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La storia evolutiva dei⁣ recettori immunitari delle piante

By Mirko Rossi
Published 5 Febbraio 2024
4 Min Read
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Le⁣ piante, come gli ⁤animali, possiedono un ⁤sistema immunitario che le difende da patogeni come virus, batteri, funghi e ⁤oomiceti. Per fermare⁤ gli invasori, è necessario ‌prima rilevarli,⁢ e questo compito è svolto dai recettori di ⁣riconoscimento dei modelli situati sulla superficie delle cellule vegetali. La capacità di ‍questi recettori di ‍rilevare modelli molecolari associati ai patogeni dipende da due tipi ‍di⁢ proteine, chiamate RLP e ⁢RLK, entrambe in grado di contenere ripetizioni ⁢ricche di leucina, sezioni​ in cui l’aminoacido leucina appare più volte.

Contents
La tracciabilità dell’evoluzione dell’immunitàScoperte chiave e implicazioniProspettive future

 

La tracciabilità dell’evoluzione dell’immunità

Per ⁤tracciare l’evoluzione dell’immunità delle piante, un team internazionale di ricerca guidato da Ken ⁤Shirasu⁤ e Yasuhiro ‌Kadota presso il RIKEN CSRS ha esaminato il numero e⁣ i modelli dei ‌recettori. Hanno analizzato ⁣oltre 170.000 geni che codificano ‌per RLK e circa 40.000‌ geni che codificano per RLP, ottenuti da dati pubblicamente disponibili di ​350 specie vegetali. Hanno scoperto che gli RLK e gli ⁣RLP con ripetizioni ricche di leucina erano i⁣ tipi di recettori​ più abbondanti tra tutte‍ le specie ⁤vegetali, costituendo quasi la metà degli ⁢RLK e il⁣ 70% degli RLP.

 

Scoperte chiave e implicazioni

Gli RLP⁢ e alcuni​ RLK sono ‍noti per​ contenere una‌ regione speciale, cruciale per il riconoscimento di ‌parti di patogeni. L’indagine del team⁢ RIKEN CSRS ⁣ha​ rivelato ⁢che tra gli ​RLP che contengono le ripetizioni ricche di leucina, questa regione speciale era quasi sempre situata nello ‍stesso posto; tra la quarta ‌e la quinta‌ ripetizione ricca di leucina. Questi RLP erano‌ associati a risposte ⁤immunitarie. Hanno inoltre scoperto che la regione dell’isola era ⁤situata nella stessa posizione in alcuni RLK, quasi ⁢tutti appartenenti‌ a un gruppo funzionale che regola la‌ crescita e ⁤lo sviluppo.

L’analisi comparativa ⁢ha mostrato che la sequenza dei quattro ripetitori sotto la regione dell’isola era molto simile tra i due tipi di rilevatori di proteine, suggerendo che hanno un’ascendenza⁢ evolutiva comune. In particolare, ⁤questi‍ quattro ⁢insiemi ‌di ripetizioni ‌di leucina contenevano sezioni necessarie ‌per il legame con lo stesso co-recettore, chiamato BAK1. Ciò significa che gli RLP correlati all’immunità e⁢ gli RLK correlati alla crescita hanno ereditato la capacità di​ legare ⁤BAK1 da un antenato comune.

“In modo intrigante, abbiamo ⁢scoperto che lo⁣ scambio delle quattro regioni di ripetizioni ricche di leucina tra questi⁤ recettori non ne interrompeva ⁤la funzionalità”, afferma Bruno Pok Man Ngou, che ha condotto lo studio. ​Creando un recettore ibrido‌ combinando un RLK correlato alla​ crescita con un RLP correlato all’immunità, si è ottenuto un recettore ibrido che riconosceva i patogeni ‌e induceva sia risposte immunitarie che​ correlate alla crescita. Ciò significa che gli scienziati dovrebbero essere in⁤ grado di ingegnerizzare recettori con⁤ nuove funzioni scambiando questi moduli.

 

Prospettive future

Questo studio‌ ha affrontato le ‌origini dell’immunità delle piante a livello molecolare, mostrando che l’analisi simultanea delle informazioni da più genomi ‌vegetali può consentire una previsione semplice e precisa dei ⁤geni coinvolti nell’immunità e nella crescita delle piante. “Attualmente stiamo ‍isolando recettori immunitari da varie ⁢piante utilizzando queste informazioni, puntando a applicazioni pratiche come ​lo sviluppo di colture resistenti alle malattie in futuro”, ⁢afferma Shirasu.

 

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