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L’acqua presente negli asteroidi aridi

By Mirko Rossi
Published 21 Febbraio 2024
5 Min Read
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Il Sistema Solare è un affascinante insieme di corpi ⁣celesti, ognuno con le proprie⁤ caratteristiche uniche. La composizione dei pianeti e ⁢degli asteroidi che‍ lo popolano varia notevolmente in base alla⁤ loro distanza ‌dal Sole.⁤ I pianeti più⁤ vicini, ⁤come Mercurio, ‍Venere, Terra‌ e Marte, sono di dimensioni ridotte, hanno un’elevata densità e atmosfere sottili, e sono relativamente⁣ poveri ​di acqua. Al contrario, i giganti gassosi ⁤come Giove, Saturno, Urano e Nettuno, si distinguono per le loro grandi dimensioni, bassa densità e abbondanza di gas e materiali volatili, con ‍satelliti che contengono notevoli quantità di acqua, come nel​ caso di Europa ​ed ‍Encelado.

Contents
La distribuzione dell’acqua sugli ​asteroidiL’importanza dell’acqua per ⁤l’abitabilità planetariaLa ricerca dell’acqua sugli asteroidiLa ‌tecnica di osservazione spettroscopicaLa⁣ scoperta dell’acqua⁤ sugli asteroidi di tipo S

 

La distribuzione dell’acqua sugli ​asteroidi

Anche gli asteroidi mostrano una composizione che varia ‍in ⁤base ⁤alla loro posizione nel ⁤Sistema Solare.⁢ Quelli formatisi più‌ vicino al Sole sono prevalentemente composti da silicati, mentre quelli più lontani includono anche materiali volatili come l’acqua. Ad esempio, l’asteroide Hygiea, il ‍maggiore asteroide di tipo C con un diametro di circa 430 km, presenta una composizione⁣ simile a quella delle meteoriti condrite carbonacea e sulla sua superficie ​sono stati rilevati⁤ composti alterati ⁤dalla presenza ​di ‌acqua. Analogamente, sull’asteroide carbonaceo Themis, con un​ diametro di circa‌ 200 km,​ è⁣ stata scoperta⁤ la presenza di ghiaccio d’acqua in superficie nel 2009.

 

L’importanza dell’acqua per ⁤l’abitabilità planetaria

La presenza di acqua sugli‍ asteroidi è‌ di grande‌ interesse scientifico, poiché può fornire indizi‍ su come l’acqua sia stata trasportata sulla Terra. Questo ‌ha implicazioni significative anche per la comprensione dell’abitabilità di altri‌ pianeti ⁢situati nella cosiddetta “zona abitabile” di altre stelle.⁣ Si‌ ritiene che l’acqua sia stata portata‍ sul nostro pianeta principalmente attraverso collisioni con asteroidi primordiali di tipo C avvenute quasi cinque ‍miliardi di anni fa, come suggerisce il ‌diverso rapporto deuterio/idrogeno dell’acqua delle comete rispetto a quella degli oceani terrestri.

 

La ricerca dell’acqua sugli asteroidi

Gli⁤ asteroidi che hanno ⁢contribuito a portare l’acqua sulla Terra sono stati⁤ distrutti al momento‍ dell’impatto, ma è possibile studiare i loro “cugini” sopravvissuti, come Hygiea ⁤e ⁤Themis. Durante l’evoluzione ‍del Sistema Solare, questi asteroidi hanno subito alterazioni acquose, formando vari composti che possono essere identificati attraverso la spettroscopia nel visibile e‍ nel vicino infrarosso.

 

La ‌tecnica di osservazione spettroscopica

Una tecnica ampiamente utilizzata per determinare l’idratazione degli asteroidi è il rilevamento di una⁣ banda di assorbimento nell’infrarosso a 3 μm, dovuta all’assorbimento della radiazione solare da parte‌ dello stato vibrazionale fondamentale del legame ⁤O–H. Questa banda può essere causata da molecole contenenti ossigeno e idrogeno, come​ l’acqua ‍o l’idrossile. Tuttavia, altre molecole presentano bande di assorbimento simili, rendendo complessa l’identificazione della specie molecolare responsabile.

 

La⁣ scoperta dell’acqua⁤ sugli asteroidi di tipo S

Recentemente, è ‍stata riscontrata‌ la banda di assorbimento a 3 ⁣μm anche sugli asteroidi di tipo S, che sono principalmente rocciosi‌ e si sono ‍formati più vicino al Sole. Questo ha suscitato sorpresa, ⁣poiché si ⁣pensava che fossero​ molto poveri d’acqua. Tuttavia, spostandosi verso lunghezze d’onda maggiori, si è⁢ scoperta ‍una banda a 6 μm, indicativa della presenza di acqua e⁣ priva di interferenze con ‍altre molecole.

Le osservazioni infrarosse effettuate da un team di ricercatori hanno utilizzato la⁤ Faint Object‍ infraRed CAmera di ‌Sofia, lo⁢ Stratospheric Observatory ‍for Infrared Astronomy della Nasa. Questo telescopio, montato su un⁤ Boeing 747 modificato, vola a 12 ‍km di quota per osservare il cielo nell’infrarosso. Le osservazioni​ hanno rivelato forti picchi di emissione per gli asteroidi di ‌tipo ​S Iris e Massalia, indicando la presenza⁤ di acqua.

 

In conclusione, la presenza di acqua sugli ⁢asteroidi di tipo S è stata ⁤confermata, ma non si ​tratta di pozze d’acqua ⁤libere.‍ L’acqua è‌ legata ai minerali di superficie o intrappolata nei ⁤vetri da ⁣impatto. Questa⁣ scoperta apre nuove prospettive per la ricerca di acqua nello spazio e richiederà ulteriori osservazioni con il telescopio spaziale infrarosso Webb per confermare i risultati e ampliare‌ la ricerca ad altri asteroidi.

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