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Scoperta straordinaria sull’Isola di Wight: trovata un’enorme impronta di dinosauro viola risalente a 130 milioni di anni fa

By Stefania Romano
Published 26 Febbraio 2025
3 Min Read
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Una sorprendente scoperta ha riportato alla luce un pezzo di preistoria lungo la costa dell’Isola di Wight, dove è stata individuata un’impronta di dinosauro viola di dimensioni eccezionali. Si ritiene che questa traccia fossile, lunga quasi un metro, appartenga a un Iguanodon, un gigantesco erbivoro vissuto circa 130 milioni di anni fa.

 

Il ritrovamento sulla spiaggia di Shepherd’s Chine

La straordinaria scoperta è avvenuta grazie a Joe Thompson, una guida esperta nella ricerca di fossili, che stava esplorando la spiaggia di Shepherd’s Chine alla ricerca di reperti. Invece di trovare semplici frammenti ossei o tracce fossili minori, si è imbattuto in un’impronta ben definita, rimasta impressa nei sedimenti per milioni di anni.

 

“Quando vedi qualcosa di così antico e spettacolare, l’emozione è indescrivibile”, ha dichiarato Thompson alla BBC News. “È incredibile pensare a tutti gli eventi che si sono susseguiti sulla Terra molto prima della comparsa dell’uomo”.

 

Un’impronta attribuita a un Iguanodon

L’Iguanodon, uno dei dinosauri più iconici del periodo Cretaceo inferiore, poteva raggiungere una lunghezza di circa 10 metri e un peso stimato intorno ai 4.000 chilogrammi. Questa specie, erbivora e dotata di grandi spuntoni sui pollici per difendersi dai predatori, si muoveva in ambienti umidi e paludosi, lasciando dietro di sé impronte come quella ritrovata sull’Isola di Wight.

 

Secondo gli esperti di Wight Coast Fossils e South Coast Fossils, la traccia proviene da uno strato geologico della formazione Wessex, risalente a un’epoca in cui la regione era caratterizzata da pianure alluvionali e acquitrini. La forma distintiva e la dimensione della traccia suggeriscono che sia stata lasciata proprio da un grande ornitopode, con molta probabilità un Iguanodon o una specie strettamente imparentata.

 

Il mistero del colore viola

Uno degli aspetti più insoliti dell’impronta è il suo intenso colore viola. Gli studiosi spiegano che questa tonalità deriva dalla presenza di minerali nell’argilla circostante, che nel tempo hanno reagito con le condizioni ambientali, conferendo alla traccia questa sfumatura unica.

 

Un capolavoro effimero della natura

Nonostante l’eccezionale valore scientifico e la sua spettacolarità, l’impronta fossile non sarà visibile per sempre. Il continuo movimento delle maree e l’erosione costante della costa faranno sì che, nel giro di pochi mesi, questa incredibile testimonianza del Cretaceo inferiore venga cancellata.

 

“Purtroppo queste impronte non sono permanenti”, ha sottolineato Thompson. “Nel fango, sopravvivono solo per un periodo limitato prima di essere lavate via dall’acqua”.

 

Sui social, gli esperti di Wight Coast Fossils hanno descritto il ritrovamento come una “finestra temporanea” su un’epoca ormai scomparsa. Un frammento di storia destinato a svanire, ma che per un breve istante ha permesso di rivivere il passato remoto della Terra.

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