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Lynds 483: la nebulosa oscura svelata dal James Webb come mai prima d’ora

By Stefania Romano
Published 14 Marzo 2025
5 Min Read
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Oggi, la NASA ha selezionato come Astronomy Picture of the Day un’immagine straordinaria e senza precedenti di Lynds 483 (L483), una delle nebulose oscure più affascinanti del cielo. Questo spettacolare scatto è stato realizzato grazie al James Webb Space Telescope, che ha permesso di rivelare dettagli mai osservati prima di questa remota regione di formazione stellare. La nebulosa L483, situata a circa 650 anni luce di distanza dalla Terra, si trova nella direzione della costellazione del Serpente e ospita al suo interno due giovani stelle in fase di formazione.

 

Per la prima volta, è stata ottenuta un’immagine di altissima definizione che mostra la struttura interna di Lynds 483 in maniera sorprendente, grazie alla combinazione di esposizioni multiple catturate dalla Near-Infrared Camera (NirCam) del James Webb. La NirCam osserva nell’intervallo delle lunghezze d’onda dell’infrarosso vicino, che sono state tradotte in colori visibili per rendere l’immagine accessibile all’occhio umano. Ogni parte dello spettro infrarosso è stata rappresentata con sfumature di arancione, rosa e blu, creando un’immagine dai contrasti cromatici suggestivi e ricca di particolari mai visti prima.

 

La scena ritratta mostra Lynds 483 come un’enorme struttura a forma di clessidra, con al centro un minuscolo disco di polvere e gas freddo, grande quanto un pixel nell’immagine, dove si trovano le due protostelle. Questi giovani astri, durante la loro lenta formazione durata decine di migliaia di anni, hanno espulso materiale sotto forma di gas e polveri nell’ambiente interstellare, generando due grandi coni semitrasparenti illuminati da una debole luce arancione.

 

Man mano che i getti più recenti di materiale espulso si scontrano con quelli più antichi, il gas si comprime, si riscalda e si mette in moto, dando luogo a complessi fenomeni fisico-chimici che portano alla formazione di molecole organiche. Questi processi sono fondamentali nella comprensione delle fasi primordiali della vita stellare e della formazione dei sistemi planetari.

 

Osservando attentamente la zona superiore della nebulosa, dove il rosa sfuma nell’arancione, si distingue un’area in cui il materiale appare caoticamente distribuito. Sono queste asimmetrie e peculiarità a catturare l’interesse degli scienziati, che potranno studiarle per ricostruire la storia delle espulsioni stellari e affinare i modelli teorici attualmente esistenti. Ai lati della regione centrale, la densità della polvere cosmica è tale da impedire il passaggio della luce. In queste zone oscure, le stelle di fondo si intravedono solo come piccoli puntini arancioni, molto diversi dalle stelle brillanti che appaiono al di fuori delle regioni oscurate, luminose di azzurro e bianco intenso.

 

L’immagine realizzata dal James Webb Space Telescope copre principalmente la parte superiore di Lynds 483, lasciando la parte inferiore visibile solo parzialmente, poiché la nebulosa è troppo estesa per essere catturata in un solo scatto.

 

Il futuro di queste due giovani stelle, che si trovano ora nella fase di protostelle, è ancora tutto da scrivere. Si ipotizza che, una volta completata la loro formazione, possano raggiungere una massa paragonabile a quella del Sole. Quando il materiale circostante sarà stato spazzato via dai loro venti stellari, resterà un sottile disco di polveri e gas, potenzialmente destinato a formare nuovi pianeti.

 

L’immagine, che offre una prospettiva completamente inedita di Lynds 483, è accompagnata da una bussola celeste che indica l’orientamento nel cielo notturno. È importante ricordare che, osservando il cielo, il rapporto tra nord ed est appare invertito rispetto a quanto si osserva su una mappa terrestre, in cui si guarda dall’alto.

 

Il James Webb, grazie alla sua sensibilità nell’infrarosso vicino, continua a svelare i segreti nascosti dietro gli spessi veli di polvere cosmica, restituendo agli studiosi della NASA e di tutto il mondo una visione sempre più chiara delle origini stellari.

 

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