come in alcune regioni rurali, o in forni a bassa temperatura, per conservare al meglio gli oli aromatici e i composti coloranti.
Una volta secchi, i peperoni assumono una consistenza croccante e vengono ridotti in polvere fine attraverso mulini a pietra. Questo metodo tradizionale, ancora utilizzato in molte zone dell’Ungheria, permette di preservare l’integrità del sapore. La paprika dolce o piccante dipende dalla varietà utilizzata e dalla presenza o meno di semi e membrane, che contengono capsaicina, la molecola responsabile della piccantezza.
Il tweet che ha fatto impazzire internet
Quando Nutraorganics ha condiviso la verità sull’origine della paprika, molti utenti sono rimasti basiti. “Ma allora non è una spezia strana?!”, ha scritto qualcuno. “Pensavo fosse una roba chimica!”, ha commentato un altro. Questo entusiasmo collettivo ha messo in evidenza quanto poco si sappia, ancora oggi, sull’origine di ciò che mangiamo ogni giorno.
La paprika è stata per secoli un ingrediente carico di mistero. Il suo arrivo in Europa, dopo i viaggi coloniali verso le Americhe, ha segnato una rivoluzione in cucina. A differenza di altre spezie esotiche, i peperoni potevano essere coltivati localmente. Questo li ha resi accessibili, ma anche soggetti a continue selezioni, fino a ottenere le varietà dolci da cui oggi si ricava la paprika.
Paprika e cucina: un legame storico e culturale
In Ungheria, la paprika è simbolo nazionale. Non solo un condimento, ma parte dell’identità gastronomica, grazie a piatti come il goulash. I contadini magiari hanno perfezionato nei secoli un metodo di essiccazione a fuoco lento, usando graticci di legno e fumo di legna dolce, che dona un aroma caratteristico e complesso alla spezia. In Spagna, dove è conosciuta come pimentón, è fondamentale per la paella e la sobrasada. In Portogallo, impreziosisce la caldeirada, una zuppa di pesce speziata e profumata.
Oggi, sebbene la produzione sia in parte industrializzata, molti produttori artigianali continuano a mantenere vive le tradizioni, offrendo versioni affumicate, dolci o extra-piccanti, tutte ottenute da varietà diverse di peperone.
Paprika: una spezia semplice che nasconde secoli di storia
Nonostante la sua semplicità, la paprika continua ad affascinare per la ricchezza del suo gusto e la varietà di usi. È una delle poche spezie che riesce a colorare, insaporire e legare senza coprire i sapori. La sua origine, lontana e allo stesso tempo vicinissima, racconta una storia di viaggi, adattamenti e culture che si incontrano.
Dalla scoperta del Nuovo Mondo alla sua trasformazione in ingrediente simbolo di interi paesi, la paprika è la prova che anche ciò che sembra scontato può sorprendere. La prossima volta che la userai per insaporire un piatto di riso, una carne stufata o un antipasto creativo, ricordati che in quel pizzico rosso si nasconde un viaggio lungo secoli, dal sole delle Americhe fino alla tua cucina.