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Bagni di ghiaccio: benefici, rischi e cosa dice la scienza sull’immersione in acqua fredda

By Valeria Mariani
Published 17 Marzo 2025
6 Min Read
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I bagni di ghiaccio, conosciuti anche come immersioni in acqua fredda, stanno vivendo un vero e proprio boom in tutto il mondo, da Milano a New York, passando per Londra e Tokyo. Non sono più appannaggio esclusivo degli atleti professionisti: oggi li praticano anche semplici appassionati di fitness, amanti del benessere e perfino persone alla ricerca di un metodo alternativo per rilassarsi dopo una giornata stressante. Ma cosa succede davvero al corpo durante un bagno in acqua gelida? La scienza ha qualcosa da dire a riguardo.

 

Come funziona un bagno di ghiaccio: tempi, temperature e sensazioni fisiche

Durante una sessione tipica, il corpo viene immerso in acqua fredda, con temperature che oscillano tra 10 e 15 gradi Celsius. Alcuni spingono l’esperienza al limite, tuffandosi in vasche colme di ghiaccio. I social network, da Instagram a TikTok, sono invasi da video di persone che sfidano il freddo estremo, proclamando i benefici che questo tipo di pratica avrebbe sia sulla salute mentale che sul recupero muscolare.

 

La domanda che ci si pone è semplice: queste pratiche estreme corrispondono davvero a benefici concreti, oppure si tratta solo di una moda passeggera? Secondo le evidenze scientifiche più aggiornate, esistono effettivamente dei vantaggi, ma anche dei limiti da tenere presenti.

 

I benefici dei bagni di ghiaccio sul recupero muscolare dopo l’allenamento

Chi pratica sport di resistenza o allenamenti ad alta intensità, come i maratoneti, i sollevatori di pesi e i giocatori di rugby, conosce bene la sensazione di muscoli indolenziti dopo una sessione impegnativa. Secondo le ricerche, immergersi in acqua fredda subito dopo l’allenamento può ridurre il dolore muscolare a insorgenza ritardata (DOMS) e aiutare a contenere l’infiammazione dei tessuti.

 

Gli studi mostrano che un bagno in acqua tra i 10 e i 15 gradi Celsius, per un periodo compreso tra 10 e 20 minuti, può accelerare il recupero muscolare, migliorando la forza, la potenza e la flessibilità nei giorni successivi. L’acqua fredda sembra ridurre il gonfiore muscolare, limitare i danni ai tessuti e favorire l’eliminazione dei metaboliti, come il lattato, responsabile della sensazione di fatica.

 

I rischi dei bagni di ghiaccio: lo shock da freddo e l’ipotermia

Immergersi in acqua fredda comporta però dei rischi, che non possono essere ignorati. La risposta immediata del corpo al freddo può provocare un vero e proprio shock termico, caratterizzato da iperventilazione, aumento della pressione sanguigna e, nei casi più estremi, aritmie cardiache. Episodi di questo tipo, se non gestiti, possono rivelarsi pericolosi.

 

Restare immersi per oltre 30 minuti può esporre al rischio di ipotermia, quando la temperatura corporea scende sotto livelli di sicurezza, provocando brividi incontrollabili, confusione mentale e perdita di coscienza. Per questo motivo, è fondamentale mantenere tempi di immersione moderati e ascoltare i segnali del proprio corpo.

 

Bagni di ghiaccio e salute mentale: benefici possibili ma non ancora confermati

Al di fuori dell’ambito sportivo, l’uso dei bagni di ghiaccio si sta diffondendo anche tra coloro che cercano di migliorare il benessere psicologico. Alcuni sostengono che l’immersione in acqua gelida possa ridurre i livelli di stress, migliorare la qualità del sonno e rafforzare il sistema immunitario.

 

Una revisione sistematica recente ha esaminato 11 studi scientifici, molti dei quali basati su docce fredde anziché su vere e proprie immersioni. Le evidenze suggeriscono piccoli miglioramenti nella gestione dello stress percepito, una leggera riduzione della frequenza di raffreddori e influenzali, e un possibile impatto positivo sulla qualità della vita percepita. Tuttavia, si tratta di dati preliminari che richiedono ulteriori approfondimenti prima di poter affermare con certezza l’efficacia di queste pratiche.

 

I bagni di ghiaccio non sono sempre adatti: attenzione se l’obiettivo è la crescita muscolare

Un aspetto meno noto riguarda l’effetto che i bagni di ghiaccio possono avere sugli adattamenti fisiologici legati all’allenamento. L’infiammazione muscolare post-esercizio è un processo naturale attraverso cui i muscoli si adattano e si rafforzano. Riducendo costantemente questa risposta infiammatoria tramite l’immersione in acqua fredda, si potrebbe compromettere l’aumento di massa muscolare, forza e potenza.

 

Per questo motivo, molti studiosi consigliano un uso mirato e strategico di queste pratiche, specialmente nei periodi di carico intenso in cui il recupero rapido è prioritario rispetto alla crescita muscolare a lungo termine.

 

La scienza parla chiaro, ma restano molte domande aperte

I bagni di ghiaccio, se praticati in modo corretto, sembrano avere un effetto positivo sul recupero muscolare e, in misura minore, sulla salute mentale. Tuttavia, esistono dei rischi che non devono essere trascurati, e molte delle affermazioni fatte sui benefici per la salute generale richiedono ancora validazioni scientifiche più robuste.

 

L’interesse per questa pratica continua a crescere, sia tra i frequentatori delle palestre di Roma, sia nei centri benessere di Bali, dimostrando come l’idea di immergersi nelle acque gelide affascini sempre più persone alla ricerca di un metodo naturale per migliorare il proprio benessere psicofisico.

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