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Un drammatico declino: il crollo della popolazione dei Neanderthal 110.000 anni fa

By Valeria Mariani
Published 23 Febbraio 2025
5 Min Read
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Un drammatico declino: il crollo della popolazione dei Neanderthal 110.000 anni fa

I Neanderthal, antichi abitanti dell’Eurasia, scomparvero definitivamente circa 40.000 anni fa, ma nuove ricerche rivelano che la loro popolazione subì un drastico calo ben 70.000 anni prima della loro estinzione. Questa riduzione demografica ebbe conseguenze significative, tra cui una perdita di diversità genetica e morfologica, rendendo gli ultimi Neanderthal molto più omogenei tra loro.

 

Le origini dei Neanderthal: un enigma evolutivo

Il percorso evolutivo che portò alla comparsa dei Neanderthal è ancora avvolto nel mistero. Ciò che sappiamo è che questa specie si sviluppò a partire da una fase nota come “Confusione nel Mezzo”, un periodo del Pleistocene Medio caratterizzato dalla presenza di diverse specie umane con tratti sovrapposti.

 

Dalla complessa mescolanza di ominidi emerse un primo gruppo definito “pre-Neanderthal”, di cui i migliori resti sono stati rinvenuti nel sito di Sima de los Huesos, in Spagna, e risalgono a circa 430.000 anni fa. Successivamente, le caratteristiche distintive di questa popolazione iniziarono a delinearsi, dando origine ai cosiddetti “primi Neanderthal”, come quelli di Krapina, in Croazia, datati tra 120.000 e 130.000 anni fa. Solo nei 110.000 anni successivi si sviluppò il “Neanderthal classico”, con tratti morfologici inconfondibili.

 

Il mistero del collo di bottiglia genetico

Quando, nel 2010, fu sequenziato per la prima volta l’intero genoma dei Neanderthal, gli scienziati scoprirono che questi antichi ominidi possedevano una variabilità genetica notevolmente inferiore rispetto agli esseri umani moderni. Questo dato suggeriva che la specie dovette affrontare un drammatico crollo della popolazione, noto come collo di bottiglia genetico, che ne ridusse drasticamente la diversità biologica.

 

La tempistica di questo evento è stata a lungo dibattuta. Alcuni esperti ipotizzavano che fosse avvenuto all’origine della linea evolutiva dei Neanderthal, mentre altri sospettavano che fosse coinciso con l’emergere della loro forma classica. Tuttavia, la scarsità di DNA antico ha finora impedito di ricostruire con precisione questa parte della storia evolutiva.

 

L’analisi del labirinto osseo e il crollo della popolazione

Per superare la mancanza di DNA intatto, i ricercatori hanno studiato la struttura dell’orecchio interno, nota come “labirinto osseo”, di diversi fossili di Neanderthal. Analizzando i campioni di Sima de los Huesos, quelli di Krapina e quelli dei Neanderthal classici, hanno ricostruito l’andamento della variabilità morfologica nel tempo.

 

I risultati hanno mostrato che i Neanderthal di Krapina presentavano una diversità maggiore rispetto ai loro predecessori di Sima de los Huesos, segno che la popolazione era cresciuta tra 430.000 e 120.000 anni fa. Questo ha permesso agli scienziati di escludere l’ipotesi di un collo di bottiglia genetico nella fase iniziale della specie.

 

Tuttavia, un netto calo della variabilità si osserva nei Neanderthal classici, indicando che il crollo della popolazione avvenne dopo il periodo di Krapina. Sebbene le cause precise di questa drastica riduzione demografica restino sconosciute, alcuni studi suggeriscono che il declino si verificò intorno a 110.000 anni fa.

 

Un quadro sempre più chiaro sull’evoluzione dei Neanderthal

Secondo Mercedes Conde-Valverde, una delle autrici dello studio, la ricerca ha fornito prove solide dell’evento di collo di bottiglia: “La riduzione della diversità tra il campione di Krapina e i Neanderthal classici è particolarmente evidente e sorprendente”.

 

L’autore principale dello studio, Alessandro Urciuoli, ha aggiunto: “Siamo rimasti colpiti nel notare che i pre-Neanderthal di Sima de los Huesos mostravano una diversità morfologica simile a quella dei primi Neanderthal di Krapina. Questo contraddice l’ipotesi comune di un collo di bottiglia all’origine della linea evolutiva dei Neanderthal”.

 

Lo studio, pubblicato su Nature Communications, getta nuova luce sulla storia di questa affascinante specie, rivelando che il loro declino iniziò molto prima della loro definitiva estinzione.

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