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Home » Scoperti in Groenlandia vermi predatori giganti di 518 milioni di anni fa
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Scoperti in Groenlandia vermi predatori giganti di 518 milioni di anni fa

By Mirko Rossi
Published 8 Gennaio 2024
4 Min Read
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La Groenlandia, terra ⁤di ghiacci e misteri, ‌nasconde al suo interno un vero e proprio tesoro ‍paleontologico. Recentemente, infatti, sono stati scoperti dei vermi predatori giganti risalenti a circa 518 milioni di anni fa,⁤ appartenenti al periodo Cambriano. Questi animali, battezzati con il nome di ‌Timorebestia, ovvero‌ “bestie del terrore”‍ in⁣ latino, rappresentano ‍una⁤ scoperta‍ fondamentale per comprendere meglio un gruppo curioso di vermi ‍predatori ancora ⁢esistenti oggi.

Contents
La‍ scoperta dei TimorebestiaCaratteristiche ‍dei TimorebestiaLa catena alimentare⁢ del CambrianoLe prede‌ dei TimorebestiaLa tecnica‌ di studio dei ​fossiliLe future ‌scoperte

 

La‍ scoperta dei Timorebestia

I Timorebestia sono stati rinvenuti ⁢nella località fossile di Sirius Passet, in Groenlandia settentrionale, un sito noto per la ricchezza di fossili del Cambriano. Questi vermi, i cui esemplari più grandi⁤ raggiungevano i 30 centimetri di lunghezza, erano dei veri e propri mostri marini per l’epoca, capaci di⁣ cacciare ‌nella colonna d’acqua come i più temibili⁢ predatori odierni,​ quali squali e foche.

 

Caratteristiche ‍dei Timorebestia

I Timorebestia si distinguevano per le loro lunghe antenne e per un’impressionante serie di mascelle ⁢situate⁤ all’interno della testa, a ⁣differenza ‍degli chaetognathi,​ o vermi freccia, i loro parenti moderni, ‍che presentano le mascelle all’esterno. La scoperta di questi antichi ⁢vermi predatori ‍ha permesso ⁢di aggiungere un ‌nuovo tassello ​alla comprensione delle dinamiche​ predatorie degli‍ oceani del passato.

La catena alimentare⁢ del Cambriano

La ricerca condotta dal Dr. Jakob ⁣Vinther dell’Università di​ Bristol ‌ha evidenziato che gli⁤ ecosistemi marini del ‍Cambriano ‍erano piuttosto complessi, ⁤con una catena alimentare ⁤che prevedeva diversi ⁣livelli di predatori.⁣ I Timorebestia,⁣ in⁣ particolare, occupavano una posizione vicina alla cima della catena⁣ alimentare,⁣ svolgendo⁣ un ruolo ​equivalente a quello dei carnivori più temuti degli oceani moderni.

 

Le prede‌ dei Timorebestia

L’analisi del sistema digestivo fossilizzato dei⁣ Timorebestia ha rivelato la ‍presenza di resti di Isoxys, ⁣un ‍artropode comune dell’epoca, che ‍nonostante le sue lunghe spine protettive, non riusciva⁢ a sfuggire​ alla ‌predazione dei Timorebestia. Questo conferma il successo⁣ di questi vermi come cacciatori marini e aggiunge​ una dinastia di predatori‌ finora non riconosciuta nella storia degli oceani.

 

La tecnica‌ di studio dei ​fossili

Per studiare‍ i fossili dei Timorebestia, il team di ricerca ha utilizzato un microsonda elettronica per mappare il carbonio⁣ presente nei fossili,⁤ rivelando dettagli ‌anatomici come i‍ raggi delle pinne​ e i sistemi muscolari. Questo approccio ⁣ha permesso di ottenere informazioni preziose sulla ‌morfologia ⁤e l’anatomia di⁤ questi antichi predatori.

 

Le future ‌scoperte

Tae Yoon Park, dell’Istituto di Ricerca Polare Coreano e coautore⁤ dello⁣ studio, ha concluso affermando che le spedizioni nella remota località di Sirius Passet hanno permesso di raccogliere‍ una grande varietà di ⁣nuovi organismi. ​Grazie alla straordinaria conservazione dei fossili, è stato‌ possibile rivelare dettagli anatomici come il sistema digestivo, l’anatomia muscolare e i sistemi nervosi. Il team ⁢prevede di condividere ulteriori ⁤scoperte nei prossimi anni, che aiuteranno a comprendere meglio come apparivano e ⁤si sono evoluti​ i primi ecosistemi ‍animali.

 

La ricerca è stata ⁣pubblicata ‌sulla rivista Science ​Advances, aggiungendo un nuovo capitolo alla storia ‍della‍ vita sulla Terra e offrendo una finestra unica sugli ecosistemi marini di un passato remoto.

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