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Viaggio nel futuro dell’arte: Twin Quasar, un’opera di realtà virtuale ispirata al telescopio James Webb

By Mirko Rossi
Published 19 Gennaio 2025
5 Min Read
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Contents
Un viaggio tra i quasar: un’opera d’arte che abbatte i confini del realeL’immagine del telescopio James Webb che ha ispirato tuttoUn’esperienza immersiva e personaleLa tecnologia al servizio dell’arte: un’opera esclusivamente virtualeIl futuro dell’arte e della scienza

Immaginate di trovarvi all’interno di un paesaggio cosmico che sfida le leggi della fisica e della percezione umana, un luogo dove la scienza dello spazio si fonde con l’arte astratta. Questo è Twin Quasar, un’opera di realtà virtuale creata dall’artista Ashley Zelinskie, ispirata dalle straordinarie immagini dello spazio profondo catturate dal James Webb Space Telescope (JWST). L’opera, accessibile esclusivamente nel mondo digitale, si colloca nel paesaggio virtuale del Whitney Museum of American Art, trasformando il visitatore in un esploratore galattico.

 

Un viaggio tra i quasar: un’opera d’arte che abbatte i confini del reale

Entrando in Twin Quasar, ci si trova di fronte a due strade che si diramano verso una coppia di quasar. Questi oggetti cosmici straordinariamente luminosi, che orbitano attorno a buchi neri supermassicci, non si presentano qui nella loro forma tradizionale. Al loro posto, si ergono due maestosi dipinti astratti trasformati in modelli tridimensionali, un omaggio all’incontro tra scienza e arte. I dipinti sono opere iconiche della collezione del Whitney: Space Modulator (1938–40) di László Moholy-Nagy e Compotier II (1938) di Rosalind Bengelsdorf Browne.

 

Questi lavori sono stati manipolati digitalmente, diventando gigantesche strutture tridimensionali che si possono osservare da diverse angolazioni. Ogni movimento del visitatore altera la percezione dei dipinti, un effetto che richiama il fenomeno del lensing gravitazionale: la piegatura della luce e dello spazio-tempo causata dalla gravità, un principio che il telescopio James Webb ha reso visibile in spettacolari immagini dell’universo.

 

L’immagine del telescopio James Webb che ha ispirato tutto

La scintilla che ha dato vita a Twin Quasar è stata l’iconica immagine dello spazio profondo SMACS 0723, una fotografia che ha rivelato migliaia di galassie lontane, molte delle quali risalgono a più di 13 miliardi di anni fa. Questa immagine ha mostrato per la prima volta al grande pubblico il potere del lensing gravitazionale, un fenomeno che deforma lo spazio e la luce, influenzando il modo in cui gli oggetti celesti vengono percepiti. Ashley Zelinskie, collaborando da anni con il team del JWST della NASA e con lo scienziato Tim Rawle dell’ESA, ha sfruttato questa ispirazione per creare un’opera che trascende il confine tra arte e scienza.

 

Un’esperienza immersiva e personale

L’esperienza di Twin Quasar è profondamente intima, ma non priva di potenzialità sociali. Mentre si cammina virtualmente attraverso l’opera, il visitatore è avvolto da un cielo stellato che si estende in profondità, popolato da galassie lontane. Ogni dettaglio invita alla riflessione, spingendo a interrogarsi sul significato del tempo, dello spazio e della creatività umana. La possibilità di osservare questi dipinti deformati dalla prospettiva personale ricorda quanto sia soggettiva la nostra comprensione del mondo, proprio come la luce che viaggia per miliardi di anni per raggiungerci.

 

Un aspetto innovativo di questa creazione è il suo lato comunitario. Twin Quasar consente a più utenti di accedere simultaneamente, permettendo loro di vedere gli avatar degli altri visitatori e comunicare tramite chat vocale o testuale. Tuttavia, la solitudine che si può provare visitando questo spazio da soli offre un’altra dimensione emozionale, rendendo l’esperienza un momento di contemplazione unica e personale.

 

La tecnologia al servizio dell’arte: un’opera esclusivamente virtuale

A differenza di molte mostre tradizionali trasferite in digitale durante la pandemia, Twin Quasar non è una semplice trasposizione di un’esperienza fisica. Quest’opera è stata progettata per esistere unicamente nel mondo virtuale, sfruttando le potenzialità della tecnologia per spingere i limiti dell’espressione artistica. Sebbene sia possibile accedervi attraverso un normale laptop, l’esperienza raggiunge il suo massimo impatto con un visore VR, che consente una vera immersione nello spazio galattico creato da Zelinskie.

 

Il futuro dell’arte e della scienza

L’idea di Ashley Zelinskie non è solo quella di creare un’opera visivamente straordinaria, ma anche di avvicinare il pubblico al mondo della scienza. La collaborazione con gli scienziati del James Webb Space Telescope sottolinea il desiderio di utilizzare l’arte come mezzo per spiegare concetti complessi come il lensing gravitazionale e le proprietà dello spazio-tempo.

 

Esplorare Twin Quasar significa immergersi in un universo dove il tempo si ferma, il cosmo si piega e l’arte si trasforma in un viaggio interstellare. Grazie a questa creazione, i confini tra realtà fisica e virtuale, tra scienza e creatività, si dissolvono, offrendo una visione del futuro dell’espressione artistica che lascia senza fiato.

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