Un impatto antico e misterioso lungo la costa della Scozia
Nel cuore geologico della Scozia nordoccidentale, tra le antiche scogliere e i paesaggi plasmati dal tempo, si trova un’enigmatica formazione rocciosa conosciuta come Stac Fada, parte del gruppo di Stoer, risalente a un’epoca che si estende tra 1,6 e 1 miliardo di anni fa. Da decenni i geologi sapevano che qualcosa di eccezionale aveva lasciato il suo segno in questa zona: un impatto violento, legato a un meteorite. Tuttavia, solo oggi grazie a un’analisi più approfondita, possiamo comprendere meglio la reale portata di questo evento cosmico.
Una nuova ricerca condotta dalla Curtin University in Australia, pubblicata nel 2024, ha spostato indietro di circa 200 milioni di anni la data stimata dell’impatto, portandola da 1,2 miliardi a soli 990 milioni di anni fa. Questo cambiamento temporale apre scenari inediti sul legame tra catastrofi cosmiche e l’evoluzione delle prime forme di vita terrestri non acquatiche.
Fonte autorevole: Curtin University – Geological Research (in inglese)
Cristalli di zircone: testimoni di un’epoca dimenticata
I protagonisti silenziosi di questa scoperta sono minuscoli cristalli di zircone, trovati all’interno del deposito di Stac Fada. Veri e propri archivi geologici, questi cristalli hanno registrato gli effetti devastanti dell’impatto. Alcuni si sono trasformati in reidite, un raro minerale che si forma solo sotto pressioni estremamente elevate, confermando così la natura catastrofica dell’evento.
Per stimare con precisione la data dell’impatto, gli studiosi hanno ideato una tecnica innovativa in grado di “riparare” gli orologi atomici interni ai zirconi, danneggiati dalle intense pressioni e temperature generate dal meteorite. Il metodo ha permesso di ricostruire il momento esatto del disturbo, fissandolo a circa 990 milioni di anni fa, periodo in cui la Terra stava attraversando profondi mutamenti biologici e ambientali.
Un collegamento possibile con l’evoluzione degli eucarioti
La scoperta assume un significato ancora più affascinante se inserita nel contesto dell’evoluzione. Intorno ai 990 milioni di anni fa, proprio quando questo meteorite colpiva l’odierna Scozia, iniziarono ad apparire i primi eucarioti d’acqua dolce. Gli eucarioti, organismi con cellule complesse dotate di nucleo, rappresentano i precursori di quasi tutte le forme di vita superiori, incluse piante, animali e funghi.
La coincidenza temporale solleva interrogativi stimolanti: l’impatto potrebbe aver alterato le condizioni ambientali in modo tale da facilitare l’emergere di questi organismi complessi? Non sarebbe la prima volta che un evento cosmico modifica il corso della vita sulla Terra, come accadde con il famoso cratere di Chicxulub, legato all’estinzione dei dinosauri.
Il cratere nascosto e la ricerca in corso
Nonostante la certezza dell’impatto, il cratere vero e proprio non è ancora stato individuato. Gli studiosi ipotizzano che possa trovarsi al largo delle coste scozzesi o essere stato cancellato dai processi tettonici e dall’erosione. Tuttavia, le recenti analisi hanno fornito nuovi indizi geochimici e mineralogici che potrebbero presto portare alla sua identificazione.
Comprendere dove e quando gli impatti meteorici sono avvenuti non è solo un esercizio di curiosità storica: significa decifrare il ruolo fondamentale che eventi cosmici hanno avuto nello sviluppo degli ecosistemi terrestri, aprendo una nuova finestra sulle origini della vita oltre gli oceani.