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L’occhio del Sahara è un mistero geologico che “fissa” lo spazio

By Mirko Rossi
Published 24 Gennaio 2024
4 Min Read
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L’Occhio del Sahara, noto anche come Struttura di Richat, è una formazione geologica antica e spettacolare che si trova nel mezzo del deserto del Sahara in Mauritania. Con un diametro di circa 50 chilometri, questa anomalia che ricorda un⁣ cratere è in realtà di origine completamente terrestre.

Contents
La ​scoperta ⁢e le prime ipotesiLa teoria del ⁤”folding”La proposta del ‍2014La composizione e l’erosione

 

La ​scoperta ⁢e le prime ipotesi

Negli anni ’60, ⁤gli astronauti del programma Gemini ‌utilizzavano l’Occhio del Sahara come punto di riferimento durante ​le loro‍ missioni spaziali. Inizialmente, i geologi ritenevano che la​ Struttura di Richat fosse un enorme ⁣cratere d’impatto. Tuttavia, studi più approfonditi sulle rocce sedimentarie che compongono il duomo centrale hanno permesso di datare la formazione a ​un periodo compreso​ tra 1 miliardo e 542 milioni di anni fa, ovvero ⁢il tardo Proterozoico.

 

La teoria del ⁤”folding”

La struttura si è probabilmente formata attraverso un processo chiamato “folding”, che ha creato‍ quello che viene definito un anticlinale simmetrico. Il “folding” si verifica quando le⁤ forze tettoniche agiscono da entrambi i lati comprimendo ​la roccia sedimentaria: se la roccia è fredda e fragile può fratturarsi, ma se è ‍abbastanza calda,⁤ si piegherà. Le pieghe che si formano verso l’alto sono chiamate anticlinali, mentre quelle ⁢verso il basso sono chiamate sinclinali.

 

La proposta del ‍2014

In​ un⁣ articolo del 2014 pubblicato sulla rivista Journal of African Earth‍ Sciences, i ricercatori hanno proposto una‌ spiegazione completamente diversa per la⁢ formazione dell’Occhio.⁤ La presenza di roccia vulcanica suggerisce l’evidenza di roccia fusa spinta verso la superficie, causando la forma a cupola, prima ​di ⁤essere erosa nelle anelli ​che ‍vediamo oggi. L’articolo suggeriva che la separazione del supercontinente Pangea potrebbe aver giocato un ⁣ruolo in ​queste formazioni ​vulcaniche e nei cambiamenti tettonici.

 

La composizione e l’erosione

La struttura è composta⁣ da⁤ una miscela di roccia ‍sedimentaria e ignea. L’erosione sulla superficie della struttura rivela rocce di riolite a​ grana fine e​ gabbro cristallino grossolano che hanno subito alterazioni idrotermali. I tipi di roccia‍ presenti negli anelli si erodono a velocità diverse, creando modelli colorati diversi sulla superficie. Grandi frammenti di roccia sedimentaria con angoli vivi, chiamati megabreccia, aggiungono alle irregolarità colorate e vorticose‍ che compongono la formazione.

Il centro della ‍cupola contiene⁤ uno scaffale di calcare-dolomite con ⁢breccia larga⁢ un chilometro, dike ad anello e roccia vulcanica alcalina. La complessa struttura ‌geologica dell’Occhio ha incuriosito e interessato i geologi sin dalla sua scoperta, ed è ancora considerata una delle caratteristiche geologiche più impressionanti al mondo. Per questo motivo, nel ‌2022 è diventata uno dei primi 100 siti di patrimonio⁢ geologico riconosciuti dall’Unione Internazionale delle Scienze Geologiche (IUGS).

 

A causa delle sue dimensioni imponenti, l’Occhio del Sahara è meglio osservabile ⁤da ⁣grandi⁣ altezze (preferibilmente dallo spazio), quindi per ora dobbiamo affidarci alle immagini satellitari per ⁣ammirare tutta la sua gloria.

 

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