
Operazioni del telescopio e esplorazione della materia oscura
Il telescopio spaziale Roman, posizionato in orbita attorno alla Terra, sarà utilizzato per sondaggi spaziali, così come il progetto Rubin/LSST, che sarà situato su una montagna cilena. A differenza degli strumenti che scattano foto ravvicinate di singoli oggetti, questi progetti raccolgono dati su vasti tratti del cielo. Entrambi i progetti scattano un numero enorme di foto di oggetti che emettono luce visibile. Immaginate una fotocamera gigantesca; infatti, la fotocamera che sarà montata sul LSST è la più grande fotocamera digitale mai costruita. Il telescopio Roman raccoglierà anche dati spettroscopici, che catturano la luce al di fuori dello spettro visibile.
Confronti teorici e evoluzione dell’universo
Mettere insieme queste foto aiuta gli scienziati a mappare la materia oscura e a comprendere come il nostro universo si sia evoluto. Gli astrofisici hanno sviluppato teorie che descrivono come le prime versioni del nostro universo siano cresciute fino a diventare quello che conosciamo oggi. Basandosi su queste teorie, abbiamo previsioni di come l’universo “dovrebbe” apparire. Confrontando le osservazioni di questi telescopi con le previsioni, gli scienziati possono vedere se è necessario rivedere le loro teorie.
Le simulazioni digitali dei dati dei telescopi aiutano gli scienziati a fare questi confronti. La simulazione per il telescopio Roman si basa su un universo fittizio. Gli astrofisici avevano precedentemente creato questo universo digitale per il Rubin/LSST Dark Energy Science Collaboration. Parte di questo lavoro è stato condotto presso il National Energy Research Scientific Computing Center, una struttura utente dell’Ufficio di Scienza del DOE.
Avere simulazioni che attingono dalla stessa fonte aiuterà gli scienziati a confrontare i dati dei due set di osservazioni reali. Confrontando le osservazioni, gli scienziati possono guardare agli stessi oggetti presenti in entrambi. Ciò consente loro di confermare se un’immagine sfocata è di due o più oggetti separati o meno.
Una comprensione più ampia dell’universo
Il nostro universo è un luogo immenso. Nessun telescopio può possibilmente scattare immagini dell’intero universo. Tuttavia, queste simulazioni ci aiuteranno a combinare i dati di questi due telescopi in modo da avere una migliore comprensione dell’universo e della sua lunga storia. Con l’aiuto di queste tecnologie avanzate e della collaborazione internazionale, possiamo sperare di svelare alcuni dei segreti più profondi dello spazio e forse, un giorno, di rispondere alla domanda eterna: siamo soli nell’universo?