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I Vichinghi erano forti, ma non in salute: le scansioni dei teschi rivelano malattie croniche

By Sabrina Verdi
Published 25 Febbraio 2025
3 Min Read
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Contents
Nuove scoperte sui resti scheletrici scandinaviDallo studio dei denti alle scansioni complete dei craniLa sofferenza quotidiana dei VichinghiUn punto di partenza per future ricerche

Nuove scoperte sui resti scheletrici scandinavi

I Vichinghi sono sempre stati considerati guerrieri robusti e resistenti, simbolo di un’epoca dominata dalla forza fisica e dalla sopravvivenza in ambienti ostili. Tuttavia, recenti analisi condotte su 15 crani antichi hanno rivelato un quadro ben diverso: pur essendo forti, molti di loro convivevano con malattie croniche e infezioni debilitanti.

Attraverso moderne scansioni TC, i ricercatori hanno individuato significative crescite patologiche delle ossa nel cranio e nella mandibola, segno di infezioni orali, problemi ai seni paranasali e all’apparato uditivo, oltre a tracce di osteoartrite. Questo studio, pubblicato sul British Dental Journal Open, ha portato alla luce dettagli sorprendenti sulla salute di questi antichi abitanti della Scandinavia.

Dallo studio dei denti alle scansioni complete dei crani

L’Università di Gothenburg ha avviato questa ricerca dopo aver esaminato un ampio numero di denti provenienti dal sito archeologico di Varnhem, una storica città vichinga nota per le sue migliaia di tombe ben conservate.

I ricercatori hanno deciso di ampliare il campo d’indagine, passando dalle analisi sui singoli denti a un esame completo dei crani attraverso avanzate scansioni TC. Questa tecnologia ha permesso di ottenere immagini tridimensionali dettagliate, rivelando danni ossei e segni di malattie che non sarebbero stati individuabili con metodi più tradizionali.

Secondo Carolina Bertilsson, ricercatrice dell’Università di Gothenburg e coautrice dello studio, i risultati sono stati sorprendenti: “Abbiamo trovato molti segni di malattia in questi individui. Anche se i tessuti molli non sono più presenti, possiamo comunque osservare le tracce lasciate nelle strutture ossee.”

La sofferenza quotidiana dei Vichinghi

Le nuove scoperte offrono una prospettiva più realistica sulla vita quotidiana dei Vichinghi. Sebbene fossero abituati a condizioni di vita estreme, soffrivano frequentemente di dolori cronici, infezioni e problemi articolari.

Bertilsson sottolinea un aspetto cruciale: “Tutti sanno cosa significa provare dolore, ma a quei tempi non esistevano cure mediche avanzate né antibiotici. Se qualcuno sviluppava un’infezione, poteva convivere con essa per molto tempo senza possibilità di guarigione.”

Un punto di partenza per future ricerche

Questo studio rappresenta solo un primo passo nella comprensione della salute vichinga. La tecnologia TC si sta rivelando uno strumento prezioso per gli archeologi, consentendo di raccogliere informazioni senza ricorrere a metodi invasivi.

L’analisi dettagliata dei crani suggerisce che i Vichinghi, pur essendo considerati forti e resistenti, erano soggetti a numerose patologie che influenzavano significativamente la loro qualità della vita. Queste ricerche potrebbero aprire nuove strade per lo studio della salute delle popolazioni antiche, offrendo una visione più completa della loro esistenza oltre il mito della loro invulnerabilità.

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