Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: Ananas sulla pizza: il grande dibattito tra scienza e tradizione
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » Ananas sulla pizza: il grande dibattito tra scienza e tradizione
Alla Prima PaginaNews

Ananas sulla pizza: il grande dibattito tra scienza e tradizione

By Stefania Romano
Published 22 Febbraio 2025
7 Min Read
Share

Pochi argomenti gastronomici dividono le persone come l’eterna domanda: l’ananas appartiene alla pizza? Il tema infiamma gli animi ovunque, dalle tavolate tra amici ai forum online, passando per gli uffici di IFLScience, dove un recente sondaggio ha mostrato un perfetto equilibrio tra sostenitori e detrattori. La questione ha poi portato a esplorare combinazioni ancora più insolite da tutto il mondo, come la pizza con banana e curry in Svezia. Alla fine, rimane il dubbio: esiste davvero una risposta giusta? Perché, in fondo, tutto ciò che è croccante, filante e saporito non dovrebbe risultare delizioso?

 

In assenza di un verdetto unanime, ci affidiamo alla scienza per capire se l’ananas sulla pizza sia una brillante intuizione culinaria o un affronto alla tradizione.

 

 

Gli argomenti scientifici a favore dell’ananas sulla pizza

 

La combinazione dolce-salato è irresistibile

La scienza del gusto si basa sulla percezione dei cinque sapori fondamentali: dolce, salato, acido, amaro e umami. Quando questi elementi si combinano in modo armonioso o contrastante, creano un’esperienza sensoriale appagante. L’ananas deve il suo sapore dolce e acidulo all’acido citrico e a una serie di composti aromatici come estere fruttati, vanillina ed eugenolo.

 

Secondo il chimico dei sapori Terry Miesle, questa combinazione spiega perché alcune persone trovano l’ananas un’esaltazione perfetta dei sapori salati della pizza, mentre altre lo considerano un contrasto troppo netto. Il principio è lo stesso che rende irresistibile il mix tra aglio e bistecca: gli elementi si rafforzano e si contrastano contemporaneamente, creando un effetto gustativo unico.

 

L’ananas è una fonte di nutrienti preziosi

Dal punto di vista nutrizionale, introdurre più frutta e verdura nei pasti è sempre una scelta positiva. L’ananas, oltre a fornire un tocco di dolcezza alla pizza, è ricco di vitamine, minerali e fibre che contribuiscono alla salute generale. Questo frutto è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, che supportano il sistema immunitario e la digestione.

 

Inoltre, se si segue il principio del “mangiare l’arcobaleno” per garantire una dieta equilibrata, l’ananas aggiunge una vivace tonalità gialla al già colorato mondo degli ingredienti della pizza, completando la tavolozza cromatica insieme a pomodori, peperoni e cipolle.

 

Vietare gli ingredienti ostacola la creatività culinaria

La cucina è in continua evoluzione, e la sperimentazione è parte essenziale del progresso gastronomico. Secondo il fisico Jim Al-Khalili, il metodo scientifico si basa su errori e scoperte inattese. Isaac Asimov stesso affermava che la frase più emozionante nella scienza non è “Eureka”, ma “Che strano…”. E quale espressione migliore per descrivere la reazione di fronte a un frutto tropicale su una pizza?

 

Se nessuno avesse mai osato sfidare le convenzioni culinarie, oggi non esisterebbero la pizza ai quattro formaggi, la carbonara con guanciale (nata da un’interpretazione americana della cucina italiana) o persino il sushi moderno con avocado e Philadelphia. In questo contesto, l’ananas potrebbe essere semplicemente un’innovazione mal compresa.

 

 

Gli argomenti scientifici contro l’ananas sulla pizza

 

L’ananas contiene bromelina, un enzima che può irritare la bocca

Questo frutto esotico non è del tutto innocuo: contiene un enzima chiamato bromelina, capace di scomporre le proteine. È lo stesso principio per cui l’ananas viene usato come ammorbidente naturale per la carne. Il problema è che questo enzima può avere un effetto aggressivo anche sulle mucose della bocca, causando formicolio, bruciore e, nei casi più estremi, persino piccole lesioni e sanguinamento.

 

Fortunatamente, la bromelina viene distrutta a temperature superiori ai 70°C, quindi una pizza cotta a 230°C dovrebbe neutralizzare il problema. Tuttavia, chi ha una sensibilità particolare a questo enzima potrebbe comunque avvertire fastidi.

 

L’ananas è naturalmente ricco di zuccheri

Uno degli aspetti più criticati della pizza hawaiana è l’elevata quantità di zucchero introdotta dall’ananas, soprattutto se si utilizza quello in scatola immerso nello sciroppo. Quando il frutto viene cotto, subisce una caramellizzazione che accentua ulteriormente la dolcezza, alterando il bilanciamento complessivo del sapore della pizza.

 

Se da un lato la caramellizzazione aggiunge note piacevoli al gusto, dall’altro può risultare eccessiva per chi preferisce una pizza meno dolce. Optare per ananas fresco anziché quello in scatola potrebbe essere una soluzione, ma la questione resta aperta.

 

La tradizione italiana è categoricamente contraria

La pizza napoletana ha una storia che affonda le radici nei secoli ed è oggi protetta da rigidi disciplinari che ne regolano la preparazione. Le versioni classiche – margherita, marinara, capricciosa – non prevedono l’uso dell’ananas, né di altri ingredienti dolci.

 

Gli italiani, che custodiscono gelosamente la tradizione della pizza, rifiutano quasi all’unanimità l’ananas come topping accettabile. Anche il Dr. Alfredo Carpineti, italiano di IFLScience, ha espresso un netto dissenso. Per i puristi, la pizza hawaiana rappresenta un’eresia gastronomica.

 

 

Il verdetto finale? Ancora irrisolto

Dopo aver esaminato i pro e i contro dal punto di vista scientifico, culturale e sensoriale, il dibattito rimane aperto. Gli appassionati di contrasti di sapore continueranno a difendere l’ananas come un’aggiunta innovativa e deliziosa, mentre i tradizionalisti ne condanneranno l’uso come una profanazione della pizza autentica.

 

Forse la vera risposta sta proprio nella sperimentazione personale: se l’idea ti incuriosisce, prova e giudica da te. E se l’ananas non fa per te, chissà… magari i lamponi sulla pizza potrebbero essere la prossima grande rivoluzione culinaria.

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link
Share

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Alla Prima PaginaNewsScelto per te

Blatte e come eliminarle in modo sicuro

By Raoul Raffael
28 Maggio 2025
Alla Prima PaginaNewsScelto per te

Pianeta nano 2017 OF 201 riscrive la mappa del Sistema Solare

By Mirko Rossi
28 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

Caldo estremo: come temperature elevate trasformano lavoro e mente

By Massimo Martini
28 Maggio 2025

Starship esplode sopra l’Oceano Indiano: un altro test critico per SpaceX

By Mirko Rossi
28 Maggio 2025

Nuove foto del Sole in 8K rivelano dettagli impressionanti delle macchie solari

By Valeria Mariani
26 Maggio 2025

Perché la luce non perde energia attraversando l’Universo?

By Raoul Raffael
26 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

In un futuro non lontano saremo tutti ricchi

Alla Prima PaginaNewsScelto per teZoom
26 Maggio 2025

Paprika: da cosa è fatta davvero?

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
26 Maggio 2025

In arrivo lenti a contatto con visione aumentata, anche notturna

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
26 Maggio 2025

Il nucleo terrestre rilascia oro: nuova scoperta sulle origini dei metalli preziosi

Ad PremiereNewsScelto per te
26 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?