Prime immagini dallo spazio: il progetto PUNCH della NASA svela l’atmosfera solare
La missione PUNCH (Polarimeter to Unify the Corona and Heliosphere), sviluppata dalla NASA, ha raggiunto un traguardo storico con l’acquisizione delle prime immagini dell’atmosfera esterna del Sole e dello spazio interplanetario. Dopo aver completato con successo la fase di collaudo dei veicoli spaziali, i quattro satelliti che compongono la costellazione hanno attivato i propri strumenti ottici, aprendo le porte alla fase scientifica della missione.
Fotocamere in funzione: catturata la “prima luce”
Il 14 Aprile 2025, lo strumento Narrow Field Imager (NFI) e uno dei tre Wide Field Imagers (WFI) hanno scattato le loro prime immagini, seguiti due giorni dopo dai restanti WFI. L’immagine iniziale del NFI mostra campi stellari con il Sole al centro, evidenziati grazie a un filtro che mitiga la luce zodiacale, una debole luminescenza causata dalla polvere cosmica in orbita solare.
Nonostante non sia ancora perfettamente allineato, il NFI ha confermato il corretto funzionamento della fotocamera, capace di catturare dettagli profondi della corona solare. Nelle immagini si osservano riflessi solari laterali dovuti all’attuale orientamento dello strumento.
Calibrazione in corso per rivelare la dinamica del vento solare
Durante le prossime settimane, il team scientifico effettuerà una delicata calibrazione, che consentirà di eliminare circa il 99% della luce della corona, migliorando drasticamente la visibilità dei filamenti di plasma che si proiettano verso l’esterno. Questa fase sarà cruciale per tracciare l’origine del vento solare, una corrente di particelle cariche che si propaga dal Sole in ogni direzione.
Le immagini acquisite dal WFI evidenziano invece ampie porzioni del cielo, con costellazioni chiaramente identificate. In futuro, tutte queste immagini saranno ripulite da luci di sfondo per mettere in risalto il flusso del vento solare diretto verso la Terra.
Un passo decisivo verso la meteorologia spaziale
La missione PUNCH ha come obiettivo la ricostruzione tridimensionale della corona solare e dello spazio interplanetario, con particolare attenzione alla formazione del vento solare e delle espulsioni di massa coronale. Questi eventi possono generare tempeste spaziali pericolose per satelliti, astronauti e infrastrutture elettroniche sulla Terra.
I quattro satelliti includono un coronografo (NFI), in grado di oscurare la luce solare diretta per osservare la corona, e tre WFI, che monitorano le regioni più esterne e rarefatte della stessa. Una volta completato l’allineamento, le immagini dei vari strumenti saranno composite, offrendo una visione ampia e continua del tragitto del vento solare fino al nostro pianeta.
Collaborazioni e centri di controllo
La gestione della missione è affidata al Southwest Research Institute, con quartier generale a San Antonio, Texas, mentre il controllo operativo dei satelliti si svolge nelle strutture di Boulder, Colorado. Il progetto rientra nell’ambito del NASA Explorers Program, coordinato dal Goddard Space Flight Center a Greenbelt, Maryland, per conto della Science Mission Directorate della NASA.
Fonti autorevoli come NASA, Space.com, e Scientific American hanno già iniziato a documentare il progresso della missione, sottolineando il potenziale rivoluzionario delle osservazioni in luce polarizzata che PUNCH offrirà nei prossimi mesi.