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Alla Prima PaginaNews

Tempesta geomagnetica in corso: possibili aurore visibili a latitudini inusuali

By Stefano Diaz
Published 18 Aprile 2025
3 Min Read
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Contents
Un doppio fronte di plasma solare in rotta verso la TerraEspulsioni di massa coronale ravvicinateEffetti attesi sulla TerraMonitoraggio costante ma previsioni incerte

Un doppio fronte di plasma solare in rotta verso la Terra

Una tempesta geomagnetica di intensità moderata è attualmente in atto, secondo le ultime rilevazioni del Centro di previsione meteorologica spaziale della Noaa (l’Agenzia statunitense per l’osservazione oceanica e atmosferica). L’evento, classificato di grado G2, potrebbe provocare effetti visibili e tecnicamente rilevanti anche a latitudini medie, ben lontane dalle usuali zone polari in cui si verificano comunemente le aurore boreali.

Espulsioni di massa coronale ravvicinate

La tempesta è stata innescata da due espulsioni di massa coronale (Cme) avvenute in rapida sequenza nei giorni 12 e 13 Aprile, originate da protuberanze eruttive, ovvero archi di plasma sospesi nel campo magnetico solare. Questi fenomeni sono particolarmente potenti e carichi di energia, e la loro combinazione ravvicinata ha potenzialmente amplificato l’impatto atteso sul campo magnetico terrestre.

Secondo Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste, le Cme possono avere origine sia da brillamenti solari sia da queste protuberanze magnetiche, che si distinguono per avere una temperatura inferiore e una densità maggiore rispetto al plasma circostante. L’emissione consecutiva di due protuberanze, spiega l’esperto, è un comportamento tipico: “la prima agisce come un apripista per la seconda, facilitandone l’avanzata verso lo spazio interplanetario”.

Effetti attesi sulla Terra

Con l’arrivo del materiale solare, previsto in maniera ancora incerta a causa dell’elevata variabilità delle condizioni spaziali, potrebbero verificarsi:

  • Blackout temporanei delle comunicazioni radio ad alta frequenza nelle regioni ad alta latitudine.
  • Variazioni delle orbite dei satelliti, che richiederebbero manovre correttive da parte dei centri di controllo.
  • Aumento delle possibilità di osservare aurore polari anche da regioni più meridionali rispetto alla norma.

Tuttavia, lo stesso Messerotti sottolinea che non ci si aspetta fenomeni aurorali di grande portata, sebbene interazioni imprevedibili tra le Cme e la magnetosfera terrestre possano ancora generare spettacoli visivi sorprendenti.

Monitoraggio costante ma previsioni incerte

Proprio come accade per la meteorologia terrestre, anche il meteo spaziale resta un terreno incerto e complesso. Le simulazioni e i modelli predittivi sono in costante evoluzione, ma l’esatto momento e l’intensità dell’impatto delle Cme restano difficili da determinare con precisione. Il monitoraggio continua, con le agenzie internazionali allerta per captare in tempo reale eventuali effetti più intensi.

Fonti autorevoli come NASA, ESA, e l’Agenzia Noaa continuano a fornire aggiornamenti continui sulla situazione geomagnetica globale, mentre la comunità scientifica si prepara ad analizzare eventuali anomalie nei prossimi giorni.

 

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