Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: Scoperta in Brasile la più antica formica mai rinvenuta, risalente a 113 milioni di anni fa
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » Scoperta in Brasile la più antica formica mai rinvenuta, risalente a 113 milioni di anni fa
Alla Prima PaginaNews

Scoperta in Brasile la più antica formica mai rinvenuta, risalente a 113 milioni di anni fa

By Stefania Romano
Published 25 Aprile 2025
3 Min Read
Share

Un fossile rivoluziona la storia evolutiva delle formiche

Una straordinaria scoperta paleontologica ha permesso di identificare in Brasile la più antica formica mai ritrovata: si tratta della Vulcanidris cratensis, una nuova specie appartenente alla famiglia estinta delle Haidomyrmecinae, note anche come “formiche infernali”. Il fossile, risalente a 113 milioni di anni fa, è stato rinvenuto nella Formazione Crato Lagerstätte, un noto giacimento fossilifero del periodo Cretaceo situato nel nord-est del Brasile.

 

Una morfologia da predatore specializzato

L’entomologo Anderson Lepeco, del Museo di Zoologia dell’Università di São Paulo, ha descritto la nuova specie come dotata di mandibole verticali simili a falci, capaci di trafiggere le prede. Questo tipo di struttura era tipica delle formiche infernali, le cui strane architetture craniche includono spesso strutture ornamentali e rinforzate, e che oggi non hanno equivalenti tra le specie viventi. La scoperta suggerisce che già in epoche antichissime le formiche avevano sviluppato strategie predatorie altamente specializzate, molto prima di quanto si ritenesse finora.

 

Fossilizzazione eccezionale e nuove implicazioni biogeografiche

A differenza degli altri esemplari conosciuti, spesso intrappolati nell’ambra e rinvenuti in Asia, Europa e Nord America, questo fossile è un’impressione su roccia calcarea, con straordinari dettagli anatomici visibili grazie a tecniche avanzate come la micro-TAC. È inoltre il primo esemplare di formica infernale rinvenuto in Sudamerica, il che implica una distribuzione geografica molto più ampia e precoce per questo gruppo estinto.

 

Connessioni evolutive e parentele sorprendenti

Nonostante la sua anzianità di 113 milioni di anni, V. cratensis mostra somiglianze morfologiche con Aquilomyrmex huangi, una formica infernale più giovane (99 milioni di anni), scoperta nell’ambra del Myanmar. Questa connessione rafforza l’idea che le formiche infernali possano essere state tra le prime linee evolutive a differenziarsi, probabilmente contemporanee all’espansione delle angiosperme durante il Cretaceo.

 

Riferimento scientifico e rilevanza

Lo studio, pubblicato sulla rivista Current Biology, rappresenta una tappa fondamentale per comprendere l’evoluzione delle formiche, insetti che oggi dominano gran parte degli ecosistemi terrestri con oltre 13.800 specie descritte e un numero stimato di circa 22.000 specie totali. La scoperta di Vulcanidris cratensis offre una nuova chiave di lettura per le origini e la diversificazione precoce di questi straordinari insetti.

 

Fonti autorevoli: Current Biology, ScienceAlert, University of São Paulo.

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link
Share

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Alla Prima PaginaNewsScelto per te

Blatte e come eliminarle in modo sicuro

By Raoul Raffael
28 Maggio 2025
Alla Prima PaginaNewsScelto per te

Pianeta nano 2017 OF 201 riscrive la mappa del Sistema Solare

By Mirko Rossi
28 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

Caldo estremo: come temperature elevate trasformano lavoro e mente

By Massimo Martini
28 Maggio 2025

Starship esplode sopra l’Oceano Indiano: un altro test critico per SpaceX

By Mirko Rossi
28 Maggio 2025

Nuove foto del Sole in 8K rivelano dettagli impressionanti delle macchie solari

By Valeria Mariani
26 Maggio 2025

Perché la luce non perde energia attraversando l’Universo?

By Raoul Raffael
26 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

In un futuro non lontano saremo tutti ricchi

Alla Prima PaginaNewsScelto per teZoom
26 Maggio 2025

Paprika: da cosa è fatta davvero?

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
26 Maggio 2025

In arrivo lenti a contatto con visione aumentata, anche notturna

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
26 Maggio 2025

Il nucleo terrestre rilascia oro: nuova scoperta sulle origini dei metalli preziosi

Ad PremiereNewsScelto per te
26 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?