Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: Scoperto un fossile di polpo di 165 milioni di anni: Proteroctopus svela nuove verità sull’evoluzione dei cefalopodi
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » Scoperto un fossile di polpo di 165 milioni di anni: Proteroctopus svela nuove verità sull’evoluzione dei cefalopodi
Ad PremiereNews

Scoperto un fossile di polpo di 165 milioni di anni: Proteroctopus svela nuove verità sull’evoluzione dei cefalopodi

By Valeria Mariani
Published 15 Marzo 2025
6 Min Read
Share

La straordinaria scoperta del fossile di un antico cefalopode, avvenuta presso il celebre giacimento di La Voulte-sur-Rhône Lagerstätte, nell’attuale Francia, ha permesso di gettare nuova luce sull’evoluzione degli octopodi. Il protagonista di questa eccezionale testimonianza paleontologica è Proteroctopus ribeti, una creatura che visse durante il Giurassico, circa 165 milioni di anni fa. Conservato in modo eccezionale, l’esemplare ha permesso di osservare a occhio nudo le sue braccia flessibili e gran parte della sua morfologia a corpo molle. Attualmente si trova esposto al Musée de Paléontologie de La Voulte-sur-Rhône, dove continua ad affascinare studiosi e appassionati di tutto il mondo.

 

Le scansioni del fossile svelano dettagli inediti di Proteroctopus

Nel 2016, un gruppo di scienziati ha deciso di esaminare nuovamente questo straordinario fossile, utilizzando le più moderne tecniche di microtomografia a raggi X con sincrotrone. Grazie a questa tecnologia, è stato possibile ottenere immagini ad alta definizione delle strutture interne ed esterne di Proteroctopus, rivelando particolari mai osservati prima.

 

Inizialmente descritto, nel 1982, come un polpo primitivo, Proteroctopus è stato successivamente riclassificato come un membro basale dei Vampyropoda, il gruppo che comprende sia gli attuali calamari vampiro che i moderni polpi. Questa nuova collocazione sistematica ha cambiato profondamente la comprensione delle origini evolutive dei cefalopodi.

 

Le ventose doppie e la scomparsa della sacca d’inchiostro: un polpo atipico

Uno degli aspetti più sorprendenti emersi dall’analisi è la presenza di due file di ventose sulle braccia. Questo dettaglio ha spiazzato i paleontologi, i quali ritenevano che tale caratteristica si fosse sviluppata in epoche successive all’interno della linea evolutiva degli octopodi. L’anatomia di Proteroctopus dimostra, invece, che la duplicazione delle ventose potrebbe rappresentare un tratto ancestrale, ereditato dagli antichi cefalopodi.

 

Altrettanto inaspettata è stata la totale assenza di una sacca d’inchiostro. Sebbene i polpi attuali, così come numerosi cefalopodi vissuti durante il Giurassico, siano noti per l’utilizzo dell’inchiostro a scopo difensivo, Proteroctopus ne era privo. La mancanza della sacca potrebbe essere stata compensata dalla presenza di due pinne piccole ma sviluppate, che conferivano a questo animale un’elevata capacità di manovra. Una caratteristica simile si osserva oggi solo nei polpi cirrati delle profondità marine, che fanno affidamento su appendici natatorie per muoversi in ambienti a bassa energia.

 

Un gladio interno e un sistema nervoso già complesso

Le indagini hanno anche rivelato la presenza di un gladio poco mineralizzato, una sorta di conchiglia interna che nei polpi moderni è scomparsa del tutto. Questo elemento indica che i primi parenti degli attuali octopodi non erano ancora completamente privi di strutture rigide e che Proteroctopus rappresenta una forma di transizione cruciale tra i calamari primitivi e i polpi veri e propri.

 

Particolarmente rilevante è stata anche l’individuazione di un nervo assiale che attraversava ciascun braccio. Questo sistema nervoso, rudimentale rispetto a quello dei polpi odierni, costituisce però un primo passo verso l’estrema complessità neuronale osservabile oggi negli octopodi, noti per la loro intelligenza e la capacità di coordinazione motoria indipendente delle braccia.

 

Proteroctopus e gli altri fossili di polpi antichi

Pur essendo uno dei cefaliopodi fossili più antichi e meglio conservati conosciuti, Proteroctopus non detiene il primato di polpo fossile più antico. Questo titolo appartiene a Pohlsepia mazonensis, risalente a circa 296 milioni di anni fa, nel periodo Carbonifero. Ritrovato presso il sito di Mazon Creek Lagerstätte, negli attuali Stati Uniti, Pohlsepia è considerato un possibile antenato degli octopodi, sebbene la sua classificazione resti oggetto di dibattito scientifico.

 

Un altro esemplare degno di nota è Vampyronassa rhodanica, coevo di Proteroctopus e rinvenuto anch’esso nel giacimento fossilifero di La Voulte-sur-Rhône. Nonostante non sia il più antico, Proteroctopus si distingue per l’importanza delle informazioni fornite agli scienziati, contribuendo a ricostruire l’evoluzione dei cefalopodi vampiropodi.

 

La rarità dei fossili di organismi a corpo molle

La fossilizzazione degli animali a corpo molle rappresenta un evento eccezionale. Questo perché i tessuti molli si decompongono rapidamente e solo condizioni ambientali straordinarie, come quelle offerte dal giacimento di La Voulte-sur-Rhône, permettono la loro conservazione dettagliata. Studi recenti sulla fossilizzazione delle rane hanno dimostrato che determinati fattori, come il tipo di sedimento e la rapidità della sepoltura, possono influire profondamente sul livello di dettaglio preservato in questi organismi.

 

Il caso di Proteroctopus ribeti dimostra ancora una volta quanto le scoperte paleontologiche di organismi molli siano rare, ma essenziali per comprendere le dinamiche evolutive degli antichi abitanti dei mari giurassici.

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Alla Prima PaginaNewsScelto per te

Blatte e come eliminarle in modo sicuro

By Raoul Raffael
28 Maggio 2025
Alla Prima PaginaNewsScelto per te

Pianeta nano 2017 OF 201 riscrive la mappa del Sistema Solare

By Mirko Rossi
28 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

Caldo estremo: come temperature elevate trasformano lavoro e mente

By Massimo Martini
28 Maggio 2025

Starship esplode sopra l’Oceano Indiano: un altro test critico per SpaceX

By Mirko Rossi
28 Maggio 2025

Nuove foto del Sole in 8K rivelano dettagli impressionanti delle macchie solari

By Valeria Mariani
26 Maggio 2025

Perché la luce non perde energia attraversando l’Universo?

By Raoul Raffael
26 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

In un futuro non lontano saremo tutti ricchi

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
1 Dicembre 2025

Paprika: da cosa è fatta davvero?

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
26 Maggio 2025

In arrivo lenti a contatto con visione aumentata, anche notturna

Alla Prima PaginaNewsScelto per te
26 Maggio 2025

Il nucleo terrestre rilascia oro: nuova scoperta sulle origini dei metalli preziosi

Ad PremiereNewsScelto per te
26 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?