Via libera alle piante geneticamente modificate nel Regno Unito
Il Parlamento del Regno Unito ha recentemente approvato un importante passo legislativo a favore delle piante geneticamente modificate (OGM), segnando una svolta significativa nella gestione agricola e nella sicurezza alimentare del Paese. Il provvedimento, accolto con entusiasmo da agricoltori e scienziati, si propone di potenziare la produzione agricola e ridurre gli sprechi alimentari, in particolare nel settore ortofrutticolo.
Un esempio concreto: le nuove patate OGM
Tra le innovazioni già in fase avanzata di sperimentazione vi sono delle patate geneticamente modificate che si distinguono per una caratteristica peculiare: non si ossidano al taglio. Al contrario delle patate tradizionali, che tendono a scurirsi rapidamente una volta tagliate a causa della reazione con l’ossigeno, questi nuovi tuberi mantengono inalterato il loro colore chiaro, rendendoli più appetibili anche a livello visivo.
Questa modifica genetica apparentemente banale ha però enormi implicazioni pratiche: si riduce infatti drasticamente il quantitativo di patate scartate, sia nelle cucine domestiche che nelle catene di distribuzione alimentare. In molte realtà, il solo aspetto visivo di un prodotto può determinarne la destinazione, anche quando è perfettamente commestibile. La lotta allo spreco alimentare passa anche da queste innovazioni silenziose, ma estremamente efficaci.
Non ancora in commercio, ma in arrivo
Le patate OGM testate nel Regno Unito non sono ancora disponibili al pubblico, ma i risultati positivi dei test e il recente via libera legislativo potrebbero accelerarne l’ingresso nel mercato nei prossimi mesi. Questa transizione sarà seguita con attenzione anche dal punto di vista regolatorio, poiché le norme su OGM variano significativamente tra Unione Europea e Regno Unito post-Brexit.
Una decisione che fa discutere
Se da un lato la decisione britannica viene vista come un’apertura lungimirante all’innovazione scientifica in campo agricolo, dall’altro continua a suscitare dibattito tra sostenitori e detrattori degli OGM, specialmente sul fronte della trasparenza etichettatura e dei potenziali rischi ambientali a lungo termine.
Fonti scientifiche di riferimento:
- UK Parliament – Genetic Technology (Precision Breeding) Act
- NIAB – GM and precision breeding in agriculture