Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: Un gatto con sette vite rivoluziona i computer quantistici: il nuovo esperimento australiano
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » Un gatto con sette vite rivoluziona i computer quantistici: il nuovo esperimento australiano
Alla Prima PaginaNews

Un gatto con sette vite rivoluziona i computer quantistici: il nuovo esperimento australiano

By Paola Belli
Published 2 Febbraio 2025
4 Min Read
Share

Contents
Il gatto di Schrödinger e l’ispirazione quantisticaPerché l’atomo di antimonio è una svolta per i computer quantisticiUn chip quantistico su silicio: il futuro dell’informaticaQuali sono le implicazioni per il futuro?

Un gatto quantistico con sette vite potrebbe essere la chiave per ridurre gli errori nei computer quantistici, una delle sfide più grandi nel settore. Un gruppo di scienziati dell’Università del Nuovo Galles del Sud (UNSW), guidato dall’italiano Andrea Morello, ha realizzato un chip innovativo in grado di individuare e correggere gli errori prima che compromettano i calcoli quantistici. L’idea, pubblicata sulla rivista Nature Physics, si ispira all’iconico esperimento del gatto di Schrödinger e introduce un nuovo approccio al problema della fragilità dell’informazione quantistica.

Il gatto di Schrödinger e l’ispirazione quantistica

L’esperimento del gatto di Schrödinger, concepito dal fisico Erwin Schrödinger, descrive una situazione in cui un gatto chiuso in una scatola con una sostanza radioattiva è simultaneamente vivo e morto, finché non viene osservato. Il concetto illustra una delle peculiarità più affascinanti della meccanica quantistica, ossia la sovrapposizione degli stati.

Nel caso dello studio australiano, il “gatto” non è un animale, ma un atomo di antimonio, il cui spin elettronico può assumere otto direzioni diverse, anziché le classiche due (up e down) dei qubit tradizionali. Come spiega Xi Yu, primo autore della ricerca, questo significa che per trasformare uno 0 in un 1 sono necessari sette errori consecutivi, invece di un solo errore immediato, come avviene nei sistemi attuali.

Perché l’atomo di antimonio è una svolta per i computer quantistici

Nei computer quantistici, i dati vengono elaborati attraverso i qubit, unità di informazione che sfruttano le proprietà della meccanica quantistica. Tuttavia, questi qubit sono estremamente sensibili alle interferenze esterne, il che li rende soggetti a errori.

Nel modello tradizionale, se un qubit cambia stato accidentalmente, il sistema perde l’informazione, compromettendo il calcolo. Con l’introduzione dell’atomo di antimonio, invece, il problema viene drasticamente ridotto. Poiché questo elemento possiede otto possibili stati di spin, gli scienziati lo hanno paragonato a un gatto con sette vite: gli errori non compromettono immediatamente l’informazione, ma devono accumularsi più volte prima di causare danni significativi.

Un chip quantistico su silicio: il futuro dell’informatica

Per trasformare questa scoperta in un’innovazione tecnologica concreta, il team ha integrato l’atomo di antimonio in un chip di silicio, simile a quelli utilizzati nei computer e negli smartphone, ma modificato per permettere l’accesso allo stato quantico del singolo atomo.

Il chip è stato realizzato dal gruppo di Danielle Holmes presso l’UNSW, mentre l’atomo di antimonio è stato inserito con la collaborazione dell’Università di Melbourne. Questo approccio apre la strada a nuovi modelli di calcolo quantistico in cui gli errori possono essere rilevati e corretti tempestivamente, prima che compromettano l’intero sistema.

Andrea Morello sottolinea l’importanza di questa innovazione con un’analogia affascinante:

“Se il nostro gatto quantistico subisce un graffio, non è morto, ma sappiamo che qualcosa è andato storto. Possiamo intervenire per capire cosa sia successo e correggere il problema, evitando che peggiori.”

Quali sono le implicazioni per il futuro?

L’uso dell’atomo di antimonio nei processori quantistici potrebbe rappresentare una svolta cruciale per rendere i computer quantistici più stabili ed efficienti. Attualmente, il principale ostacolo alla diffusione di questa tecnologia è la difficoltà di gestire gli errori, che rendono i calcoli instabili. Se l’approccio sviluppato dal team australiano si dimostrerà scalabile e applicabile su larga scala, potrebbe accelerare notevolmente lo sviluppo di computer quantistici affidabili, aprendo la strada a nuove applicazioni in crittografia, intelligenza artificiale e simulazioni scientifiche.

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link
Share

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Alla Prima PaginaNews

Il canto di HD 219134 svela segreti su età e pianeti simili alla Terra

By Stefania Romano
8 Maggio 2025
Ad PremiereNewsScelto per te

Come si genera il fumo bianco e nero del Conclave papale

By Mirko Rossi
10 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

Urano oscura una stella: svelati nuovi segreti atmosferici

By Valeria Mariani
8 Maggio 2025

Google Gemini arriva su iPad con nuove funzioni per tutti

By Valeria Mariani
8 Maggio 2025

“L’alchimia” moderna: al CERN atomi di piombo si trasformano in oro

By Stefania Romano
8 Maggio 2025

Quando nacque il campo magnetico terrestre

By Mirko Rossi
8 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

Come viene distorto il rapporto IPCC per negare il cambiamento climatico

Ad PremiereNews
8 Maggio 2025

Tagli alla NASA minacciano le missioni spaziali congiunte con l’Europa

Alla Prima PaginaNews
8 Maggio 2025

Studenti ucraini in guerra: protagonisti della lotta climatica

Ad PremiereNews
8 Maggio 2025

A Morovis il turismo sostenibile salva la foresta di Las Cabachuelas

Alla Prima PaginaNews
8 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?