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Il pericolo nascosto del cocomero per chi soffre di malattie renali croniche

By Mirko Rossi
Published 13 Aprile 2024
4 Min Read
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Il cocomero è un frutto⁣ estivo amato da molti per il suo sapore dolce e la sua ⁣consistenza succosa. Tuttavia, per⁤ le persone affette da malattie renali croniche (CKD), il consumo eccessivo⁤ di questo frutto può rappresentare ⁤un rischio per la salute. Un recente caso studio ha ⁢evidenziato‌ come tre ​pazienti con ⁣CKD siano stati colpiti ‌da gravi problemi di salute dopo aver mangiato grandi quantità di cocomero. ⁢Ma qual ‌è⁤ la causa di questa pericolosa reazione?

 

Il⁣ cocomero contiene una quantità⁤ sorprendente⁢ di potassio, un minerale⁤ essenziale per il corretto funzionamento del corpo umano. Una ​singola‌ fetta ​di cocomero (circa 286 grammi) contiene 320 milligrammi di potassio, che corrisponde a circa il 12% dell’assunzione giornaliera raccomandata per le donne e il 9% per⁢ gli uomini. Per una persona sana, il cocomero rappresenta quindi una fonte abbondante e gustosa di potassio, ⁤utile ⁣per il trasporto dei segnali nervosi, il mantenimento dei livelli‍ di fluidi corporei e il controllo della pressione sanguigna.

 

Nei⁣ soggetti sani, l’eccesso di⁢ potassio viene⁣ eliminato dai reni attraverso l’urina. Tuttavia, nei pazienti con CKD,​ i reni non sono in grado di filtrare efficacemente il potassio. Di conseguenza, i tre pazienti dello studio hanno‍ sviluppato iperkaliemia, una condizione caratterizzata da un⁢ eccesso ‍di potassio nel sangue. I livelli di potassio nel sangue ‌dei pazienti variavano ⁤tra 6,6 e 7,4 millimoli per litro,⁣ ben al di sopra del range normale di⁢ 3,5-5,0 mmol/L. Tutti e tre avevano consumato⁤ grandi quantità di cocomero, sia fresco che sotto forma ‌di ‌succo, per un periodo che andava dalle tre settimane ai due mesi.

 

Nonostante l’iperkaliemia possa non presentare sintomi ⁤evidenti, come nel caso di uno dei tre pazienti, può anche manifestarsi con⁤ segni‌ più gravi. Gli altri​ due pazienti, ad esempio, hanno avuto problemi cardiaci attribuiti all’eccesso di potassio: uno ⁣presentava⁤ una frequenza cardiaca ⁤più lenta del normale, mentre ‍l’altro aveva ricevuto una scarica da un defibrillatore impiantato per ripristinare il ritmo cardiaco regolare. Altri sintomi possono includere ⁢debolezza muscolare, sensazioni di formicolio, nausea ‌e, nei ⁤casi più gravi o improvvisi, difficoltà respiratorie e⁣ dolore al petto.

 

Fortunatamente, ​l’iperkaliemia può ​essere trattata. Nel caso dei pazienti dello ⁣studio, il trattamento immediato ha⁢ incluso l’uso⁣ di farmaci, ‍ma è stato ⁢anche raccomandato di ridurre l’assunzione di cocomero. Un controllo successivo ha rivelato che tutti i pazienti avevano seguito il consiglio e i loro livelli di potassio erano tornati alla ⁣normalità.

Gli autori dello studio sperano che i ⁢risultati possano aumentare la ‌consapevolezza ⁤sui pericoli‍ poco conosciuti ⁣del consumo eccessivo di cocomero per le persone con CKD. “Il cocomero è un frutto estivo popolare e, sebbene banane, patate e pomodori siano noti per causare iperkaliemia, il rischio di iperkaliemia dopo un consumo eccessivo di cocomero spesso viene trascurato”, ⁣scrivono. “Riconoscere le cause dell’iperkaliemia è⁣ fondamentale per il‌ trattamento e la ​prevenzione di episodi futuri”.

 

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