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Scoperta sconvolgente di sostanze chimiche eterne nell’aria sopra la Foresta Pluviale Amazzonica

By Luigi Belli
Published 26 Settembre 2024
4 Min Read
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Scoperta sconvolgente di sostanze chimiche eterne nell’aria sopra la Foresta Pluviale Amazzonica

Scoperta sconvolgente di sostanze chimiche eterne nell’aria sopra la Foresta Pluviale Amazzonica

Nell’aria calda sopra la foresta pluviale amazzonica, è stata fatta una scoperta sorprendente: la presenza di sostanze chimiche perenni chiamate PFAS. Questi composti artificiali, noti anche come per- e poli-fluoroalchiliche, sono stati rilevati per la prima volta in questa regione remota. Sebbene sia noto che i “forever chemicals” siano ormai onnipresenti nel mondo naturale, i ricercatori hanno descritto questa scoperta come “scioccante”.

La scoperta dei PFAS nella foresta amazzonica

Raccolta dei campioni d’aria

Un team internazionale di scienziati ha raccolto campioni d’aria da una torre alta 325 metri, che si estende ben oltre la chioma della foresta amazzonica brasiliana. All’interno di questi campioni, sono stati trovati alti livelli di PFAS, sostanze chimiche sintetiche utilizzate in una varietà di prodotti quotidiani, come imballaggi alimentari, utensili da cucina, tessuti e cosmetici.

Persistenza e diffusione dei PFAS

Grazie alla loro durabilità, i PFAS persistono nell’ambiente indefinitamente, guadagnandosi il soprannome di “forever chemicals”. Questi composti contaminano gran parte delle riserve idriche mondiali e sono stati trovati in molti ambienti naturali, inclusa l’Antartide e l’acqua piovana del Tibet. Tuttavia, i ricercatori sono rimasti particolarmente sorpresi dai loro ultimi ritrovamenti nella foresta amazzonica, un ambiente selvaggio relativamente lontano dall’attività umana intensa.

Implicazioni della scoperta

Origine e trasporto a lunga distanza

Ciò che ha colpito maggiormente i ricercatori è stato il fatto che i livelli di PFAS erano più alti in cima alla torre, suggerendo che potrebbero essere stati trasportati da lontano. “Abbiamo raccolto campioni proprio in cima alla torre e anche a livello della chioma degli alberi, circa 42 metri. Ciò che ci ha scioccato è stato vedere i PFAS – non ce lo aspettavamo e abbiamo visto di più in cima alla torre,” ha dichiarato il Dr. Ivan Kourtchev, autore principale dello studio e membro del Centro per l’Agroecologia, l’Acqua e la Resilienza presso l’Università di Coventry.

Impatto sulla salute umana e sulla biodiversità

Gli effetti dei PFAS sulla salute umana sono solo ora iniziando a essere compresi, ma è altamente improbabile che facciano parte di una dieta sana ed equilibrata. Studi hanno collegato queste sostanze chimiche a una serie di effetti negativi sulla salute umana, tra cui danni al fegato, malattie della tiroide, obesità, problemi di fertilità e cancro. Inoltre, è probabile che abbiano un impatto negativo sulla fauna selvatica, il che è particolarmente preoccupante per un ambiente ricco come la foresta pluviale amazzonica, che ospita una biodiversità in pericolo.

Conclusioni e prospettive future

Effetti sui sistemi ecologici sensibili

“La foresta amazzonica è un luogo di vegetazione e fauna uniche, quindi questi PFAS possono avere un impatto su di essa. Quando il nostro corpo confonde questa sostanza chimica con i nostri ormoni, possiamo diventare infertili e se alcuni animali o vegetazione unici sono colpiti, ciò potrebbe interrompere la loro riproduzione. In ecosistemi sensibili con specie rare o in pericolo, tali interruzioni possono avere effetti devastanti sulla biodiversità e sulla sopravvivenza delle specie. I PFAS potrebbero anche influire negativamente sulla salute delle persone che vivono nella foresta pluviale,” ha spiegato il Dr. Kourtchev.

Pubblicazione e ulteriori ricerche

Il nuovo studio è stato pubblicato sulla rivista Science of The Total Environment. Questa scoperta sottolinea l’importanza di ulteriori ricerche per comprendere meglio la diffusione e l’impatto dei PFAS negli ambienti naturali, specialmente in aree remote come la foresta amazzonica. La presenza di queste sostanze chimiche in un luogo così isolato solleva domande cruciali sulla loro origine e sui meccanismi di trasporto a lunga distanza, nonché sulle misure necessarie per mitigare i loro effetti dannosi sulla salute umana e sull’ecosistema.

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