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Homo erectus: la specie umana più longeva di sempre

By Stefania Romano
Published 13 Febbraio 2025
5 Min Read
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Contents
La sopravvivenza di Homo erectus a confronto con altre specieL’espansione di Homo erectusLe abilità di Homo erectusL’estinzione di Homo erectusLa sfida della nostra specie

Per qualsiasi specie del genere Homo, riuscire a sopravvivere per mezzo milione di anni è già un traguardo straordinario. Molti dei nostri antenati umani si sono estinti prima di raggiungere questo punto, e la nostra stessa specie, Homo sapiens, si avvicina sempre più a questa soglia. Tuttavia, una specie arcaica è riuscita a battere ogni record di longevità, resistendo per un periodo incredibilmente lungo prima di scomparire.

 

Il primato appartiene a Homo erectus, così denominato perché è stato il primo del suo genere a camminare eretto. Questa specie è sopravvissuta per quasi due milioni di anni, diffondendosi su vaste aree del pianeta prima di estinguersi definitivamente in un periodo in cui gli esseri umani moderni erano già presenti. Se si considera la durata della sua esistenza, H. erectus è senza dubbio l’essere umano di maggior successo della storia.

 

La sopravvivenza di Homo erectus a confronto con altre specie

Per comprendere meglio l’eccezionalità di questa resistenza, è utile confrontarla con la durata di altre specie umane.

 

I Neanderthal vissero per circa 400.000 anni prima di estinguersi 40.000 anni fa. Un altro importante antenato, Homo heidelbergensis, considerato un anello di congiunzione tra Neanderthal e Homo sapiens, esistette per 500.000 anni. La specie Homo antecessor, che abitava l’Europa, visse tra 1,2 milioni e 800.000 anni fa.

 

Per trovare un’altra specie con una resistenza paragonabile a quella di H. erectus, bisogna risalire fino a Homo habilis, che visse in Africa tra 2,4 e 1,4 milioni di anni fa. Tuttavia, nemmeno questa specie riuscì a superare il milione di anni, un traguardo invece raggiunto e superato da H. erectus.

 

L’espansione di Homo erectus

Homo erectus fece la sua comparsa in Africa orientale circa 1,9 milioni di anni fa, ma la sua capacità di adattarsi gli permise di diffondersi rapidamente. Già 1,85 milioni di anni fa, si stabilì in Asia occidentale, con tracce rinvenute in Georgia.

 

Col tempo, la specie raggiunse la Cina e l’Indonesia, dove sopravvisse fino a circa 100.000 anni fa. Questa straordinaria capacità di espansione lo portò a occupare ambienti diversi e a sviluppare abilità che gli permisero di sopravvivere per così tanto tempo.

 

Le abilità di Homo erectus

Durante la sua lunga esistenza, H. erectus sviluppò strumenti avanzati, tra cui asce a mano, e potrebbe aver imparato a controllare il fuoco, una scoperta che avrebbe avuto un impatto cruciale sulla sua sopravvivenza. Alcuni studi suggeriscono perfino che questa specie potesse costruire imbarcazioni rudimentali, ipotizzando un’abilità di navigazione primitiva.

 

L’estinzione di Homo erectus

I resti più recenti di H. erectus sono stati rinvenuti in Giava, dove la specie resistette fino agli ultimi suoi giorni. Per molto tempo, si è creduto che la sua scomparsa fosse legata all’arrivo di Homo sapiens, ma le ricerche più recenti indicano che si estinse circa 25.000 anni prima che gli esseri umani moderni arrivassero sull’isola.

 

Gli studiosi ritengono che il cambiamento climatico abbia avuto un ruolo determinante nella sua scomparsa. Quando i boschi aperti di Giava vennero sostituiti da foreste pluviali, H. erectus non fu in grado di adattarsi. La sua tecnologia, rimasta invariata per centinaia di migliaia di anni, non gli permise di affrontare le nuove sfide ambientali.

 

La sfida della nostra specie

Homo sapiens è apparso in Africa circa 300.000 anni fa, un tempo di esistenza che, se paragonato a quello di H. erectus, appare modesto. Se continueremo a esistere abbastanza a lungo per superare questa soglia dipenderà dalle nostre capacità di adattamento e dalla risposta che daremo alle crisi ambientali che già oggi minacciano la nostra sopravvivenza.

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