Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: La Luna potrebbe essere ancora attiva: nuove scoperte sulla sua geologia
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » La Luna potrebbe essere ancora attiva: nuove scoperte sulla sua geologia
Ad PremiereNews

La Luna potrebbe essere ancora attiva: nuove scoperte sulla sua geologia

By Sabrina Verdi
Published 2 Febbraio 2025
3 Min Read
Share

Contents
La scoperta delle creste e il metodo di datazioneUn fenomeno che interessa tutta la LunaImplicazioni per le future missioni spaziali

Un recente studio pubblicato su The Planetary Science Journal ha rivelato che la Luna potrebbe non essere così “morta” dal punto di vista geologico come si è sempre creduto. La ricerca, condotta da Cole Nypaver e Thomas Watters dello Smithsonian Institution, insieme a Jaclyn Clark dell’Università del Maryland, ha individuato sulla faccia nascosta del satellite una serie di piccole creste, segni di attività tettonica avvenuta in tempi relativamente recenti.

Secondo gli scienziati, queste strutture si sarebbero formate circa 200 milioni di anni fa, un battito di ciglia in termini geologici, considerando che si pensava che i principali movimenti della crosta lunare risalissero ad almeno 2,5 o 3 miliardi di anni fa.

La scoperta delle creste e il metodo di datazione

Il team ha identificato ben 266 piccole creste precedentemente sconosciute, localizzate in regioni di origine vulcanica che si erano formate oltre tre miliardi di anni fa. Per determinare l’età delle creste, gli scienziati hanno utilizzato una tecnica chiamata “crater counting”, ovvero il conteggio dei crateri da impatto presenti nelle vicinanze.

«Più crateri si trovano su una superficie, più questa è antica, perché ha avuto più tempo per accumularne di nuovi», spiega Jaclyn Clark. «Abbiamo contato i crateri attorno alle creste e notato che alcune di esse tagliano strutture preesistenti, segno che devono essersi formate dopo la loro creazione. Questo ci porta a ritenere che queste formazioni siano rimaste attive negli ultimi 160 milioni di anni».

Un fenomeno che interessa tutta la Luna

Anche la faccia della Luna rivolta verso la Terra presenta creste simili, seppur più antiche. Questo suggerisce che il meccanismo alla base di queste formazioni possa essere lo stesso e legato a due fattori principali:

  1. Il progressivo restringimento della Luna: il satellite sta lentamente contraendosi, provocando tensioni nella sua crosta.
  2. Piccole variazioni della sua orbita: questi cambiamenti potrebbero influenzare la distribuzione dello stress sulla superficie lunare.

Un ulteriore indizio sull’attività recente della Luna arriva dalle missioni Apollo, che già in passato avevano registrato fenomeni sismici superficiali, chiamati “lunamoti”. Le creste appena scoperte potrebbero essere il risultato di dinamiche simili.

Implicazioni per le future missioni spaziali

Queste scoperte sono fondamentali per la programmazione delle prossime missioni lunari, in particolare quelle legate al progetto Artemis, che punta a riportare l’uomo sulla Luna nei prossimi anni.

«Speriamo che le future spedizioni includano strumenti come il georadar, così da permettere ai ricercatori di analizzare meglio ciò che si cela sotto la superficie lunare», conclude Clark. «Sapere che la Luna è ancora geologicamente attiva ha implicazioni cruciali su dove posizionare astronauti, attrezzature e infrastrutture per future basi lunari».

Lontano dall’essere un corpo celeste del tutto inattivo, la Luna continua a sorprenderci, mostrando segni di una geologia ancora viva.

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link
Share

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Alla Prima PaginaNewsScelto per te

Blatte e come eliminarle in modo sicuro

By Raoul Raffael
28 Maggio 2025
Alla Prima PaginaNewsScelto per te

Pianeta nano 2017 OF 201 riscrive la mappa del Sistema Solare

By Mirko Rossi
28 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

Caldo estremo: come temperature elevate trasformano lavoro e mente

By Massimo Martini
28 Maggio 2025

Starship esplode sopra l’Oceano Indiano: un altro test critico per SpaceX

By Mirko Rossi
28 Maggio 2025

Nuove foto del Sole in 8K rivelano dettagli impressionanti delle macchie solari

By Valeria Mariani
26 Maggio 2025

Perché la luce non perde energia attraversando l’Universo?

By Raoul Raffael
26 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

In un futuro non lontano saremo tutti ricchi

Alla Prima PaginaNewsScelto per teZoom
26 Maggio 2025

Paprika: da cosa è fatta davvero?

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
26 Maggio 2025

In arrivo lenti a contatto con visione aumentata, anche notturna

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
26 Maggio 2025

Il nucleo terrestre rilascia oro: nuova scoperta sulle origini dei metalli preziosi

Ad PremiereNewsScelto per te
26 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?