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Specie in pericolo, quasi minacciate o estinte? Qual è la differenza?

By Luigi Belli
Published 28 Dicembre 2023
4 Min Read
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Contents
La conservazione delle specie animali: una questione di terminologiaIl ruolo dell’IUCN nella classificazione delle specieLe categorie di rischio di estinzioneLa valutazione delle specie e il processo di aggiornamentoLa categoria “Least Concern”La categoria “Vulnerable”

La conservazione delle specie animali: una questione di terminologia

Quando ⁤si parla di conservazione delle specie animali, spesso ci si imbatte in termini ​come “Endangered”, “Near Threatened” o “Extinct”. Ma cosa significano realmente queste parole? In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza su questi concetti, spiegando la differenza tra le​ varie categorie di rischio di estinzione⁤ e il ruolo dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) nella classificazione delle specie ⁤animali.

Il ruolo dell’IUCN nella classificazione delle specie

L’IUCN è l’organizzazione responsabile della classificazione delle specie animali in base al rischio di estinzione. Questa classificazione avviene su una scala ⁣che va da “Not‌ Evaluated” (non valutata) a “Extinct” (estinta), passando per diverse categorie intermedie. Oltre all’IUCN, esistono anche altre organizzazioni e paesi che hanno le proprie ⁢scale di classificazione, come ad esempio l’Endangered Species Act negli Stati Uniti. Questo⁣ significa che una ‌specie può avere più etichette da diverse organizzazioni, che possono riflettere la situazione a livello globale, locale o nazionale.

Le categorie di rischio di estinzione

La⁤ scala dell’IUCN inizia con ‌due categorie: “Not Evaluated”, che indica che la specie non è stata ancora valutata, e “Data Deficient”,‌ che significa che non ci ‍sono abbastanza informazioni ⁣per determinare​ la⁢ categoria ‌di rischio. Le​ categorie successive sono ordinate in base al rischio di estinzione, partendo da “Least Concern” (minore ‌preoccupazione) fino ad arrivare ⁣a‍ “Extinct” (estinta), che indica che non ci sono dubbi ragionevoli che l’ultimo individuo sia morto.

La valutazione delle specie e il processo di aggiornamento

La valutazione delle specie e la⁤ loro⁢ classificazione in una delle categorie di rischio è un ⁤processo in continuo aggiornamento, basato su letteratura scientifica e osservazioni delle specie in natura. Ogni ⁤specie presente nella lista ha⁣ una‌ giustificazione‌ per la sua classificazione, basata principalmente sulla dimensione della popolazione e sulla valutazione della gravità delle minacce che la specie deve affrontare. Viene anche preso in considerazione il trend della popolazione, per capire se le minacce potrebbero causare una diminuzione nel tempo.

La categoria “Least Concern”

Per una specie classificata come “Least ​Concern”, il passaggio alla ⁢categoria successiva, più seria, che ‌è “Vulnerable” (vulnerabile),​ avverrebbe‌ se l’area di diffusione ‌della specie diminuisse o se ci fossero altri fattori che potrebbero mettere a rischio la sopravvivenza della specie.

La categoria “Vulnerable”

Una specie viene classificata come ⁢”Vulnerable” quando si stima che la popolazione possa diminuire di almeno il 30% nel corso di tre generazioni o dieci anni, a seconda di⁤ quale periodo ‍sia più lungo. Questa categoria è un campanello d’allarme ⁤che indica che⁤ la specie è a rischio di estinzione se‌ non vengono prese misure di conservazione adeguate.

In conclusione, comprendere la terminologia utilizzata nella conservazione delle specie animali è fondamentale ⁣per capire la gravità della situazione e l’urgenza di ‍intervenire ⁤per proteggere​ la biodiversità del ‌nostro⁤ pianeta. ⁣L’IUCN svolge ⁣un ruolo cruciale nella classificazione delle specie e nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei governi sulla necessità di ​adottare misure ⁢di conservazione efficaci.

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