Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: Scienziati sorpresi: i fiumi artici sono driver del cambiamento climatico
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » Scienziati sorpresi: i fiumi artici sono driver del cambiamento climatico
News

Scienziati sorpresi: i fiumi artici sono driver del cambiamento climatico

By Luigi Belli
Published 1 Gennaio 2024
6 Min Read
Share

Contents
L’influenza del fiume‌ Mackenzie​ sulle emissioni di carbonioTecniche di modellazione‍ avanzate e risultatiIl punto zero per il cambiamento climaticoIl‍ ciclo del carbonio tra oceano ⁢aperto e⁣ atmosferaLe ​trasformazioni dell’Artico e il ​loro ⁣impatto sulle emissioni di CO2

L’influenza del fiume‌ Mackenzie​ sulle emissioni di carbonio

Uno studio pubblicato all’inizio di quest’anno sulla rivista⁣ Geophysical ‌Research Letters esplora come gli ⁤scienziati stiano utilizzando modelli informatici all’avanguardia per studiare fiumi come il Mackenzie, che sfocia ‌in una regione‍ dell’Oceano Artico chiamata Mare di Beaufort. Come molte parti dell’Artico, il fiume Mackenzie e il‌ suo‍ delta hanno ⁣affrontato temperature significativamente più calde negli ultimi anni in ‌tutte le ⁣stagioni, portando a un maggiore scioglimento⁤ e ‌disgelo di corsi d’acqua e paesaggi.

In questo angolo ⁣paludoso ‌dei⁤ Territori⁣ del Nord-Ovest del Canada, il secondo più grande sistema fluviale del continente termina un ⁢viaggio di mille miglia che inizia vicino all’Alberta. ‌Lungo il percorso, il fiume agisce come​ un nastro trasportatore di nutrienti⁤ minerali e di materia organica e ⁢inorganica. ⁤Questo materiale si riversa nel Mare di Beaufort come una zuppa di carbonio disciolto e sedimenti. Parte del ⁣carbonio viene infine rilasciato,​ o‍ degassato, nell’atmosfera​ attraverso ​processi naturali.

Tecniche di modellazione‍ avanzate e risultati

Per colmare questa ​lacuna, il ⁤team di studio ha adattato un modello biogeochimico‍ globale dell’oceano chiamato ECCO-Darwin, sviluppato ​presso‍ il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA in California meridionale​ e il Massachusetts Institute of ​Technology (MIT)​ a Cambridge.​ Il modello assimila quasi‍ tutte le osservazioni oceaniche ⁣disponibili⁣ raccolte per più di due decenni da strumenti basati su⁤ mare⁢ e​ satelliti (ad esempio, osservazioni del livello del mare dagli altimetri della ‍serie Jason e⁣ pressione del fondo oceanico dalle missioni GRACE e GRACE Follow-On).

Gli scienziati hanno⁢ utilizzato il modello per simulare lo scarico di acqua dolce e⁢ gli elementi e i composti che trasporta, inclusi carbonio, azoto e silice,⁣ in un ‍periodo di quasi ⁣20 ‍anni (dal 2000 al 2019).

I ricercatori, provenienti da ‍Francia, Stati Uniti e Canada, hanno scoperto ‍che lo scarico del fiume stava innescando un’emissione così‌ intensa di anidride carbonica nel Mare di Beaufort sud-orientale da ribaltare il bilancio del carbonio, portando⁢ a una emissione netta di CO2 ⁤di 0,13 milioni di tonnellate metriche all’anno, circa equivalente alle emissioni annuali di 28.000 automobili ⁣a ⁢benzina. Il rilascio di CO2 nell’atmosfera variava tra le stagioni, essendo più pronunciato nei mesi più caldi, ⁤quando lo‌ scarico​ del fiume era​ elevato ​e c’era meno ghiaccio ‌marino ​a⁢ coprire e intrappolare il gas.

Il punto zero per il cambiamento climatico

Il‍ ciclo del carbonio tra oceano ⁢aperto e⁣ atmosfera

Gli scienziati hanno studiato per⁢ decenni come il carbonio cicli tra‌ l’oceano aperto e⁤ l’atmosfera, ‌un​ processo chiamato ⁣flusso di CO2 aria-mare. Tuttavia, il ​record osservativo è scarso lungo le frange costiere dell’Artico, dove il terreno, il ghiaccio marino e le lunghe notti polari possono rendere sfidante il monitoraggio a lungo termine e gli​ esperimenti.

“Con il nostro modello, stiamo cercando di esplorare il⁢ reale contributo delle‍ periferie costiere e dei fiumi al ciclo del carbonio artico”, ha affermato l’autore principale ‍Clément Bertin, ‌scienziato presso Littoral Environnement et Sociétés in Francia.

Tali intuizioni ‍sono fondamentali⁤ perché circa la metà dell’area ‍dell’Oceano⁣ Artico è composta da acque costiere, dove la terra incontra il mare in un abbraccio complesso. E mentre lo studio‌ si è concentrato su un particolare angolo‌ dell’Oceano Artico,‌ può aiutare a raccontare una storia più ampia di ⁢cambiamenti ambientali in corso nella regione.

Le ​trasformazioni dell’Artico e il ​loro ⁣impatto sulle emissioni di CO2

Dagli anni ’70, l’Artico si ⁣è riscaldato ⁣almeno tre volte più velocemente di qualsiasi altro luogo sulla Terra, trasformando le⁢ sue acque ⁢e gli ecosistemi, hanno affermato gli scienziati. Alcuni di ⁤questi cambiamenti favoriscono un maggiore‍ rilascio di ‍CO2 nella regione,‍ mentre altri portano a​ un maggiore assorbimento di⁣ CO2.

Ad esempio, con il disgelo delle terre‍ artiche e lo ⁤scioglimento di più neve e ghiaccio,⁤ i‍ fiumi stanno scorrendo più rapidamente e trasportando più materia organica dal permafrost e dalle torbiere ‌nell’oceano. ⁤D’altra‌ parte, il ⁣fitoplancton⁤ microscopico che galleggia vicino ‍alla‍ superficie dell’oceano sta sempre più approfittando del ​restringimento del ghiaccio marino per fiorire nelle nuove acque aperte e alla luce⁤ del sole. Questi organismi marini simili a piante catturano e ⁣riducono‍ l’anidride⁢ carbonica atmosferica durante⁣ la fotosintesi. Il modello ‌ECCO-Darwin viene utilizzato per studiare questi ‍fiori e i legami tra‌ ghiaccio e vita nell’Artico.

Gli scienziati stanno⁣ monitorando questi⁤ grandi e apparentemente piccoli ⁣cambiamenti nell’Artico e oltre⁤ perché le nostre acque oceaniche rimangono un tampone critico contro un‌ clima in cambiamento, sequestrando fino al 48% del carbonio prodotto dalla combustione di combustibili fossili.

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link
Share

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Alla Prima PaginaNews

La gravità come indizio: viviamo in una simulazione?

By Valeria Mariani
9 Maggio 2025
Ad PremiereNews

Dalle criptovalute ai meme: il web impazzisce per Leone XIV

By Stefania Romano
9 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

Quando finirà la vita sulla Terra? Gli scienziati hanno una data

By Mirko Rossi
9 Maggio 2025

In Antartide un ghiacciaio ruba il ghiaccio al vicino in soli 18 anni

By Mirko Rossi
10 Maggio 2025

Come vivere senza gas: cucinare, pulire e riscaldare con l’elettricità

By Valeria Mariani
9 Maggio 2025

Come hanno fatto le rane a sopravvivere all’estinzione dei dinosauri

By Stefania Romano
10 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

Uomo incornato da un bisonte a Yellowstone: cosa è successo davvero

Ad PremiereNewsScelto per te
12 Maggio 2025

Robert Fergus torna in Meta: guiderà il laboratorio Fair sull’intelligenza artificiale

Alla Prima PaginaNews
9 Maggio 2025

Buchi neri, fine della singolarità? Nuovi scenari dalla gravità quantistica

Ad PremiereNews
9 Maggio 2025

Caffeina e rischio diabete: scoperto legame genetico con il grasso corporeo

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
10 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?