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La ricerca dell’Università di Ginevra e l’abuso di cocaina

By Mirko Rossi
Published 10 Marzo 2024
5 Min Read
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Un recente studio condotto dall’Università di Ginevra (UNIGE) ha portato alla luce nuove informazioni riguardo il legame tra impulsività e il rischio di abuso di cocaina. Contrariamente a quanto si pensava in precedenza, la produzione di dopamina, spesso associata alla sensazione di felicità, non è collegata ad un maggior rischio di dipendenza da droghe. Questa scoperta apre nuove strade per comprendere e trattare la vulnerabilità all’abuso di sostanze stupefacenti.

Contents
Impulsività e produzione di dopaminaLa cocaina non influisce sulla capacità di produzione di dopaminaIdentificazione di altri meccanismiUn passo avanti nella ricerca sul rischio di abuso di drogheProspettive future

 

Impulsività e produzione di dopamina

Il team di ricerca dell’UNIGE ha esaminato il ruolo dell’impulsività e della produzione di dopamina nell’influenzare il rischio di abuso di cocaina. I risultati, pubblicati sulla rivista eNeuro, offrono nuove chiavi di lettura per comprendere la vulnerabilità all’abuso di droghe, che potrebbero portare allo sviluppo di interventi più mirati per le persone a rischio.

Quando una persona consuma una droga, il rilascio di dopamina nel suo cervello aumenta, creando una sensazione di euforia. Con l’uso ripetuto della droga, questo rilascio di dopamina diminuisce, potenzialmente spingendo la persona ad aumentare il consumo di sostanze. Questo meccanismo varia tra gli individui, con alcuni che mostrano una maggiore propensione al consumo della droga mentre altri no. Tuttavia, le ragioni di queste differenze erano sconosciute fino ad ora.

 

La cocaina non influisce sulla capacità di produzione di dopamina

Nel loro studio, i ricercatori dell’UNIGE hanno esplorato l’interazione complessa tra diversi comportamenti impulsivi, la produzione di dopamina e l’uso di droghe, più specificamente la cocaina. Hanno studiato due gruppi di ratti, uno composto da individui altamente impulsivi e l’altro da individui meno impulsivi. Questi animali sono stati addestrati ad auto-somministrarsi cocaina in dosi che innescano neuroadattamenti della dopamina senza danneggiare la loro salute.

I ricercatori hanno prima addestrato gli animali in un compito di gioco d’azzardo per misurare due comportamenti impulsivi: l’azione impulsiva – l’incapacità di controllare azioni automatiche – e la presa di decisioni rischiose – l’accettazione di più rischi nel prendere decisioni. Successivamente, hanno misurato il livello di sintesi della dopamina utilizzando una tecnica di neuroimaging non invasiva prima e dopo l’assunzione di cocaina nei due gruppi di ratti. Hanno scoperto che l’azione impulsiva, ma non la presa di decisioni rischiose, prevedeva un maggior numero di iniezioni di cocaina e un consumo più rapido della stessa.

 

“Tuttavia, abbiamo osservato che non c’era differenza nella capacità di produrre dopamina tra gli animali altamente impulsivi e quelli meno impulsivi. In altre parole, l’impulsività e la vulnerabilità all’abuso di cocaina potrebbero non essere legate alla produzione di dopamina, ma a meccanismi che controllano il suo rilascio”, spiega Ginna Paola Urueña-Méndez, dottoranda presso il Dipartimento di Psichiatria e il Dipartimento di Neuroscienze di Base della Facoltà di Medicina dell’UNIGE, e prima autrice dello studio.

 

Identificazione di altri meccanismi

Questi risultati suggeriscono che la sintesi della dopamina probabilmente non è il principale motore dell’impulsività o della vulnerabilità all’uso di cocaina. Contraddicono anche l’ipotesi che l’uso di cocaina possa ridurre direttamente la capacità di produrre dopamina.

 

Un passo avanti nella ricerca sul rischio di abuso di droghe

Questo lavoro rappresenta un significativo progresso nella ricerca sul rischio di abuso di droghe. Apre la porta all’esplorazione di altri meccanismi che potrebbero spiegare la vulnerabilità individuale alle droghe. “Questa variazione nella vulnerabilità potrebbe essere collegata a differenze nella reattività relativa dei neuroni dopaminergici, in modo che certi stimoli, comprese le droghe, siano più salienti per gli animali più impulsivi”, affermano i ricercatori. Il team sta attualmente continuando la sua ricerca per valutare come i meccanismi che controllano la reattività dei neuroni dopaminergici influenzino la vulnerabilità all’abuso di droghe.

 

Prospettive future

La ricerca dell’UNIGE fornisce importanti indicazioni per lo sviluppo di strategie preventive e terapeutiche più efficaci contro l’abuso di sostanze. Comprendere i meccanismi alla base della vulnerabilità all’abuso di droghe è fondamentale per aiutare le persone a rischio e per ridurre l’impatto sociale ed economico della dipendenza da droghe.

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