Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: Roccia di 2 miliardi di anni trovata con microbi ancora vivi
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » Roccia di 2 miliardi di anni trovata con microbi ancora vivi
News

Roccia di 2 miliardi di anni trovata con microbi ancora vivi

By Mirko Rossi
Published 4 Ottobre 2024
5 Min Read
Share

Roccia di 2 miliardi di anni trovata con microbi ancora vivi

Contents
Scoperta di antichi microbi in SudafricaUn ritrovamento straordinarioCondizioni ideali per la sopravvivenzaMetodologia della ricercaDrillaggio e analisiImplicazioni della scopertaProspettive futureComprendere l’evoluzione della vitaEsplorazione di Marte

Un’antica roccia di 2 miliardi di anni è stata scoperta in Sudafrica, e se la sua età avanzata non fosse già abbastanza sorprendente, ospita anche sacche di microbi che sono ancora vivi e prosperi. Questi organismi, che esistono da eoni, rappresentano i più antichi esempi di microbi viventi mai trovati all’interno di rocce antiche.

Scoperta di antichi microbi in Sudafrica

Un ritrovamento straordinario

Un team di ricercatori ha scoperto cellule microbiche all’interno di fratture in un campione di roccia di 2 miliardi di anni, colorate di verde e analizzate. L’immagine, fornita da Y. Suzuki, S. J. Webb, M. Kouduka e altri, mostra chiaramente la presenza di questi antichi organismi. La roccia è stata estratta dal Bushveld Igneous Complex in Sudafrica, una formazione rocciosa che si è creata quando il magma si è raffreddato lentamente sotto la superficie terrestre. Questo complesso copre un’area grande quanto l’Irlanda e contiene alcuni dei più ricchi depositi di minerali del mondo, inclusi circa il 70% del platino estratto globalmente.

Condizioni ideali per la sopravvivenza

Il Bushveld Igneous Complex è rimasto relativamente invariato dalla sua formazione, offrendo condizioni perfette per la sopravvivenza della vita microbica antica. Gli organismi che vivono profondamente sotto la superficie terrestre evolvono molto lentamente e hanno un tasso metabolico estremamente basso, il che significa che possono persistere nelle rocce ignee per scale temporali geologiche – fino a 2 miliardi di anni, come dimostrato dalla recente ricerca.

Metodologia della ricerca

Drillaggio e analisi

Con l’aiuto del International Continental Scientific Drilling Program, i ricercatori hanno perforato 15 metri sotto il suolo per recuperare un campione di roccia lungo 30 centimetri. Durante l’ispezione, il team ha trovato cellule microbiche vive strettamente imballate nelle fratture della roccia, isolate dall’ambiente esterno da spazi riempiti di argilla. Per confermare che i microbi fossero nativi del campione di roccia e non contaminanti derivanti dai processi di perforazione o esame, hanno colorato il DNA dei microbi e utilizzato la spettroscopia infrarossa per esaminare le proteine all’interno di essi e quelle nell’argilla circostante. Questa tecnica, che avevano perfezionato nel 2020, ha permesso loro di determinare che gli organismi arcaici erano vivi e non contaminati.

Implicazioni della scoperta

Essendo i più antichi microbi viventi mai scoperti in campioni di roccia, le implicazioni della loro scoperta sono di vasta portata, potenzialmente anche fino al Pianeta Rosso. Yohey Suzuki, dell’Università di Tokyo e autore principale dello studio che presenta la nuova scoperta, ha dichiarato: “Non sapevamo se le rocce di 2 miliardi di anni fossero abitabili. Fino ad ora, lo strato geologico più antico in cui erano stati trovati microrganismi viventi era un deposito di 100 milioni di anni sotto il fondo dell’oceano, quindi questa è una scoperta molto eccitante.”

Prospettive future

Comprendere l’evoluzione della vita

Studiando il DNA e i genomi di microbi come questi, potremmo essere in grado di comprendere l’evoluzione della vita molto precoce sulla Terra. La scoperta di questi antichi microbi offre una finestra unica su come la vita potrebbe essersi sviluppata in condizioni estreme e isolate. Questo potrebbe anche fornire indizi preziosi su come cercare la vita su altri pianeti, dove le condizioni potrebbero essere simili a quelle trovate nelle profondità della Terra.

Esplorazione di Marte

Suzuki ha espresso un grande interesse per l’esistenza di microbi sotterranei non solo sulla Terra, ma anche per la possibilità di trovarli su altri pianeti. Mentre le rocce marziane sono generalmente molto più antiche (tra 20 e 30 miliardi di anni), il rover Perseverance della NASA è attualmente programmato per riportare rocce che hanno un’età simile a quelle utilizzate in questo studio. Trovare vita microbica in campioni terrestri di 2 miliardi di anni fa e poter confermare con precisione la loro autenticità rende Suzuki entusiasta per ciò che potremmo ora trovare nei campioni provenienti da Marte.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Microbial Ecology.

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link
Share

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Alla Prima PaginaNews

La gravità come indizio: viviamo in una simulazione?

By Valeria Mariani
9 Maggio 2025
Ad PremiereNews

Dalle criptovalute ai meme: il web impazzisce per Leone XIV

By Stefania Romano
9 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

Quando finirà la vita sulla Terra? Gli scienziati hanno una data

By Mirko Rossi
9 Maggio 2025

In Antartide un ghiacciaio ruba il ghiaccio al vicino in soli 18 anni

By Mirko Rossi
10 Maggio 2025

Come vivere senza gas: cucinare, pulire e riscaldare con l’elettricità

By Valeria Mariani
9 Maggio 2025

Come hanno fatto le rane a sopravvivere all’estinzione dei dinosauri

By Stefania Romano
10 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

Uomo incornato da un bisonte a Yellowstone: cosa è successo davvero

Ad PremiereNewsScelto per te
12 Maggio 2025

Robert Fergus torna in Meta: guiderà il laboratorio Fair sull’intelligenza artificiale

Alla Prima PaginaNews
9 Maggio 2025

Buchi neri, fine della singolarità? Nuovi scenari dalla gravità quantistica

Ad PremiereNews
9 Maggio 2025

Caffeina e rischio diabete: scoperto legame genetico con il grasso corporeo

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
10 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?