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Il ruolo dell’idrogeno come‍ fonte ⁢energetica alle origini della vita

By Mirko Rossi
Published 5 Aprile 2024
7 Min Read
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Un recente studio ha rivelato il ⁣ruolo fondamentale dell’idrogeno come fonte​ energetica alle origini della ‍vita, sottolineando il suo potenziale come combustibile sostenibile. Analizzando⁤ i processi naturali che avvengono nelle sorgenti idrotermali e i meccanismi cellulari primitivi per sfruttare l’idrogeno, i ricercatori hanno ottenuto nuove⁣ intuizioni sulle origini della vita e⁣ sull’antico utilizzo⁢ dell’idrogeno come fonte energetica. Questa ricerca​ non ⁣solo illumina l’importanza storica dell’idrogeno, ma anche il suo futuro ruolo nell’energia sostenibile.

 

L’idrogeno, soprannominato l’energia del futuro, ‍ha fornito energia fin da 4 miliardi di anni fa. Uno studio recente rivela⁢ come l’idrogeno, ⁣spesso elogiato​ come​ la fonte energetica di domani, abbia fornito energia nel passato, all’origine della vita 4 miliardi di anni fa.‌ L’idrogeno‍ è un combustibile pulito. Brucia con l’ossigeno nell’aria per fornire energia senza‍ produrre CO2.

L’idrogeno è la chiave per un’energia‍ sostenibile per ‌il futuro. Sebbene gli esseri umani stiano solo ora‍ iniziando a​ rendersi conto dei benefici dell’idrogeno (H2 ‍in‍ gergo chimico), i‍ microbi ​hanno saputo⁣ che l’H2 è un buon combustibile fin dall’inizio della vita sulla Terra. L’idrogeno ​è​ un’energia antica.

Le​ prime cellule ​sulla Terra vivevano grazie all’H2 prodotto nelle sorgenti idrotermali, utilizzando ⁢la reazione dell’H2 con la CO2 per⁤ creare le ‌molecole della vita. I microbi che prosperano dalla reazione dell’H2 e della CO2 possono vivere nell’oscurità totale, abitando habitat primordiali e ​inquietanti come le​ sorgenti‍ idrotermali degli abissi o le formazioni ⁢rocciose calde nel profondo della ‍crosta terrestre,⁢ ambienti in cui molti scienziati pensano che sia sorta la vita ‌stessa.

 

Nuove‌ sorprendenti intuizioni⁢ su come le prime cellule sulla Terra siano riuscite a sfruttare l’H2 come fonte energetica sono ora riportate in PNAS. Il ​nuovo studio proviene dal team di William F. Martin dell’Università di Düsseldorf e Martina ‌Preiner dell’Istituto Max⁢ Planck (MPI) per la Microbiologia⁤ Terrestre di Marburg, con il supporto di collaboratori ⁢in ⁢Germania e Asia.

Per raccogliere energia, le cellule ⁤devono prima​ spingere gli elettroni dell’H2 energeticamente in salita. “È come chiedere a un ⁢fiume di scorrere in salita⁢ invece che in discesa, quindi le cellule hanno bisogno di soluzioni ingegneristiche”, spiega uno dei tre primi autori dello studio, Max Brabender.

 

Nelle cellule, ⁣è necessario l’intervento di diversi enzimi che inviano gli elettroni in salita a un antico e essenziale trasportatore biologico di elettroni chiamato ferredoxina. Il‌ nuovo studio mostra che a un ‍pH di ​8,5, tipico delle ​sorgenti idrotermali​ naturalmente alcaline,⁤ “non sono ​richieste ‌proteine”, spiega Buckel, coautore dello studio, “il legame H-H dell’H2 si divide sulla superficie del ferro, generando protoni che vengono consumati dall’acqua alcalina e elettroni che vengono poi facilmente trasferiti direttamente alla ferredoxina”.

Come una reazione ​energeticamente in salita potrebbe aver funzionato nella prima evoluzione, prima che ci ⁤fossero enzimi o cellule, è stato un enigma molto difficile. “Diverse teorie hanno proposto ⁢come l’ambiente potrebbe aver spinto gli elettroni energeticamente in salita ‌alla ferredoxina prima dell’origine​ della biforcazione elettronica”, afferma Martin,⁤ “abbiamo identificato un processo che non potrebbe essere più semplice e che funziona⁤ nelle condizioni naturali delle sorgenti idrotermali”.

 

Dalla ⁣scoperta‍ della biforcazione ⁢elettronica, gli scienziati ​hanno scoperto che il processo è sia antico che assolutamente essenziale⁤ nei microbi che vivono dall’H2. Il problema spinoso per i chimici evoluzionisti come Martina Preiner,⁣ il cui team a Marburg si concentra sull’impatto dell’ambiente sulle reazioni che i microbi utilizzano oggi ⁣e che forse utilizzavano all’origine della vita, è: come è stato sfruttato l’H2 per i percorsi di ‌fissazione della CO2 prima che ci fossero proteine complicate?

“Le risposte vengono dai metalli”, afferma, “all’inizio della vita, i ⁤metalli⁣ in ‍condizioni ambientali antiche possono‌ inviare gli elettroni dell’H2 in‍ salita, e possiamo vedere i resti di quella ⁤chimica primordiale‍ conservati nella biologia delle‍ cellule moderne”. Ma i metalli da ​soli non sono sufficienti. “Anche l’H2 deve⁤ essere prodotto dall’ambiente”, aggiunge la co-prima autrice Delfina Pereira​ dal laboratorio di Preiner. Tali ambienti si trovano ‍nelle sorgenti idrotermali, dove‌ l’acqua interagisce ⁢con le rocce contenenti ferro per produrre H2, e dove⁤ i microbi vivono ancora oggi ​da quell’idrogeno come loro fonte di energia.

Le sorgenti​ idrotermali, sia moderne che ‌antiche, generano H2 in quantità​ così‌ elevate che il gas può trasformare⁣ i minerali contenenti ferro in ferro‌ metallico lucido.

“Che l’idrogeno ⁢possa trasformare i minerali in ferro metallico ⁢non è un segreto”, ​afferma Harun ​Tüysüz, esperto di materiali⁣ ad alta tecnologia presso‌ il Max-Planck-Institut für Kohlenforschung Mülheim e coautore dello studio. ⁣”Molti processi ⁢nell’industria chimica⁢ utilizzano l’H2 per produrre metalli dai minerali durante la ​reazione”. ‌La sorpresa è che anche la‍ natura fa questo, soprattutto nelle sorgenti idrotermali,​ e che questo ferro depositato naturalmente potrebbe aver avuto un ruolo‍ cruciale all’origine della vita.

 

Il ferro è stato l’unico metallo ⁢identificato nel nuovo studio in grado di ‌inviare gli elettroni dell’H2 in salita alla ⁢ferredoxina. Ma la reazione funziona solo in condizioni ​alcaline come quelle‍ di ⁢un certo tipo di sorgenti idrotermali.

Natalia‍ Mrnjavac del gruppo di Düsseldorf e co-prima autrice dello studio sottolinea: “Questo si ⁢adatta bene alla teoria che la vita sia sorta ‌in tali‌ ambienti. La cosa più eccitante è che reazioni chimiche così semplici possono colmare ⁢un’importante lacuna ⁤nella comprensione del complesso processo delle origini,⁤ e che possiamo vedere quelle reazioni funzionare sotto le⁣ condizioni delle antiche sorgenti idrotermali in laboratorio oggi”.

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