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Il Vietnam ottiene risultati positivi nella protezione dello strato di ozono

By Mirko Rossi
Published 19 Dicembre 2023
5 Min Read
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Il Vietnam ha compiuto passi significativi nella protezione dello strato di ozono, grazie alla seconda fase del Progetto di Gestione della Riduzione degli HCFC, ottenendo risultati positivi e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla Convenzione di Vienna e dal Protocollo di Montreal.

Contents
La seconda fase del progetto e i suoi risultatiApprovazione e obiettiviRiduzione del consumo di HCFCEliminazione di HCFC-141b e supporto alle impreseFormazione e potenziamento delle capacitàIl Protocollo di Montreal e il futuro della protezione dell’ozonoAdempimento del Protocollo di MontrealProspettive future e cooperazione internazionale

 

La seconda fase del progetto e i suoi risultati

Approvazione e obiettivi

La seconda fase quinquennale del progetto è stata approvata nel giugno 2018 dal Ministro delle Risorse Naturali e dell’Ambiente. Il ministero, che rappresenta il punto focale nazionale per l’attuazione del Protocollo di Montreal, ha coordinato con la Banca Mondiale l’attuazione del progetto dal 2018 al 2023, con l’obiettivo di eliminare il 35% del consumo di HCFC, come previsto dal Protocollo.

 

Riduzione del consumo di HCFC

Finora, il Vietnam ha ridotto il consumo di 1.000 tonnellate di HCFC-22, utilizzato nella produzione di condizionatori d’aria domestici, nella fabbricazione di apparecchiature frigorifere e nei servizi di manutenzione. Inoltre, ha supportato l’unica impresa nazionale di produzione di condizionatori d’aria e diverse imprese di produzione di apparecchiature frigorifere nella conversione a tecnologie che non utilizzano il gas R-22, un potente gas serra.

 

Eliminazione di HCFC-141b e supporto alle imprese

Il Vietnam ha inoltre eliminato completamente il consumo di HCFC-141b, contenuto nei sistemi poliolici pre-miscelati, nella produzione di schiume isolanti, supportando le imprese del settore nella conversione tecnologica. Ha anche vietato l’importazione di condizionatori d’aria che utilizzano il gas R-22 dal 7 gennaio 2022 e di HCFC-141b contenuto nei sistemi poliolici pre-miscelati dal 7 gennaio 2023.

 

Formazione e potenziamento delle capacità

Il progetto ha formato 350 ufficiali doganali nella gestione dell’importazione e dell’esportazione di sostanze controllate, 188 insegnanti di istituti di formazione professionale e oltre 3.200 tecnici nella gestione delle perdite e nelle buone pratiche di installazione, manutenzione e riparazione di apparecchiature frigorifere e di condizionamento. Inoltre, sono stati forniti 110 set di attrezzature didattiche e 300 set di attrezzature per la riparazione a istituti di formazione professionale e imprese di servizi di riparazione e manutenzione in tutto il paese.

 

Il Protocollo di Montreal e il futuro della protezione dell’ozono

Adempimento del Protocollo di Montreal

Il Vietnam ha ratificato il Protocollo di Montreal nel 1994 e, da allora, ha eliminato completamente l’uso di CFC, Halon e tetracloruro di carbonio (CCL4) nel 2001. Nel 2012, ha avviato un piano per supportare le imprese produttrici di schiume nella riduzione dell’HCFC-14b e, nel 2018, un altro piano per supportare le imprese nella trasformazione tecnologica per ridurre del 35% il consumo di sostanze che riducono l’ozono. Nel 2019, ha ratificato l’Emendamento di Kigali, un accordo internazionale per ridurre gradualmente il consumo e la produzione di HFC.

 

Prospettive future e cooperazione internazionale

Il Dipartimento del Cambiamento Climatico continuerà a coordinarsi con la Banca Mondiale, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) e altre organizzazioni internazionali per consultare il governo e il ministero dell’ambiente sulle misure da adottare per proteggere lo strato di ozono e adempiere al Protocollo di Montreal, incluso l’Emendamento di Kigali. Si ritiene che le lezioni apprese dalla seconda fase del progetto e la coordinazione efficace tra le parti interessate contribuiranno al successo dell’attuazione del Protocollo, contribuendo alla guarigione del buco nell’ozono e alla risposta ai cambiamenti climatici.

 

Secondo l’UNEP, il Protocollo di Montreal è l’accordo ambientale multilaterale che regola la produzione e il consumo di quasi 100 sostanze chimiche artificiali note come sostanze che riducono l’ozono (ODS). Quando rilasciate nell’atmosfera, queste sostanze danneggiano lo strato di ozono stratosferico, lo scudo protettivo della Terra che protegge gli esseri umani e l’ambiente dai livelli dannosi di radiazioni ultraviolette del sole. Adottato il 16 settembre 1987, il Protocollo è ad oggi uno dei rari trattati ad aver raggiunto la ratifica universale.

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