Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: Un semplice integratore quotidiano a base di fibre potrebbe favorire la memoria negli anziani
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » Un semplice integratore quotidiano a base di fibre potrebbe favorire la memoria negli anziani
Ad PremiereNews

Un semplice integratore quotidiano a base di fibre potrebbe favorire la memoria negli anziani

By Valeria Mariani
Published 15 Marzo 2025
5 Min Read
Share

Ciò che contribuisce al benessere del microbiota intestinale durante l’invecchiamento sembra offrire vantaggi anche al funzionamento cerebrale nelle persone oltre i sessant’anni. Una ricerca pionieristica condotta su gemelli ha rivelato che l’assunzione giornaliera di integratori economici a base di prebiotici e proteine può influenzare positivamente le capacità cognitive degli anziani. I dati, diffusi nel 2024, mostrano un collegamento tra l’asse intestino-cervello e il miglioramento dei punteggi nei test di memoria, gli stessi esami impiegati per individuare i primi segnali della malattia di Alzheimer.

 

Lo studio, svolto in modalità doppio cieco, si è concentrato su due prebiotici vegetali facilmente reperibili senza bisogno di prescrizione medica in vari paesi. Si tratta di inulina, una fibra della famiglia dei fruttani, e dei frutto-oligosaccaridi (FOS), carboidrati di origine vegetale frequentemente utilizzati come dolcificanti ipocalorici.

 

I ricercatori del King’s College di Londra hanno coinvolto 72 gemelli, per un totale di 36 coppie, tutti di età superiore ai 60 anni. Ogni gemello è stato assegnato casualmente a due gruppi distinti: uno ha ricevuto un prebiotico in polvere proteica, mentre l’altro ha assunto un placebo con le stesse caratteristiche sensoriali. Dopo dodici settimane, i partecipanti che avevano consumato inulina o FOS hanno mostrato un incremento nei risultati di un test cognitivo volto a misurare la memoria visiva e l’apprendimento.

 

Parallelamente, è stata osservata una modifica del microbioma intestinale, con un aumento significativo dei Bifidobacterium, batteri noti per le loro proprietà benefiche. Questi microrganismi sono stati collegati, negli studi sugli animali, alla riduzione dei deficit cognitivi, probabilmente attraverso un effetto regolatore sulla comunicazione tra intestino e cervello.

 

La dottoressa Mary Ni Lochlainn, specialista in geriatria presso il King’s College, ha commentato i risultati affermando: “Siamo colpiti dai cambiamenti osservati in un periodo così breve. Questo apre prospettive interessanti per sostenere la salute mentale e la memoria nella popolazione che invecchia”.

 

Il King’s College di Londra, che gestisce il più esteso registro di gemelli adulti del Regno Unito, rappresenta una fonte preziosa per analizzare le interazioni tra genetica e ambiente. La ricerca in questione si inserisce in un filone di studi che indagano sull’effetto degli integratori ad alto contenuto di fibre sulla flora intestinale, dimostrando come il potenziamento dei batteri benefici possa avere riflessi anche sul benessere cognitivo, sia negli esseri umani che nei modelli animali.

 

Nel corso degli anni, si è consolidata la convinzione che l’intestino agisca come una sorta di secondo cervello, influenzando il sistema nervoso centrale attraverso una rete complessa di segnali chimici e nervosi. Tuttavia, la piena comprensione di questa connessione resta ancora incompleta. I dati raccolti dal team del KCL indicano che l’assunzione regolare di specifici alimenti funzionali potrebbe diventare una strategia per contrastare il declino cognitivo legato all’età.

 

Nonostante i miglioramenti nella memoria e nei tempi di elaborazione mentale, non sono stati registrati progressi significativi sotto il profilo fisico. La massa muscolare degli anziani che assumevano integratori a base di fibre non ha mostrato variazioni rilevanti, malgrado il ruolo riconosciuto di inulina e FOS nel sostegno della salute muscoloscheletrica.

 

La dottoressa Claire Steves, anche lei geriatra presso il King’s College, ha sottolineato come questi integratori vegetali, dal basso costo e facilmente accessibili, possano rappresentare un’opzione utile in un periodo di difficoltà economica. Ha inoltre evidenziato l’importanza di proseguire la ricerca su campioni più ampi e per periodi più estesi, per verificare la stabilità degli effetti osservati.

 

Il campione di gemelli coinvolti nello studio era prevalentemente composto da donne, un aspetto che potrebbe aver introdotto un bias nei risultati, sebbene i ricercatori abbiano corretto statisticamente le differenze legate al sesso. È noto che le donne sono maggiormente colpite dalla malattia di Alzheimer, il che rende queste scoperte particolarmente rilevanti nel contesto delle strategie preventive.

 

L’intestino umano si conferma al centro della salute complessiva, esercitando influenze su più fronti, tra cui il sistema immunitario e il cervello. Stimolare la sua flora batterica con prebiotici e probiotici potrebbe aprire nuovi scenari nella gestione di numerose patologie croniche. I risultati di questa indagine sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications.

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Alla Prima PaginaNewsScelto per te

Blatte e come eliminarle in modo sicuro

By Raoul Raffael
28 Maggio 2025
Alla Prima PaginaNewsScelto per te

Pianeta nano 2017 OF 201 riscrive la mappa del Sistema Solare

By Mirko Rossi
28 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

Caldo estremo: come temperature elevate trasformano lavoro e mente

By Massimo Martini
28 Maggio 2025

Starship esplode sopra l’Oceano Indiano: un altro test critico per SpaceX

By Mirko Rossi
28 Maggio 2025

Nuove foto del Sole in 8K rivelano dettagli impressionanti delle macchie solari

By Valeria Mariani
26 Maggio 2025

Perché la luce non perde energia attraversando l’Universo?

By Raoul Raffael
26 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

In un futuro non lontano saremo tutti ricchi

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
1 Dicembre 2025

Paprika: da cosa è fatta davvero?

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
26 Maggio 2025

In arrivo lenti a contatto con visione aumentata, anche notturna

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
26 Maggio 2025

Il nucleo terrestre rilascia oro: nuova scoperta sulle origini dei metalli preziosi

Ad PremiereNewsScelto per te
26 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?