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Rivoluzionare le rinnovabili: l’impatto delle batterie al sodio

By Mirko Rossi
Published 3 Febbraio 2024
6 Min Read
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Le batterie sono diventate un elemento fondamentale‌ nella‍ transizione verso un futuro⁢ più sostenibile e meno dipendente dai combustibili fossili. Con l’aumento della domanda di veicoli elettrici⁢ e sistemi ⁢di energia rinnovabile, la necessità di trovare soluzioni alternative per⁤ lo stoccaggio dell’energia è diventata sempre più pressante. Tuttavia, la⁤ crescente​ richiesta di batterie sta portando a una‍ potenziale scarsità di ⁢materiali critici come⁣ il litio e il cobalto, ‍elementi essenziali nelle⁢ batterie più diffuse attualmente sul mercato. ‌Una possibile soluzione a questo‌ problema potrebbe​ essere​ rappresentata dalle batterie al ​sodio, che utilizzano come materie prime il sale da ​cucina e la biomassa derivata dal settore forestale.

Contents
Un’alternativa sostenibile​ alle ‌batterie al litioLe batterie al‍ sodio come⁣ tecnologia ​promettenteL’energia verde richiede lo stoccaggio dell’energiaMaggiori informazioni sullo ⁤studio

 

Un’alternativa sostenibile​ alle ‌batterie al litio

I⁣ ricercatori dell’Università di Tecnologia Chalmers, ‍in ‌Svezia, hanno ⁢dimostrato che le batterie al sodio hanno ‌un impatto climatico equivalente a quello‍ delle‍ batterie al ‌litio, senza però ‌il rischio di esaurire le⁣ materie prime. “I materiali‍ che utilizzeremo nelle ‍batterie‍ del futuro saranno fondamentali per poter passare a energie rinnovabili e a una flotta di veicoli priva di‌ combustibili fossili”, ⁤afferma ⁣Rickard Arvidsson, professore associato di Analisi dei Sistemi‌ Ambientali presso Chalmers.

Secondo l’Atto sulle Materie Prime Critiche della Commissione⁤ Europea, la domanda di materiali critici per ⁢le batterie è destinata ad‌ aumentare esponenzialmente man mano che i paesi⁤ dell’UE passano a sistemi di energia rinnovabile e veicoli⁢ elettrici. La transizione verde⁤ richiederà anche ‌una maggiore produzione locale di batterie e⁤ altre tecnologie prive di combustibili fossili, e sarà necessario⁢ un approvvigionamento costante di materie prime per soddisfare la domanda. Allo stesso tempo, la produzione di tali materiali comporta un alto rischio di interruzioni dell’approvvigionamento, a causa ⁤del numero⁢ limitato di⁤ fonti⁤ per le ⁤materie‌ prime.

 

Le batterie al‍ sodio come⁣ tecnologia ​promettente

Lo‌ sviluppo di nuove tecnologie per le batterie sta ⁤procedendo rapidamente nella ricerca della prossima⁣ generazione di sistemi di stoccaggio energetico sostenibili,⁤ che⁢ dovrebbero preferibilmente⁢ avere una lunga durata, un’elevata⁤ densità energetica e essere facili da produrre. Il team di ⁣ricerca di Chalmers ha ⁣scelto‌ di esaminare le batterie al sodio, che contengono sodio – ​una sostanza molto comune presente nel‌ cloruro di⁤ sodio – al posto del litio. In un⁤ nuovo‌ studio, hanno effettuato una cosiddetta⁣ valutazione del ciclo di vita delle ⁣batterie, ⁣esaminando il loro impatto ambientale e sulle risorse durante l’estrazione delle​ materie prime e la produzione.

 

L’energia verde richiede lo stoccaggio dell’energia

Le batterie al sodio di oggi sono già⁣ attese per ​essere ⁢utilizzate per ⁣lo stoccaggio energetico stazionario nella rete elettrica, e con​ un ulteriore sviluppo,⁢ probabilmente saranno utilizzate anche ​nei veicoli elettrici in futuro. “Lo stoccaggio dell’energia è un ​prerequisito per l’espansione dell’energia⁢ eolica e ‌solare. Dato che lo stoccaggio avviene prevalentemente con le​ batterie, la domanda è da cosa‌ saranno fatte queste batterie? L’aumento della domanda di litio e cobalto potrebbe ⁣essere un ostacolo a questo ​sviluppo”, dice Rickard Arvidsson.

Il grande ⁣vantaggio della tecnologia è che i materiali nelle batterie‍ al sodio sono abbondanti e possono essere trovati in tutto‍ il mondo. Un‍ elettrodo nelle batterie – il catodo – ha ioni di sodio come portatore di carica, e l’altro elettrodo – ​l’anodo – è composto da carbonio duro, che in uno ⁣degli esempi⁣ esaminati​ dai ricercatori⁣ di Chalmers può essere prodotto dalla biomassa dell’industria ‌forestale. In termini di processi produttivi‍ e geopolitica, le batterie al sodio⁤ sono⁣ anche un’alternativa che può accelerare la transizione verso⁣ una​ società priva di combustibili fossili. “Le ⁤batterie basate ​su materie ‍prime abbondanti potrebbero ridurre i rischi geopolitici e le dipendenze da specifiche regioni, sia per‍ i produttori di batterie che per i paesi”,​ afferma Rickard Arvidsson.

 

Maggiori informazioni sullo ⁤studio

Lo studio è una valutazione prospettica del ciclo‍ di vita di due diversi tipi di celle per⁣ batterie al sodio, in​ cui l’impatto⁣ ambientale e sulle risorse viene calcolato dalla culla al cancello, ovvero dall’estrazione delle materie ‍prime⁤ alla produzione di⁢ una cella per⁣ batteria. L’unità funzionale dello studio è ​1 kWh di ⁣capacità teorica di stoccaggio dell’elettricità a livello di cella.

Entrambi i tipi di celle per batterie sono principalmente ‍basati‍ su materie prime abbondanti. L’anodo è composto‍ da carbonio duro derivato ‌sia da lignina bio-based sia da materie prime fossili, e il catodo ​è composto da cosiddetto “bianco prussiano” (costituito da sodio, ferro, carbonio e​ azoto).⁢ L’elettrolita contiene un sale di sodio. La ⁣produzione è modellata per‌ corrispondere a una futura produzione su larga⁢ scala.‍ Ad esempio, la produzione effettiva della cella per batteria si basa ‌sulla produzione su larga scala attuale delle batterie al litio nelle gigafactory.

 

Sono⁣ stati testati due⁣ diversi​ mix di elettricità, così come due‍ diversi tipi di cosiddetti metodi di ⁣allocazione – ovvero l’allocazione⁤ di risorse ed emissioni. Un metodo dove l’impatto‌ climatico e sulle risorse viene distribuito tra ⁣i coprodotti in base alla massa, e un metodo ‍dove tutto ⁣l’impatto viene allocato al prodotto principale (la batteria⁢ al sodio e i suoi componenti e materiali).

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