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La rivoluzione dei biocarburanti: il⁤ progetto CELF

By Mirko Rossi
Published 21 Marzo 2024
5 Min Read
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La ricerca⁣ nel campo dei ⁢biocarburanti ha compiuto un passo da gigante grazie all’introduzione di una nuova tecnologia di ⁤pretrattamento della biomassa, ‍nota come CELF. Questa innovazione, ideata dal Professore ‍Associato di Ricerca ⁣Charles Cai dell’Università della California a Riverside (UCR), promette di rendere la produzione​ di biocarburanti avanzati economicamente sostenibile e⁣ neutra⁢ dal ⁢punto ⁢di vista delle emissioni di carbonio.

 

Uno degli​ ostacoli principali​ nella conversione​ delle⁢ piante in combustibile è ⁣sempre stata⁣ la fase iniziale: la decomposizione del ‍materiale vegetale. La lignina, uno dei principali⁤ componenti delle pareti cellulari‍ delle piante, conferisce loro integrità strutturale e resistenza agli ‍attacchi microbici. Tuttavia, queste⁤ stesse proprietà rendono difficile⁢ l’estrazione e l’utilizzo della​ lignina dalla biomassa.

Per superare questo ostacolo,​ il Prof. Cai ha inventato​ la tecnologia⁢ CELF, acronimo di‍ “co-solvent enhanced lignocellulosic fractionation”. Questo metodo prevede l’uso di tetraidrofurano (THF) per ‍integrare l’acqua e l’acido diluito ‍durante il pretrattamento della biomassa,⁣ migliorando l’efficienza complessiva e aggiungendo ⁤capacità di⁢ estrazione della lignina. Il ⁣THF può essere prodotto anche dagli zuccheri della biomassa.

Un importante articolo pubblicato sulla rivista⁤ Energy ⁢& Environmental Science dettaglia i benefici ⁢economici ​e ambientali di una bioraffineria CELF ⁣rispetto ⁢ai carburanti basati sul petrolio e ai metodi precedenti di produzione ⁢di biocarburanti.

Le operazioni di ⁣produzione di biocarburanti di prima generazione utilizzano colture alimentari come mais, soia e canna da zucchero come materie prime. Queste materie ‌prime, tuttavia, sottraggono terra e acqua alla produzione alimentare, rendendo il loro ​uso per i biocarburanti ‌non ‌ideale. Le operazioni di‍ seconda generazione, invece, utilizzano biomasse non ‌edibili come materie prime. Esempi di ‌biomasse includono residui ⁤di legno, bagasse di canna da⁤ zucchero o stocchi di mais, tutti ‍sottoprodotti ‍abbondanti e a basso ⁣costo di operazioni ‌forestali⁢ e agricole.

La ricerca ha dimostrato che​ una bioraffineria CELF può utilizzare ⁤più completamente la ​materia vegetale rispetto ai metodi precedenti, rendendo preferibile‌ l’uso di una biomassa più densa⁢ e‌ ricca di carbonio come il pioppo rispetto⁣ a materie​ prime meno dense come ⁣lo stocco di mais. Utilizzando ⁣il pioppo in una bioraffineria CELF, i ricercatori ⁢hanno dimostrato che il carburante per aviazione sostenibile potrebbe essere prodotto a un prezzo di pareggio ⁤di soli 2,80 euro per litro equivalente di benzina. ⁢Il costo⁣ medio attuale per un litro di carburante per jet negli Stati Uniti ⁤è di‌ 5,28 euro.

Il governo degli Stati Uniti emette crediti per la produzione di biocarburanti sotto forma di numeri di ⁣identificazione rinnovabili, un sussidio volto a rafforzare la ⁤produzione domestica di biocarburanti. ​A questo prezzo​ per credito, l’articolo dimostra che si può prevedere un tasso di rendimento superiore al 20% dall’operazione.

 

L’utilizzo della⁢ lignina può contribuire positivamente all’economia complessiva⁣ della bioraffineria​ mantenendo l’impronta di carbonio il più bassa ⁣possibile. Nei modelli di⁣ bioraffineria più vecchi, dove la biomassa viene cotta in‌ acqua e​ acido, la lignina ‌è per lo più inutilizzabile per più del suo valore calorifico.

In aggiunta a ​un migliore utilizzo⁤ della lignina, il modello di ⁤bioraffineria CELF propone anche di produrre⁤ sostanze chimiche rinnovabili.‌ Queste sostanze chimiche potrebbero essere utilizzate come mattoni per bioplastiche e composti aromatizzanti per alimenti e bevande. Queste sostanze chimiche assorbono parte del carbonio nella biomassa vegetale che non ⁢verrebbe rilasciato nell’atmosfera come ​CO2.

 

Alla luce dei recenti successi,⁣ l’Ufficio Tecnologie Bioenergetiche del Dipartimento⁤ dell’Energia ha assegnato ai ricercatori un finanziamento di 1,77 milioni⁢ di euro ⁢per ⁤costruire un impianto pilota CELF in piccola scala presso l’UCR. Il Prof. Cai spera che la dimostrazione dell’impianto pilota porti⁣ a investimenti su larga scala nella ⁤tecnologia, poiché l’energia derivata‍ dai combustibili fossili contribuisce ‌al riscaldamento‌ globale e‍ danneggia il pianeta.

 

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