Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: Robot più consapevoli: la sfida di un italiano al MIT
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » Robot più consapevoli: la sfida di un italiano al MIT
Ad PremiereNews

Robot più consapevoli: la sfida di un italiano al MIT

By Sabrina Verdi
Published 31 Gennaio 2025
4 Min Read
Share

Contents
Verso una percezione più avanzata nei robotIntelligenza artificiale spaziale e apprendimento profondoIl futuro della robotica secondo Carlone

Dotare i robot di una percezione avanzata, quasi “umana”, dell’ambiente circostante è l’obiettivo che sta perseguendo Luca Carlone, un ingegnere italiano attualmente attivo al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Il suo scopo è quello di rendere i robot capaci di interagire in modo più naturale e fluido con il mondo che li circonda, migliorando significativamente la loro capacità di comprensione e interazione con oggetti e persone.

Carlone, nato e cresciuto vicino Salerno, ha costruito la sua carriera accademica tra il Politecnico di Torino e quello di Milano, specializzandosi in meccatronica e ingegneria dell’automazione. Un ostacolo significativo ha rischiato di compromettere il suo futuro: un problema di salute che ha messo a repentaglio la sua vista. Tuttavia, una volta superato, ha spiccato il volo verso gli Stati Uniti, dove ha iniziato a occuparsi di visione artificiale presso il Georgia Tech.

Nel 2015 è entrato a far parte del MIT come post-doc, un’esperienza che gli ha permesso di scalare rapidamente la carriera accademica fino a diventare professore associato nel Dipartimento di Aeronautica e Astronautica (AeroAstro).

Verso una percezione più avanzata nei robot

Carlone e il suo team di ricerca stanno lavorando per migliorare la percezione dei robot, andando oltre la semplice rilevazione dell’ambiente circostante. La percezione umana, infatti, non si limita a identificare oggetti, ma comprende anche la loro forma, fisica e funzionalità. Noi esseri umani sappiamo intuitivamente come un oggetto può essere spostato, manipolato e in che modo interagisce con lo spazio attorno a noi.

Secondo Carlone, proprio questa capacità rappresenta un ostacolo cruciale per lo sviluppo di robot in grado di operare in modo efficace nel mondo reale. “La percezione è un grosso collo di bottiglia verso la realizzazione di robot che ci possano aiutare nel mondo reale”, afferma il ricercatore. L’obiettivo è integrare elementi di cognizione e ragionamento nei sistemi di percezione robotica, permettendo alle macchine di comprendere meglio ciò che le circonda e di adattarsi di conseguenza.

Intelligenza artificiale spaziale e apprendimento profondo

Per raggiungere questi traguardi, Carlone e il suo gruppo stanno sviluppando nuovi algoritmi, sfruttando tecniche di apprendimento profondo (deep learning) e modelli linguistici di grandi dimensioni. Il loro lavoro si concentra principalmente sulla “intelligenza artificiale spaziale” (spatial AI), un’area che mira a far sì che i robot pensino e comprendano il mondo in modo simile agli esseri umani.

Negli ultimi sei anni, il laboratorio di Carlone ha prodotto oltre 60 repository open source, strumenti essenziali per la comunità scientifica e per gli sviluppatori di tutto il mondo. Questi archivi digitali, contenenti codice sorgente per applicazioni di intelligenza artificiale e robotica, sono stati utilizzati da migliaia di ricercatori e professionisti per migliorare i loro sistemi e sviluppare nuove tecnologie.

Il futuro della robotica secondo Carlone

L’approccio di Carlone apre la strada a una nuova generazione di robot più intelligenti e adattabili, in grado di operare in contesti complessi e di supportare gli esseri umani in molteplici settori. La fusione tra percezione avanzata, apprendimento automatico e intelligenza artificiale spaziale potrebbe rivoluzionare il modo in cui i robot vengono utilizzati in ambiti industriali, domestici e persino nello spazio.

Se la sfida della percezione verrà superata, i robot del futuro non saranno più semplici macchine programmate per eseguire compiti ripetitivi, ma agenti autonomi capaci di interpretare, ragionare e interagire con l’ambiente in modo intuitivo ed efficace.

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link
Share

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Alla Prima PaginaNewsScelto per te

Blatte e come eliminarle in modo sicuro

By Raoul Raffael
28 Maggio 2025
Alla Prima PaginaNewsScelto per te

Pianeta nano 2017 OF 201 riscrive la mappa del Sistema Solare

By Mirko Rossi
28 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

Caldo estremo: come temperature elevate trasformano lavoro e mente

By Massimo Martini
28 Maggio 2025

Starship esplode sopra l’Oceano Indiano: un altro test critico per SpaceX

By Mirko Rossi
28 Maggio 2025

Nuove foto del Sole in 8K rivelano dettagli impressionanti delle macchie solari

By Valeria Mariani
26 Maggio 2025

Perché la luce non perde energia attraversando l’Universo?

By Raoul Raffael
26 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

In un futuro non lontano saremo tutti ricchi

Alla Prima PaginaNewsScelto per teZoom
26 Maggio 2025

Paprika: da cosa è fatta davvero?

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
26 Maggio 2025

In arrivo lenti a contatto con visione aumentata, anche notturna

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
26 Maggio 2025

Il nucleo terrestre rilascia oro: nuova scoperta sulle origini dei metalli preziosi

Ad PremiereNewsScelto per te
26 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?