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Campo magnetico antico del sistema solare scoperto grazie a un granello dall’asteroide Ryugu

By Mirko Rossi
Published 8 Novembre 2024
4 Min Read
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Campo magnetico antico del sistema solare scoperto grazie a un granello dall'asteroide Ryugu

Contents
L’Asteroide Ryugu e la Missione Hayabusa-2Un Viaggio StraordinarioCampioni di Un Tempo LontanoIl Ruolo del Magnetismo nella Formazione PlanetariaUn’Influenza SottovalutataLa Nascita del Sistema SolareProspettive Future e Nuove ScoperteIl Campo Magnetico NebulareAttese per l’Asteroide Bennu

Il Campo Magnetico Primordiale del Sistema Solare: Una Scoperta Rivoluzionaria

La scoperta di un campo magnetico antico nel Sistema Solare, grazie a un minuscolo granello proveniente dall’asteroide Ryugu, ha aperto nuove prospettive sulla formazione dei pianeti giganti. Questo ritrovamento, frutto di un’analisi dettagliata, suggerisce che il magnetismo abbia avuto un ruolo cruciale non solo nella formazione degli asteroidi, ma anche dei pianeti più grandi.

L’Asteroide Ryugu e la Missione Hayabusa-2

Un Viaggio Straordinario

L’asteroide Ryugu, un corpo celeste di particolare interesse, è stato visitato dalla missione giapponese Hayabusa-2. Questa missione ha avuto il compito di raccogliere campioni dalla superficie e dal sottosuolo dell’asteroide, offrendo una finestra unica sul passato del Sistema Solare. Ryugu potrebbe essere un antico cometa estinto, il cui corpo genitore ha subito collisioni catastrofiche e si è formato molto lontano dal Sole, per poi migrare verso l’interno del Sistema Solare.

Campioni di Un Tempo Lontano

Nei granelli di materiale raccolti da Ryugu, si è trovata traccia di un campo magnetico risalente al tempo della sua formazione. L’analisi di questi campioni ha rivelato un campo magnetico di circa 15 microtesla, una forza inferiore a un terzo del campo magnetico terrestre attuale. Questo valore è molto più debole rispetto al campo magnetico presente nella nebulosa protoplanetaria del Sistema Solare interno, dove si sono formati pianeti come la Terra, Marte, Venere e Mercurio, che poteva raggiungere fino a 200 microtesla.

Il Ruolo del Magnetismo nella Formazione Planetaria

Un’Influenza Sottovalutata

Nonostante la sua debolezza relativa, il campo magnetico rilevato è stato sufficiente a influenzare la formazione di corpi celesti a distanze superiori a sette volte quella tra la Terra e il Sole. Questo include pianeti giganti come Giove, Saturno, Urano e Nettuno, oltre a innumerevoli comete, asteroidi e piccoli mondi. Benjamin Weiss, professore di Scienze della Terra e Planetarie al MIT, ha sottolineato come ovunque si guardi, si trovi un campo magnetico che ha contribuito a portare massa dove si stavano formando il Sole e i pianeti.

La Nascita del Sistema Solare

Il Sole si è formato da una nube collassante di gas interstellare. Parte di questa nube, dopo la formazione del Sole, si è trasformata in un disco. Questo disco protoplanetario in rotazione era pieno di gas ionizzato che interagiva con la stella nascente attraverso importanti interazioni magnetiche. La gravità, il magnetismo e il momento angolare del campo rotante hanno portato alla nascita dei pianeti poco dopo.

Prospettive Future e Nuove Scoperte

Il Campo Magnetico Nebulare

Il campo magnetico della nebulosa è scomparso circa 3-4 milioni di anni dopo la formazione del Sistema Solare. Elias Mansbach, autore principale dello studio, ha espresso il suo interesse per il ruolo che questo campo ha avuto nella formazione planetaria iniziale. L’analisi di meteoriti provenienti dal lontano Sistema Solare ha mostrato misurazioni più deboli del campo magnetico, ma comunque coerenti con un limite superiore di 15 microtesla.

Attese per l’Asteroide Bennu

Il team di ricerca attende con impazienza l’analisi del campo magnetico dell’asteroide Bennu. Un ampio campione di questo asteroide è stato raccolto dalla missione OSIRIS-REx della NASA, e sarà molto interessante scoprire quali informazioni potremo ottenere su come fosse il campo magnetico primordiale nel luogo in cui Bennu si è formato.

Questa ricerca, pubblicata sulla rivista AGU Advances, rappresenta un passo significativo nella comprensione dei processi che hanno portato alla formazione del nostro Sistema Solare. Le scoperte future potrebbero ulteriormente illuminare il ruolo del magnetismo nella creazione dei mondi che conosciamo oggi.

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