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La correlazione tra perdita dell’udito e demenza

By Mirko Rossi
Published 20 Febbraio 2024
4 Min Read
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Un recente studio condotto dall’Università del Sud della Danimarca ha coinvolto 573,088 partecipanti con un’età⁤ superiore ai 50 anni, rivelando che la perdita dell’udito è‍ collegata a un rischio aumentato di ​sviluppare la demenza. In particolare, gli individui con una perdita dell’udito grave affrontano un rischio fino al 20% più elevato.⁢ Tuttavia, l’utilizzo di apparecchi acustici può ridurre questo rischio, ‍suggerendo ⁤una possibile misura preventiva contro la demenza.

Contents
Lo sforzo cognitivo e ⁢la perdita dell’uditoLa più grande ricerca del suo genereLe⁤ buone notizie per gli utilizzatori di apparecchi acusticiLa differenza nell’uso degli apparecchi acusticiDettagli dello studio

 

Lo sforzo cognitivo e ⁢la perdita dell’udito

Le persone con problemi di udito devono esercitare uno sforzo maggiore nell’ascolto, il che si traduce in una minore ⁢capacità di svolgere altre attività cognitive. Le attività cognitive si riferiscono alle funzioni⁣ cerebrali che consentono di pensare, risolvere problemi e svolgere varie altre attività mentali.

 

La più grande ricerca del suo genere

Lo studio, condotto dal Dipartimento di Ricerca Clinica dell’Università del Sud della Danimarca, è il più grande ⁤del suo genere fino ad oggi.‍ “Studi precedenti avevano suggerito che potesse esserci un collegamento tra la perdita dell’udito e la⁣ demenza. Il nostro⁣ studio è più ampio rispetto ai precedenti e abbiamo dimostrato un legame tra la ⁣perdita dell’udito e la‌ demenza,” afferma l’assistente professore Manuella Lech Cantuaria del Dipartimento di Ricerca Clinica.

 

Le⁤ buone notizie per gli utilizzatori di apparecchi acustici

I risultati dello⁤ studio⁢ mostrano che le persone‌ affette da perdita dell’udito ‍hanno un rischio fino al 13% più ⁤elevato di‍ sviluppare‌ la demenza rispetto alle persone con ⁤udito normale. Il rischio più alto‍ si osserva soprattutto⁣ nelle persone con perdita ⁤dell’udito grave.

 

La differenza nell’uso degli apparecchi acustici

I ​ricercatori hanno​ anche​ studiato se ci fosse una differenza nel rischio a seconda dell’uso o meno di apparecchi acustici. “Abbiamo scoperto che il‌ rischio di sviluppare la demenza era del 20% più alto per le persone che non indossavano apparecchi acustici rispetto alle persone con udito normale. Le persone che utilizzavano apparecchi acustici avevano un rischio aumentato del 6% di sviluppare la demenza. Ciò suggerisce che indossare un apparecchio acustico può prevenire o ritardare lo sviluppo della demenza,” spiega ‌Manuella Lech Cantuaria.

 

Dettagli dello studio

Lo studio è un cosiddetto studio di coorte che segue un gruppo di persone con caratteristiche comuni per ⁣un periodo di tempo più lungo. ⁤In ‍questo caso, tutti i ⁢partecipanti avevano un’età superiore ai 50 anni e provenivano dalla Regione del Sud della Danimarca tra il 2003 ⁢e ⁢il 2017. Sono state escluse le persone già diagnosticate con demenza prima dell’inizio dello studio. I ricercatori hanno confrontato i dati sull’udito delle persone con i dati sullo sviluppo ⁤della demenza durante il ⁣periodo. Hanno trovato una correlazione significativa – cioè chiara – tra la perdita dell’udito e lo sviluppo della demenza.

 

Il rischio maggiore di sviluppare la demenza si è visto soprattutto nelle persone con ‌perdita dell’udito grave. La perdita dell’udito causa un ‍rischio aumentato⁤ del 7% di sviluppare la demenza,​ mentre le persone con perdita dell’udito grave hanno fino al ‌20% di rischio in più di sviluppare la demenza rispetto alle persone senza perdita dell’udito.

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