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La carenza di ossigeno nelle tecnovite

By Mirko Rossi
Published 13 Gennaio 2024
7 Min Read
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L’ossigeno è una molecola fondamentale per la vita sulla Terra. È stato essenziale per lo sviluppo della multi-cellularità e per l’emergere della vita animale. Ma l’ossigeno ha avuto un ruolo cruciale anche per un altro aspetto: la comparsa della tecnologia. Infatti, senza ossigeno non sarebbe stato possibile accendere fuochi e utilizzarli come fonte di energia, fino alla rivoluzione industriale e oltre. Inoltre, l’ossigeno è legato alla nostra capacità di comunicare a distanze interstellari, poiché dalla produzione di tecnologie, come i radiotelescopi, dipende anche la nostra capacità di inviare segnali altrove nell’universo.

Contents
La relazione tra ossigeno e sviluppo tecnologicoIl significato di tecnofirme e tecnosfereL’importanza dell’ossigeno per la vita e la tecnologiaLe concentrazioni d’ossigeno necessarie per lo sviluppo tecnologicoIl ruolo dell’ossigeno nello sviluppo della tecnologia su scala planetariaLa chimica del fuoco e l’evoluzione della vitaIl ruolo dell’ossigeno nell’evoluzioneLa soglia minima di ossigeno per la tecnologiaImplicazioni per l’esplorazione esoplanetariaLa strettoia dell’ossigeno e l’equazione di Drake

 

La relazione tra ossigeno e sviluppo tecnologico

La relazione tra ossigeno e sviluppo di tecnologie avanzate è stata oggetto di uno studio pubblicato su Nature Astronomy. Gli autori, Adam Frank e Amedeo Balbi, hanno esplorato il legame tra i livelli di ossigeno atmosferico e l’ascesa di specie tecnologiche. Hanno coniato il termine “collo di bottiglia dell’ossigeno” per descrivere la concentrazione atmosferica della molecola sotto la quale è improbabile che una specie diventi tecnologica.

 

Il significato di tecnofirme e tecnosfere

Le tecnofirme sono tracce prodotte da forme di vita in grado di alterare l’ambiente planetario attraverso la tecnologia. La tecnosfera è l’insieme di tutte queste alterazioni, un’estensione del concetto di biosfera. Questi concetti sono fondamentali per comprendere l’essenza dello studio di Frank e Balbi.

 

L’importanza dell’ossigeno per la vita e la tecnologia

L’ossigeno è stato determinante per l’evoluzione degli organismi multicellulari sul nostro pianeta. La chimica ci dice che questo meccanismo sarebbe il più efficiente anche su altri pianeti. L’aumento della concentrazione di ossigeno nell’atmosfera si è accompagnato allo sviluppo di organismi sempre più grandi. La vita animale così come la conosciamo non sarebbe possibile senza alti livelli di ossigeno atmosferico.

 

Le concentrazioni d’ossigeno necessarie per lo sviluppo tecnologico

Per avere un sistema circolatorio vascolarizzato bisogna avere una concentrazione di ossigeno superiore al 2 per cento. Per i mammiferi, anche i più piccoli, i livelli minimi di ossigeno devono essere almeno del 12 per cento circa.

 

Il ruolo dell’ossigeno nello sviluppo della tecnologia su scala planetaria

La capacità tecnologica non è legata semplicemente alla taglia degli organismi. Ma c’è una “strettoia” da superare, un “collo di bottiglia” che ha a che fare con l’ossigeno. La disponibilità di ossigeno è fondamentale per la combustione e quindi per lo sviluppo di tecnologie basate su di essa. La chiave di lettura per comprendere l’importanza del binomio ossigeno/tecnologia è proprio questa strettoia, che gli autori hanno definito “oxygen bottleneck”.

In conclusione, l’ossigeno è una molecola essenziale per la vita e per lo sviluppo tecnologico. La sua disponibilità ha permesso l’emergere di forme di vita complesse e intelligenti e la comparsa della tecnologia. Il legame tra ossigeno e vita, così come tra ossigeno e sviluppo ed evoluzione di specie tecnologiche, è indissolubile.

 

La chimica del fuoco e l’evoluzione della vita

La chimica gioca un ruolo fondamentale nel processo evolutivo di una specie, in particolare quando si parla di combustione. Senza una quantità adeguata di ossigeno nell’atmosfera, è impensabile poter accendere e mantenere una fiamma. Questo elemento è cruciale per lo sviluppo tecnologico di una specie intelligente, in quanto il fuoco rappresenta una fonte di energia facilmente accessibile e controllabile. Immaginare la storia dell’umanità senza la scoperta e il dominio del fuoco è praticamente impossibile, poiché gran parte dei progressi della nostra civiltà non sarebbero stati realizzabili.

 

Il ruolo dell’ossigeno nell’evoluzione

Studi recenti hanno messo in relazione i livelli di ossigeno presenti nell’atmosfera terrestre con gli eventi chiave che hanno portato all’evoluzione della vita. Questi grafici mostrano come la concentrazione di ossigeno sia stata determinante per il passaggio da forme di vita semplici a quelle più complesse, fino all’emergere di specie tecnologicamente avanzate.

 

La soglia minima di ossigeno per la tecnologia

Per poter sostenere le reazioni di combustione, sulla Terra è necessaria una concentrazione minima di ossigeno pari al 18%. Attualmente, la nostra atmosfera contiene circa il 21% di ossigeno molecolare, posizionandoci leggermente al di sopra di questa soglia critica. Tuttavia, i livelli di ossigeno necessari per la vita complessa sono inferiori a quelli richiesti per la combustione, indicando che potrebbero esistere specie viventi avanzate incapaci di utilizzare il fuoco a causa di concentrazioni di ossigeno insufficienti.

 

Implicazioni per l’esplorazione esoplanetaria

La ricerca di vita su altri pianeti deve tenere in considerazione i livelli di ossigeno presenti nelle loro atmosfere. La presenza di ossigeno in quantità sufficienti per la combustione potrebbe essere un indicatore della plausibilità di tecnofirme, ovvero segni di tecnologia aliena. Inoltre, la “strettoia dell’ossigeno” potrebbe rappresentare un filtro naturale che impedisce lo sviluppo di specie tecnologiche su altri mondi.

 

La strettoia dell’ossigeno e l’equazione di Drake

L’equazione di Drake, che stima il numero di civiltà extraterrestri con cui potremmo entrare in contatto, include un fattore che considera la frazione di pianeti su cui si sviluppa la vita tecnologica. Il nostro studio suggerisce che la presenza di alte concentrazioni di ossigeno potrebbe essere un evento raro, riducendo significativamente questo fattore e, di conseguenza, il numero di civiltà tecnologiche nell’universo.

La strettoia dell’ossigeno potrebbe anche fornire una risposta al paradosso di Fermi, che si chiede perché non abbiamo ancora trovato tracce di vita intelligente extraterrestre. Se la scoperta del fuoco è un evento raro, allora altre specie intelligenti potrebbero esistere ma rimanere confinate a uno stadio tecnologico primitivo, incapaci di comunicare o viaggiare nello spazio.

 

In conclusione, la comprensione del ruolo dell’ossigeno nell’evoluzione della vita e dello sviluppo tecnologico è fondamentale per la ricerca di vita extraterrestre. La strettoia dell’ossigeno rappresenta un fattore chiave che potrebbe limitare la diffusione di civiltà tecnologiche nell’universo, influenzando profondamente le nostre ricerche future in campo esoplanetario e astrobiologico.

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