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Buchi Neri e stelle di neutroni originati dalle Supernove

By Mirko Rossi
Published 13 Gennaio 2024
3 Min Read
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Recentemente, due gruppi di ricerca hanno fatto una scoperta rivoluzionaria nell’ambito dell’astronomia: hanno osservato le conseguenze di un’esplosione di supernova in una galassia vicina, rivelando la presenza di un oggetto compatto, come un buco nero o una stella di neutroni, lasciato dall’evento. Questa scoperta è stata possibile grazie all’utilizzo di potenti telescopi come il Vlt e l’Ntt dell’Eso.

Contents
Il processo di formazione degli oggetti compattiLa scoperta della supernova Sn 2022jliIl ruolo del sistema binarioLe osservazioni e le conclusioni dei gruppi di ricerca

 

Il processo di formazione degli oggetti compatti

Le stelle massicce, giunte al termine della loro esistenza, collassano sotto la propria gravità, generando un’esplosione chiamata supernova. Dopo l’esplosione, il nucleo ultradenso della stella, o resto compatto, può trasformarsi in una stella di neutroni o in un buco nero. Gli astronomi avevano già trovato indizi di questo processo, ma non avevano mai osservato direttamente la formazione di un resto compatto dopo una supernova.

 

La scoperta della supernova Sn 2022jli

La fortuna ha sorriso agli astronomi quando, nel maggio 2022, è stata scoperta la supernova Sn 2022jli nella galassia Ngc 157. Due gruppi di ricerca hanno notato un comportamento insolito: la luminosità della supernova non diminuiva in modo continuo, ma oscillava su e giù ogni 12 giorni circa. Questo fenomeno non era mai stato osservato prima d’ora in una supernova.

Il ruolo del sistema binario

I ricercatori ritengono che il comportamento osservato possa essere spiegato dalla presenza di un sistema binario, in cui la stella compagna è sopravvissuta all’esplosione. L’oggetto compatto e la stella compagna continuano a orbitare l’uno intorno all’altro, con l’oggetto compatto che sottrae materia dall’atmosfera della compagna.

 

Le osservazioni e le conclusioni dei gruppi di ricerca

Il gruppo di Moore ha osservato variazioni nella curva di luce, mentre il gruppo di Chen ha rilevato fluttuazioni regolari di luminosità e moti periodici di idrogeno gassoso. Entrambi i gruppi concordano sul fatto che l’oggetto compatto sta rubando gas idrogeno dalla stella compagna, formando un disco caldo di materia. Questo processo produce energia, rilevata come cambiamenti regolari di luminosità.

Nonostante non sia stata osservata direttamente la luce proveniente dall’oggetto compatto, i ricercatori ritengono che le variazioni di luminosità siano causate da una stella di neutroni invisibile o da un buco nero. Questa scoperta è paragonabile a risolvere un puzzle, mettendo insieme tutte le prove per arrivare alla verità.

 

La natura esatta dell’oggetto compatto e il destino del sistema binario rimangono ancora un mistero. Tuttavia, telescopi di nuova generazione come l’Elt dell’Eso, previsti per la fine di questo decennio, potranno fornire ulteriori dettagli su questo sistema unico.

 

In conclusione, la scoperta della supernova Sn 2022jli e delle sue conseguenze rappresenta un passo avanti significativo nella comprensione della formazione degli oggetti più compatti ed enigmatici dell’universo. Gli astronomi continueranno a studiare questo fenomeno, con la speranza di svelare ulteriori segreti dell’astrofisica.

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