Francesca Bitonto, direttrice dei rapporti istituzionali di Microsoft Italia, ha evidenziato durante un’audizione davanti alla commissione parlamentare per la Semplificazione quanto l’intelligenza artificiale agentica rappresenti oggi una leva strategica per rendere più efficienti e snelli i processi amministrativi.
L’intelligenza artificiale al servizio della pubblica amministrazione
Nel suo intervento, Bitonto ha sottolineato che l’IA agentica, rispetto agli strumenti di intelligenza artificiale più generici, consente la costruzione di compiti mirati e verticali. Questi agiscono su snodi specifici all’interno della catena operativa, sia in ambito pubblico sia nel settore privato. Secondo la dirigente, questo approccio ha il potenziale di semplificare in modo responsabile molte attività oggi soggette a lentezza burocratica.
Semplificazione come elemento strategico per l’Italia
Bitonto ha dichiarato che “la semplificazione normativa rappresenta un elemento di forte attrattività per gli investimenti”, mettendo in luce come un ambiente regolatorio più agile non favorisca solo Microsoft, ma tutte le aziende che scelgono di investire sul territorio italiano. Questo messaggio rafforza il legame tra modernizzazione digitale e crescita economica nazionale.
IA come strumento e non come fine
La posizione dell’azienda è chiara: l’intelligenza artificiale non è una panacea, ma uno strumento potente se utilizzato in modo mirato per ottimizzare i flussi di lavoro e potenziare l’efficienza operativa. In questo contesto, l’adozione di modelli agentici — ossia sistemi capaci di intervenire in modo autonomo su processi specifici — rappresenta un’evoluzione significativa nella digitalizzazione della macchina pubblica.